Capitolo 26

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Veronica

"come procede li?"

"apparte stare con miss stronzo? procede alla grande. Ci stanno portando nei nostri appartamenti"

"Dai, lo sai come è fatto,
James lo fa per infastidirti, non preoccuparti. Concentrati sul tuo nuovo lavoro ora"

"Hai ragione, dopo tutto sarà il mio collega quindi proverò a farmelo stare simpatico.
Oh ecco, siamo arrivati, ci sentiamo più tardi, bye"

"d'accordo ma, ehi, poi inviami le foto del posto! sono curiosa!"

Finito di conversare con Maddison, arriviamo davanti un grande edificio.

Bruce mi passa la mia valigia e l'altro borsone. Mi chiedo perché quando parto mi porto sempre così tante cose. Ora a malapena riesco a trascinare la valigia.

«Vuoi una mano?» Un angelo appare in mio soccorso. È il ragazzo di prima che mi aveva chiesto di andare con lui.
«Oh, grazie ma non preoccuparti» Dico per essere gentile, anche se in realtà la vorrei proprio una mano a portare questo enorme borsone dentro.

«Oh, insisto» Risponde e afferra la mia valigia.

«Comunque mi dispiace per prima..» Inizio a dire ma mi interrompe.
«Oh tranquilla, conosco Edward, è un tipo irascibile, ma non era mia intenzione provarci con la sua ragazza» Quasi mi strozzo con la mia stessa saliva. Ma cosa ha capito?!

«Oh no no no, non è, ecco...lui ed io, non sono la sua ragazza» Balbetto toccandomi nervosamente una ciocca di capelli.
Il ragazzo fa una faccia sbalordita ma subito dopo si riprende ridacchiando.

«Ehi eccoti qui, che fai ci provi già con la protagonista?» Una ragazza più bassa di lui con dei lunghi capelli rossi gli salta addosso.
«Non ci sto provando-» Sussurra per poi farmi un finto sorriso. «Lei è Wenda, mia sorella»
«Oh» Guardo la ragazza. «Si lo so, spiazzata eh? non so perché ma tutti hanno la stessa reazione, sarà per il colore diverso dei capelli. Comunque spero mio fratello non ti stia dando fastidio, ci prova con tutte»
Mi fa l'occhiolino all'ultima frase ridendo.

«Allora quel tipo sarebbe quello che interpreterà Aaron, mh, carino però»
E subito il fratello la fulmina. Forse un pochino anch'io lo sto facendo ma non me ne sono accorta. «Comunque sia non rimane nei miei standard» Si giustifica subito dopo.
Sospiro.

Quando entriamo nell'appartamento, noto subito che è enorme. Intravedo delle porte e capisco che si tratta delle stanze. Mi avvicino per cercare il nome della mia.

«Vicini di stanza allora» Guardo alla mia destra e vedo il ragazzo di prima, Noah, mentre infila la sua carta per aprire la porta.
«A quanto pare» Faccio un piccolo sorriso.

Sono passati una ventina di minuti da quando sono sul letto a scrivere con mia madre, con Maddison e con Jessie. Quando sto per spegnere il telefono e riposare un po', questo sì illumina emettendo il suono dei messaggi.

È Evelyn. Dice che devo farmi trovare sotto
tra 5 minuti.

«Ehi Veronica! Come ti sembra la tua nuova casa?» Sorride quando mi vede arrivare al piano di sotto.
«È davvero molto bella. Ma se devo essere sincera la cosa che amo di più è il letto»
Entrambi ridiamo.

«Oh- Bene ora che ci siete entrambi è arrivato il momento di parlarvi» Sposto lentamente gli occhi quando vedo arrivare affianco a me una figura alta. «Sembra che siate amici voi due quindi vorrei che andaste a provare un po' di parti insieme prima di tornarvene dalle vostre famiglie stasera» Edward mi guarda ma distolgo subito lo sguardo.

«Oh, sapete già gli orari di quando dovrete venire a lavorare giusto?» Annuisco.
«Perfetto. Oggi è stata una giornata movimentata lo so, ma vorrei facesse quello che vi ho spiegato, poi ovviamente anche a casa esercitatevi insieme» Le mani mi sudano e non mi sono nemmeno accorta che stavo arrotolando una ciocca di capelli nervosamente.

«Dove vuoi andare?» Chiede il ragazzo dopo che Evelyn ci ha lasciati soli.
«Oh- Ehm, dove vuoi tu? cioè, per me è uguale ecco» Balbetto. No no no, non va affatto bene così Veronica.

«Mh, d'accordo» Infila le mani nelle tasche della giacca e si reca verso la macchina che ci ha prestato Evelyn.

Mi chiedo dove stiamo andando. Siamo in macchina da più di 20 minuti ormai.

«Ma dove siamo?» Chiedo quando scendo dall'auto guardandomi intorno.
«In un posto in cui ci si può rilassare»
Risponde andandosi a sedere con la schiena contro un albero.

Osservo il lago davanti a noi.
Sento il rumore della pace. Di qualcosa che ti fa sentire in un certo senso vivo. Nessun rumore di macchine, qualcuno che urla, che ti urla contro, nessuno che ti dice cosa sia meglio per te. Niente di tutto ciò. C'è solo, la pace.

«Ammettilo che ti piace» Dice facendomi tornare in me.
«È davvero bello questo posto» Dico portando le braccia al petto standomene in piedi come un ebete. «Intendo che ti piace stare con me»
Quasi mi strozzo con la mia stessa saliva.

E ovviamente me ne rimango in silenzio. Bene Veronica, cosi penserà che ha ragione lui.

Edward se ne sta poggiato tranquillo ancora sull'albero mentre sulla faccia ha un espressione divertita.

«Dai rilassati, scherzavo» Dice. Ridacchio nervosamente. Senza pensarci due volte mi siedo affianco a lui ma tenendo una certa distanza. «Mica mordo eh» Sussurra.
«Dopo tutto dovremmo persino baciarci ora che ci penso, ma questo non penso sia un problema per noi due» Mi guarda. Cerco di non avere una reazione. Senza accorgermene mi arrotolo una cioccia di capelli.
«Quando ti sei calmata dimmelo così iniziamo a provare» E con tutta la tranquillità del mondo si poggia con la testa sulle mie gambe.
«Sono calma, è solo che...»
Edward alza leggermente lo sguardo aspettando che io continui.

«È solo che non sono abituata a queste cose ecco, beh ecco ritrovarmi a lavorare ora, con un, senza offesa eh, un ragazzo che conosco a malapena con cui dovrò fare scene di baci e altro, beh si ecco, un po' mi sento agitata»
Mi confido senza pensarci troppo.

Edward sospira mentre torna tirato su.
«Andiamo» Si alza e rimango ad osservare ogni suo movimento. In pochi secondi si sfila la maglia rimanendo a petto nudo. Rimango con la bocca socchiusa sperando non mi abbia notata. «C-che stai facendo?»

Dᴜᴇ ᴘᴇʀғᴇᴛᴛɪ sᴄᴏɴᴏsᴄɪᴜᴛɪ ☾Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora