capitolo due

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Clotilde's pov

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Clotilde's pov

Una volta entrati in casetta mi guardai in torno spaesata. Era fantastica, ma non era come casa mia, un senso di vuoto si fece spazio dentro di me, insieme all'ansia, mia compagna fedele da ormai almeno dieci anni. A distrarmi dai miei pensieri fu qualcuno che aveva appoggiato un braccio intorno al mio collo, mi girai dì soprassalto e vidi Carola, una ballerina della Celentano. <<Che ne dici se stiamo in camera insieme Serena, tu ed io?>> le sorrisi, era una persona molto solare <<Va benissimo>> presi la valigia e mi diressi verso la stanza accompagnata dalle due ragazze. Quando entrammo nella camera diedi subito uno sguardo in giro <<Io prendo il letto vicino al muro!>> urlai e mi diressi verso il mio bersaglio. Serena e Carola scoppiarono a ridere e scelsero i loro letti. <<Alloraa... qualcuna è fidanzata tra di voi?>> chiese la ballerina di Todaro sorridendo sotto ai baffi <<Beh... io si>> dissi arrossendo <<Uu e come si chiama?>> chiese questa volta Carola, venendo verso i nostri letti <<Si chiama Marco>> raccontai alle ragazze della nostra storia e loro mi ascoltarono attente, era una cosa a cui non ero abituata e mi riempì il cuore. <<RAGAZZE>> urlò Flaza entrando nella stanza <<Hey>> la salutammo noi in coro, <<Io ho una domanda per voi>> disse con un sorriso sghembo <<Dicci>> a parlare fu Serena, che subito dopo mi lanciò un'occhiata interrogativa. Flavia si sedette affianco a me sul mio letto, poi proseguì con quello che voleva dire <<Avete già adocchiato qualcuno di carino?>>, ci pensai su per un po', mentre le altre rispondevano <<A me Albe non dispiace>> disse Serena, <<Sinceramente a me non convince nessuno>> disse l'allieva della Cuccarini <<a te Cloti?>> <<Mh...allora, Alex è un bel ragazzo e da quel poco che lo conosco sembra anche una bellissima persona, anche Luigi però mi intriga abbastanza>> un sorriso comparve sul mio volto al pensiero del mio breve discorso con quest'ultimo, <<Anche secondo me Luigi non è male>> rispose Carola noncurante. Continuammo a parlare per un po' finché ci comunicarono che potevamo utilizzare i cellulari per avvisare la nostra famiglia. Dopo aver parlato con i miei decisi di chiamare Marco che rispose dopo tre squilli.

Marcolino<3

Amore mio

Hey Marcolì
Indovina un po'?
SONO ENTRATA!

OMMIODIO! Cloti non hai idea di quanto sia fiero di te, sei speciale

Se sono qui è solo grazie a te che hai creduto sempre in me

Che mi dici? Com'è la casetta? E gli altri? Con chi stai in squadra?

Hey calma
Comunque qua è tutto stupendo, la casetta è gigantesca. Sto in stanza con due ragazze, si chiamano Carola e Serena, sono due ballerine, gli altri sono tutti simpatici, ma ancora non li conosco bene. Non so se posso dirtelo, ma vabbè, sto con Rudy

Sono contento che sei riuscita a farti delle amiche

Anche io, adesso ti lascio amore

Va bene, ci sentiamo
Ti amo

Anche io

FINE CHIAMATA

☽☽☽☽

La sera mi ritrovai in cucina con Alex e Rea e decidemmo di fare la pizza insieme, quando stavamo facendo l'impasto ci raggiunse anche Luigi, <<Ragazzi, vi dispiace se vi do una mano?>> lo guardai a lungo, i suoi occhi si puntarono nei miei, facendomi provare una serie di brividi lungo la schiena. <<Ma magari, questi due stanno facendo solo casini>> rispose Rea ridendo e indicando me e Ale, <<Cosa posso fare?>> chiese il calabrese con un sorriso appena accennato, mentre continuava a guardarmi. <<Perché non aiuti Clotilde?>> propose Alex con un sorriso sghembo mentre mi fece un occhiolino e io di rimando gli mimai un "dopo ne riparliamo" guardandolo storto. Luigi mi si avvicinò e cominciò a impastare la pizza, ad un certo punto mi tirò una manciata di farina dal nulla colpendomi in faccia e scoppiando a ridere, gli lanciai uno sguardo di fuoco e successivamente presi altra farina e gliela tirai, sbagliando però mira e colpendolo sugli occhiali che teneva sui capelli. Il ragazzo rimase a bocca aperta per un secondo, poi spostò lo sguardo su di me <<Innocenti scappa finché sei in tempo>>, detto ciò cominciai a correre per la casa con lui alle calcagna. Una volta arrivata in giardino mi girai per vedere se era lì, ma non feci in tempo, perché Luigi mi prese come un sacco di patate e mi riportò dentro, arrivati davanti al bancone della cucina mi lasciò a terra e prese dello scottex, me ne passò un foglio e poi mi si avvicinò pericolosamente, una volta raggiunti pochi centimetri di distanza prese la carta e cominciò a strofinarmi dolcemente sul viso. Cominciai a sentire una sensazione strana nello stomaco, che avevo provato una sola volta nella mia vita, all'inizio della relazione con Marco, mi era mancato sentirmi in quel modo. Gli occhi di Luigi mi scrutavano attentamente, come se volessero assimilare ogni piccolo particolare del mio volto. Dopo qualche minuto si allontanò da me e se ne andò probabilmente nella sua stanza, lasciandomi lì, con la testa in subbuglio e con gli occhi di Alex e Serena puntati addosso, mi girai verso di loro con un sorriso sconvolto e i due non persero tempo a venirmi in contro per chiedermi delle spiegazioni.
<<Non ti preoccupare, non voglio sapere nulla, ma dopo ti devo parlare, quindi vieni in camera mia>> mi disse Ale, scompigliandomi i capelli e andando verso Rea per continuare la pizza.
<<Io invece voglio sapere tutto, perciò adesso andiamo in camera e racconti anche a Carola che sta là e sicuramente vorrà sapere>> non feci in tempo a rispondere che la ragazza mi prese per il braccio e mi trascinò con se.

☽☽☽☽

<<Ma quindi non ho capito, hai provato delle cose che ti hanno confuso con Luigi e adesso pensi che la tua relazione sia agli sgoccioli?>> Carola mi guardava accigliata <<Diciamo che le cose tra me e Marco non vanno da un bel po' di tempo, e come immaginavo, una volta entrata qui ne ho avuto la conferma>> Serena sospirò, poi prese parola anche lei, finalmente <<E provi qualcosa per Luigi allora?>> Se fino a dieci secondi prima avevo dei dubbi adesso ne avevo anche di più. <<Nahh>> risposi con nonchalance, guardando però da tutt'altra parte, segnale che stavo mentendo.
<<Ragazze, scusate se vi disturbo, ma è pronta la cena>> Tommaso fece capolino dalla porta con un mezzo sorrisetto sul volto.
La cena passò piacevolmente, chiacchierammo tra di noi per conoscerci meglio e ovviamente non mancarono le battutine, soprattutto riguardanti me e Luigi da parte delle persone che erano state presenti quel pomeriggio. Non incontrai mai lo sguardo del ragazzo, anche se sapevo che quando io non lo guardavo lui mi fissava e appena mi giravo lui puntava il suo sguardo nella direzione opposta.
Dopo aver cenato e aver aiutato a mettere apposto andai con Alex nella sua stanza. Lui si sedette sul suo letto e mi fece segno di accomodarmi al suo fianco.
<<Allora cosa volevi dirmi?>> mi girai verso di lui in modo che potessi guardarlo negli occhi. <<So che sembrerà strano, e che non dovrei essere io a dirtelo perché ci conosciamo da pochissimo e non so molte cose di te, ma secondo me tu qualcosa per Luigi la provi, sicuramente è prematuro, acerbo, perché è ancora troppo presto, ma se lo coltivate con cura e con pazienza ti accorgerai che non è solamente intrigante>> <<Boh Ale, sicuramente mi attrae molto perché è un bellissimo ragazzo, ma da qui a essere quasi innamorata ce ne vuole, poi comunque io sono fidanzata...>> Alessandro fece un sorriso sghembo, poi cambiò completamente discorso e così passammo gran parte della serata a parlare del più e del meno, finché verso mezzanotte e mezza gli altri entrarono in stanza per andare a dormire e allora me ne andai in camera mia, lasciando un bacio sulla guancia al mio amico.

That way- Luigi Strangis//Amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora