18. Quando hai detto di amarmi

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Capitolo diciotto

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Capitolo diciotto

Pov's Federico

- Finalmente soli... - Tirai un respiro di sollievo appena entrai in macchina di Nicolò seguito da Alessandra.

- Finalmente. - Mormorò lei con un sorriso stampato sul volto. - Dove si va? Non conosco la zon... - La zittii lasciandole un dolce bacio sulle labbra.

- Avevo voglia di farlo dal primo momento in cui ti ho vista stasera. - Sussurrai a due centimetri dalle sue labbra.

- Anche io. - Fece ricontrarre le nostre labbra nuovamente e non potei smettere di sorridere come un ebete. - Quindi? Dove si va? -

- Non lo so... Potremmo parcheggiare la macchina un po' più lontano da qui e parlare di come stanno andando le cose. Ci siamo visti poco. -

- Si, mi piace l'idea. -

- E poi abbiamo parlato poco della storia di Benedetta. - Dissi. - Alla fine sappiamo entrambi com'è andata a finire quella sera. - È andata a finire che siamo andati a letto insieme, ma questo già lo sapevate.

- Si, dovremmo. - Diventò un pelo più pensierosa e misi in moto la macchina parcheggiandola sopra ad una collinetta dalla quale si poteva vedere tutta la piccola Coverciano.

- Se scendiamo dalla macchina probabilmente moriamo di freddo. - Sentenziai rompendo il ghiaccio.

- Restiamo dentro, però andiamo nei sedili posteriori? -

- Si. - Così ci posizionammo nei sedili posteriori della macchina di Barella e ci sedemmo uno accanto all'altro. - Vuoi parlare di Benedetta o -

- Fede sei tu quello che deve parlare. - Mi interruppe. - So che è una brutta situazione per entrambi, ma sei tu quello che deve prendere una decisione. Io l'ho già presa e anche da tanto ormai. -

- E quale sarebbe? -

- Che voglio stare con te, Federico. - Disse come se fosse una cosa ovvia. - Ne sono sicura, provo un sentimento che non riesco più a reprimere, nonostante i nostri quattro anni di differenza, nonostante la tua ragazza e nonostante il tuo lavoro che ti fa viaggiare continuamente e quindi non saresti quasi mai a casa. - Mi guardò fisso negli occhi.

- Anche io voglio stare con te nonostante tutto. - Abbozzai un sorriso prendendo il suo viso tra le mie mani e la baciai. - Dovrei proprio lasciarla... Così possiamo costruirci una vita insieme, senza nasconderci. -

- Non voglio obbligarti a fare niente Fede. Devi fare ciò che ti senti... -

- Sei speciale. - Mormorai avvolgendola con le braccia al mio corpo ed appoggiò la testa al mio petto.

- Chissà come sarebbe. - Borbottò.

- Cosa? -

- Una quotidianità con te, una vita insieme. - Alzò lo sguardo verso di me.

FARESTI CON ME | FEDERICO CHIESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora