Capitolo 24

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Olivia's Pov
Le settimane passavano e io e Timoteo eravamo sempre più vicini, non avevamo più parlato del bacio che c'eravamo dati nel bosco, semplicemente eravamo stati in silenzio per tutto il tragitto quando eravamo tornati all'accampamento. Scherzavamo e ridevamo facendo finta che quel bacio non ci sia mai stato, quando si avvicinava a me io mi allontanavo e quando provava ad avvicinare il suo viso al mio mi spostavo. Era seduta nel prato come ogni giorno, il vento scompigliava i miei capelli mentre chiudevo gli occhi assaporando i momenti di pace che stavo provando da quando ero insieme a Timoteo.

"Un giorno ne vorrei uno" lo ascoltavo con gli occhi chiusi mentre parlava.

"Che cosa?" la mia voce era bassa e quasi impercepibile che mi sorpresi che mi avesse sentito.

"Un bambino" aprì lentamente gli occhi facendo in modo che i raggi del sole mi colpirono. Ormai parlavamo di tutto e non mi sorpresi che stavamo parlando di un tale argomento.

"Vorresti un mocciosetto a cui devi badare per metà della tua vita?" girai lo sguardo verso di lui vedendolo nella mia stessa posizione, ma con lo sguardo rivolto davanti a se.

"Deduco che tu non ne vorresti" sorrise divertito dalla risposta che li avevo dato precedentemente.

"Dipende da chi è il padre."

"Vorresti che il padre di tuo figlio sia un dio?"

"No, l'opposto" scossi la testa pensando ad una persona in particolare.

"È strano, tutte le ragazze vorrebbero l'incontrario" si accigliò e scossi la testa.

"Io non sono tutte le ragazze, sono Olivia" li ricordai di quanto fossi diversa da tutte le principesse alle quali le persone sono abituate a vedere.

"Hai ragione" sorrise ampiamente, ma non li risposi e mi voltai a guardare il paesaggio davanti a me.

"Domani ci sarà una cena dove ci saranno tutti i miei partenti e tu verrai con me" riprese a parlare dopo brevi istanti di silenzio.

"Chi ti dice che ci voglia venire?" domandai mentre ammiravo il prato davanti a noi.

"Vuoi deludere Clio? Lei ci rimarrebbe male se non venissi" sorrisi capendo le sue intenzioni. Io e Clio in queste ultime settimane abbiamo legato tanto e Timoteo lo sapeva perfettamente.

"Tiri fuori la carta della sorella dispiaciuta, ben fatto" sorrisi ampiamente per la sua astuzia.

"Ma con me non funziona" aggiunsi e restammo alcuni secondi in silenzio tanto che mi girai per vedere la sua reazione. Sorrideva ampiamente mentre guardava davanti a se.

"Ci ho provato, vorrà dire che la prossima non te lo chiederò."

"Non me l'hai chiesto, hai affermato che verrò con te."

"Infatti verrai con me che tu lo voglia oppure no."

"Facciamo così" mi alzai sotto il suo sguardo indagatore.

"Verrò con te solo se vincerai" dissi e lo vidi sorridere avendo capito a cosa mi stavo riferendo.

"E se perderò?" si alzò lentamente da terra per poi sovrastarmi con la sua altezza.

"Avrò avuto la conferma che per l'ennesima volta sono la migliore" li risposi non sapendo nemmeno io cosa voler scommettere se lui perdesse.

"Direi che siamo pronti" disse accettando la sfida preparandosi e mettendo un piede davanti all'altro con le ginocchia leggermente piegate.

"Tre" iniziammo a contare insieme.

"Due" mi preparai piegando le ginocchia e aspettando impazientemente di iniziare a correre.

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