Cockles - Angel plushie

My Angel Plushie

Ultimamente non so nemmeno io che cazzo mi prende. Faccio delle cose senza condizione di causa, senza evidente logica. La mia mente sembra andata a fanculo. Persa per sempre. Il periodo di quarantena mi ha fottuto il cervello, ha consumato quel poco di materia grigia che pensavo di conservare e mantenere. Faccio fatica ad elaborare i concetti più semplici del tipo "sei sposato, hai tre figli a carico, non puoi fare il coglione con chiunque ti capiti a tiro". Forse e' stata la convivenza forzata, lunga, esasperante, disagevole che ho avuto con mia moglie negli ultimi mesi. La amo, certo che la amo, nessuno potrebbe mai togliermi dalla testa questo. Pero' adesso e' diverso. Qualcosa si è spento, si è raffreddato. Mi ritrovo a macinare litri di alcol e fumo sigarette e trovo la gente che mi ronza intorno cosi' fastidiosa e falsa da farmi andare ai matti. Anche adesso, durante la convention.

Cazzo, non avrei dovuto mai accettare di venire. Loro ci tengono un sacco a rivedermi, a mettermi quelle mani addosso che cerco in tutti i modi di evitare. E' passato tanto tempo dall'ultima volta. Forse troppo da ammettere che il contatto con il pubblico, proprio come a casa, è mutato in qualcosa di meno caldo. Non so se dipende dalla finaccia che ha fatto il mio personaggio a cui tutt'oggi sono cosi legato o perché ci ho messo un po' a leccarmi le ferite e a rendermi conto che Supernatural aveva davvero messo la parola fine in fondo allo script. So solo che adesso tutto mi sembra una farsa. Non sopporto queste persone intorno.

Non sopporto me stesso, cazzo. Odio persino l'idea che mi si spalmino addosso. Okay, quello forse ce l'ho da sempre, ma adesso lo faccio controvoglia. Allora per non deludere troppo questi fans che pagano per vedere il mio muso rabbuiato comincio a fare il coglione. Si, ci provo spudoratamente. Non lo so nemmeno io perché. Forse l'intento è quello di disgustarli? Magari appaio loro come un viscido ubriaco di quarant'anni suonati e allora mi stanno alla larga. Lo faccio anche con chi non mi piace davvero, anzi, forse ci trovo più gusto ad illudere certe facce. Alcune di queste le riconosco perché si fanno ogni dannato evento, come se la loro vita dipendesse da quante volte riescono a sfiorare il mio culo o quello di Jared. Mi sento questa situazione stretta, butto giù uno shot dopo l'altro e sento le gambe molli. Vorrei solo tornare il abergo e ficcarmi sotto le coperte. Voglio dormire, voglio farmi una maratona di serie tv scadenti, mangiare schifezze fino a vomitare e bere. Ho una gran voglia di bere.

Forse la cosa peggiore di tutto questo e' che nessuno di quelli che si proclamavano miei amici hanno capito come sto. Si sono limitati a frasi d'effetto tipo "hey, merda, wow, hey, come ti sei gonfiato, sei davvero in forma. Cazzo è tanto che non ti vedo, " e bla bla bla. Si è vero, sono gonfio. Un po' mi c'hanno costretto, quelli di The Boys. Come se il mio fisico prima non fosse già abbastanza in ordine. Dovevo gonfiare le spalle, le braccia e allenare anche le gambe. Questa gente ha visto i cambiamenti, ha visto come sono diventato largo e come i miei capelli si sono allungati ("stai davvero un sacco bene con questo taglio") ma non si sono accorti invece del mio immenso, triplice schifoso malumore che non mi lascia vivere.

Voglio urlare. Mi piacerebbe gridare a questi miei cosiddetti 'amici' che l'ultima cosa che vorrei sono le persone, i fan, quelli che ti si appiccicano addosso e ti riempiono di complimenti, che mi pare una farsa e che vorrei spaccare il muro a suon di pugni e calci. Me ne sto qui a sorridere durante l'ennesima sessione di photo-op. Mi arriva un complimento da una tizia che manco conosco, che mi accarezza le braccia e mi fa gli occhi dolci. Io la ringrazio perché è cosi che il mio agente mi ha suggerito di fare. Mi pianto su un bel sorrisino - tanto loro solo quello vogliono- e le faccio persino l'occhiolino prima che esca. Ripeto: non so nemmeno io perché lo faccio. Il mio corpo non risponde più, non collabora con il mio cervello.

Vado con il pilota automatico.

- Eddai, fratello, che ti costa? -

- Sono stanco-