I CAPITOLO

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Mi sveglio dal mio riposino e girandomi a sinistra ammiro la Grande Mela, non vedo l'ora di atterrare e di rimettere piede nella mia città. Dopo i tre lunghi mesi estivi in cui ero stata a Miami a divertirmi tra feste in spiaggia, aperitivi nelle terrazze agli ultimi piani e pool-party mi ero stancata di non fare niente di importante. Ho voglia di ritornare a casa e vedere le mie amiche, allenare le cheerleader, salutare mio fratello prima che parta per il college, riniziare a sfilare e prepararmi per alcune campagne pubblicitarie. Appena scendo dal jet di mio padre respiro già l'aria fresca della mia città natale, dopo che carico le nostre valigie sulla macchina affittata, mio padre fa cenno al guidatore di partire. Mentre passiamo tra i grattacieli di New York io e mio fratello ci prendiamo per il culo a vicenda perché, in aereo, mentre dormivo stavo sbavando sulla sua spalla. Chris:"Cara sorellina mi hai sporcato tutta la mia maglietta preferita con la tua bava" e gli rispondo:"Mi dispiace tanto di questo incidente ma sai ti saresti potuto spostare da dove mi ero seduta e in più la maglietta la mamma dopo la lava", ad un certo punto l'autista accosta difronte al palazzo dove vivo con la mia famiglia, scendo dall'auto e mi dirigo verso l'ascensore con la mia famiglia dove ci raggiunge Tony, il nostro custode, con tutte le nostre valigie. Al 47º piano scendono mio padre con mia madre, al 48º scende  mio fratello e al 49º scendo io. Quando entro nel mio attico mi corro verso la vetrata che da su Central Park per ammirare la vista mozzafiato che non vedevo da un bel po', a quell'altezza si riusciva a vedere anche l'oceano. Quando è ora di cena mi reco dai miei per cenare tutti insieme, mia madre ha preparato la pizza che io e mio fratello, Chris, adoriamo. Dopo cena salgo su in camera e, visto che eravamo arrivati tardi ed ero andata subito a cena, non avevo ancora disfatto le valigie, allora mi metto all'opera, inizio a prendere tutti i miei vestiti, top e pantaloncini e li metto a lavare mentre tutti i trucchi li sistemo in bagno insieme a tutte le mie maschere e creme per fare la skincare. Per fortuna sono stata molto veloce perché non ho niente da piegare o da sistemare nell'armadio perché lì ci avrei messo un'eternità. Ad un certo punto sento due mani prendermi dai fianchi che mi sollevano e un secondo dopo la mia faccia si schianta contro il piumone del letto. Mi giro incazzata verso la persona che mi aveva lanciato come un giavellotto e vedo mio fratello piegato di fianco al letto che piange dal ridere:"HAHAH non mi sento bene"
"Brutto bastardo mi sarei potuta fare male veramente rimbambito" gli dico e lui mi risponde:"Cara sorellina lo sai che ti adoro e non ti potrei fare mai del male" "che leccaculo che sei Chris", successivamente va verso la cucina apre un mobiletto e prende i miei biscotti preferiti:"mettili subito giù che sono miei, è l'unica cosa che mi è rimasta da mangiare in casa visto che siamo tornati da poco e non sono andata a fare la spesa" gli dico e lui:"guarda che se hai fame vai da mamma e papà sono pieni di cibo perché hanno mandato Tony a fare la spesa appena sono tornati" e mentre mi avvicino a lui per recuperare da mangiare:"lo so, ma si sono dimenticati di prendermeli" di tutta risposta mi dice:"se vuoi possiamo andare a fare la spesa ora, ma in cambio mi lasci mangiare questi biscotti, Cloe" allora cedo e vado a prendere le chiavi per la macchina. Quando saliamo sulla mia Lamborghini nera lucida sento dei rumori strani, mi giro e vedo mio fratello con la bocca piena che cerca di mettersi tutti i biscotti in bocca:"Chris mi fai veramente schifo in questo momento e prova a sporcare la mia macchina che ti do due sberle" e lui"mhmhmh" e visto che non ho capito proprio nulla di quello che ha detto, mentre esco dal garage e mi immetto nelle strade di new york per andare al supermercato, gli chiedo:"Che cosa diamine hai appena detto visto che hai la bocca piena" "stai tranquilla sorellina non ti sporco un bel niente e comunque anche se lo facessi è comunque sporca e la dovresti lavare la tua macchina" "non dire niente sulla mia bimba che è pulitissima così com'è" poi lo vedo aprire il cassetto di fronte a lui e tirare fuori una quantità enorme di fazzoletti usati, si gira verso di me:"e la tua macchina dovrebbe essere pulita" e io:"forse qualcosa è da pulire ma lo farò con calma prima che inizi a la scuola" e iniziamo tutte e due a ridere come non mai. Appena arriviamo al supermercato scendiamo e ci dirigiamo verso la corsia delle schifezze prendendo qualsiasi cosa; arrivati alla cassa mi accorgo che non ho preso i miei biscotti preferiti, allora torno indietro e noto che c'è un ragazzo che sta prendendo l'ultimo pacco di biscotti, allora lo afferro prima di lui e corro velocemente verso la cassa dove mi sta aspettando mio fratello, paghiamo e torniamo a casa. Quando entriamo in casa ci buttiamo direttamente sul divano e riniziamo a guardare la nostra serie preferita: Outer Banks mentre mangiamo tutto il cibo comprato. Quando iniziò a chiudere gli occhi per la stanchezza spengo la tv e mi accoccolo sopra mio fratello con il plaid e mi addormento addosso a lui, che nel frattempo si è già addormentato.

È LA MIA PRIMA STORIA CHE SCRIVO E SO CHE NON È PERFETTA NEL LINGUAGGIO, QUINDI SE QUALCUNO HA DELLE CRITICHE COSTRUTTIVE, CHE LE SCRIVA, IN QUESTO MODO POSSO MIGLIORARE SIA PER ME STESSA SIA PER VOI!!
E... AL PROSSIMO CAPITOLO💕

The Manhattan's brain and the L.A.'s heartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora