Semaforo rosso

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Cazzo cazzo cazzo... MUOVITI MAMMA!"
"Calma con le parole! Siamo quasi arrivati!" Mancano meno di 5 minuti al mio esame di arti figurative contemporanee ed io non sono nemmeno arrivata a scuola. "SCHIACCIA SU QUEL DANNATO ACCELERATORE MAMMA!" Non sto più nella pelle, e non riesco a trattenere la lingua. Povera donna mia madre. Sempre a subirsi le mie sfuriate. Le urlo addosso di tutto quando sono nervosa o in status ansioso. Quindi quasi sempre. E come se non bastasse, ecco un bellissimo semaforo rosso. Ci fermiamo davanti alle strisce pedonali "CAZZO! MA PERCHÉ TUTTE A ME PORCA PUTT- ah." Il finestrino è abbassato. Un gruppo di ragazzi che attraversava la strada mi ha sentito. C'è uno di loro che mi guarda attraverso il vetro anteriore ridendo. È bellissimo. Ha i capelli scuri scompigliati, gli occhi di un verde chiarissimo e un sorriso stupendo. Poi si fa più serio, nonostante si moti la presenza di un sottile velo trasparente posatosi sulle sue labbra, che richiama al precedente sorriso. Mi guarda, con la bocca semi aperta, mezzo incantato. Sorrido, e lui fa lo stesso. Poi il semaforo diventa verde, e lui, che è ancora a metà strada sulle strisce, viene tirato per la manica della sua felpa nera da un suo amico, sul marciapiede. Mia madre parte alla velocità della luce ed io abbasso la testa, arrossisco e lascio la macchina nel silenzio più totale, rotto solo dal battere del mio cuore, un battito misto all'ansia per l'esame, e all'imbarazzo poco prima provato.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 08, 2021 ⏰

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