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Come ogni mattina, la sveglia suonò.
Mi svegliai e, come sempre, non mi alzai subito. Cercando di interrompere quel rumore assordante, feci cadere il telefono dal comodino.

Levi: "Iniziamo bene"

Fui costretto ad aprire gli occhi per cercarlo, dato che provando a toccare a caso il pavimento non avevo trovato nulla.
Non c'era niente, così mi abbassai.
Era sotto il pavimento.

Levi: "Ma sempre lá va a finire"

Subito dopo uscii dalla mia camera e, dopo essermi preparato per uscire e aver fatto colazione, mi incamminai verso la fermata dell'autobus.

Indovinate un po'? Appena arrivai stava già partendo.

Levi: "Merda"

Iniziai a correre, urlando e agitando le braccia.

Levi: "E FERMATI, CHE CAVOLO"

Dopo svariati tentativi di farmi notare, l'autobus si fermò.

Nonostante avessi ancora il fiatone, feci un ultimo sforzo per salire.

Ero arrivato tardi, quindi non c'erano più posti a sedere e dovetti stare in piedi.

Dato che non potevo guardare il paesaggio fuori dal finestrino come sempre, decisi di osservare le persone sull'autobus.
Il mio sguardo si posò su un ragazzo, decisamente più alto di me.
Aveva i capelli biondi e degli occhi che non riuscivo più a smettere di guardare.

I nostri sguardi si incrociarono.
Provai una strana sensazione, era piacevole e allo stesso tempo non lo era. Il cuore mi batteva forte e tutto sembrava stesse andando a fuoco. Solo dopo un bel po', realizzai di essere arrossito.

Levi: "Merda"

L'autobus si fermò, così dovetti scendere.
Quel ragazzo fece lo stesso, dirigendosi verso la scuola dove andavo anch'io.
Non potevo fare finta di nulla, ignorare quello che era successo sarebbe stato impossibile.
Decisi di farmi coraggio. Dovevo conoscerlo.

Levi: "Aspetta"

Lo presi per mano, portandolo in un posto dove non avrebbero potuto disturbarci: dietro la scuola.

Levi: "Come ti chiami?"

???: "Erwin"

Levi: "Piacere, io sono Levi"

Erwin: "Quindi?"

Levi: "Quindi cosa?"

Erwin: "..."

Levi: "Ah...eh...si...io..."

Erwin: "Devi dirmi qualcosa?"

Levi: "Ti andrebbe di... conoscerci?"

arrossii

Erwin: "Credo di non avere altre opzioni, quindi va bene"

Levi: "non ti ho mai visto da queste parti"

Erwin: "mi sono appena trasferito"

Levi: "ah, bello"

Erwin: "ti va se parliamo dopo? dovrei andare a lezione e credo anche tu dovresti"

Levi: "ah... vero... eh... allora... a dopo"

Erwvin: "Ciao"

Il ragazzo si allontanò, scomparendo lentamente dalla mia vista.
Non ero riuscito nemmeno a dire qualcosa di sensato, ero proprio un idiota.
Non sapevo nemmeno come contattarlo per rivederlo.
Mi chiedevo se l'avrei mai più incontrato, ma potevo solo sperare.

Come aveva fatto poco prima Erwin, mi incammai verso la scuola.
Mi attendeva un'altra giornata, uguale ma diversa dalle altre.




IL CIELO È VERDE

si, è un nome strano per quest'angolo dove scriverò cose che non avranno niente a che fare con questa ff, ma shh. (si scherza, forse).
sicuramente avrà un nome diverso ad ogni capitolo. dettagli.

ci si vede

no scherzo

so che nessuno leggerà questa storia, ma

niente

leggetela.

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