Incontriamo lo stregone

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Pochi giorni dopo Fuoki aveva tradotto tutto quello che era scritto sulla targa. Ne parlammo ai ragazzi quando fu finalmente tradotto per intero, anche se nessuno dei due ne sembrava particolarmente contento. Michael mi lanciò subito un'occhiata preoccupata e scosse la testa. - Non conosco nessuno stregone ma i film li dipingono sempre come degli psicopatici. 

Stavamo mangiando. Io e Fuoki avevamo preparato del pesce con le patate, che ci stavamo gustando con piacere. Tolse le spine e mangiò il pesce con voracità. Da quando avevamo cominciato a cucinare, mi stupivo sempre di più di quanto mangiassero i maschi. Erano voraci come dei lupi. - In effetti, potrebbe non volere soldi come ricompensa. 

Nessuno di loro sembrò molto contento della mia ultima affermazione. - Qualsiasi cosa vorrà, abbiamo bisogno di ciò che potrebbe sapere - insistette Fuoki decisa. Michael le lanciò un'occhiata contrariata ma non disse nulla, troppo impegnata a riempirsi lo stomaco. 

Ora che lui che Thomas si allenavano insieme, mangiavano entrambi tantissimo. Non avevo idea di dove mettessero tutto quel cibo. Fu Thomas a parlare. - Fuokirya, devi ricordare che siete due principesse e in quanto tali potreste correre molti più pericoli di noi - ribatté Thomas. Mi fece piacere che avesse detto "principesse" e non "donne". In questo modo non intendeva che fossimo in pericolo in quanto sesso "debole" ma a causa del nostro status sociale. 

Mia cugina lo guardò divertita -Ah si? Be è proprio per questo che ti ho fatto uscire di prigione. Qualora non riuscissimo a cavarcela da sole,  devi proteggere me e Korall. Ricordatelo, piccolo ladro. 

Il suo tono, cosa che mi sorprese, non era brusco o offensivo ma anzi allusivo, ironico, quasi seducente. Arrossii, mia cugina era una selvaggia!  Guardai appassionata la reazione di Thomas, che se sul momento era perplesso, ora aveva abbassato il capo, strafogandosi per non far vedere il suo rossore. I capelli gli scoppiettavano sulle tempie.

Adoravo tutto ciò. Mia cugina aveva iniziato a godere delle reazioni di questo tipo del ragazzo, perciò lo stuzzicava per divertirsi. Non penso però capisse a pieno cosa insinuava, insieme a Thomas, sembravano due bambini che scoprono un nuovo gioco.

- Michael ha ragione. - Thomas cercò di ritrovare il contegno. - Non so se tu abbia mai incontrato degli stregoni, ma mentre ero con la mia famiglia ne abbiamo incontrati molti per ottenere dei favori. Ciò che chiedono sono raramente soldi e il prezzo é molto alto. Sempre che abbia davvero delle informazioni. 

Tornammo seri. Io e Michael ci scambiammo un'occhiata. A dir la verità, l'ultima cosa che volevo fare era chiedere aiuto a quello stregone, ma sapevo che con i libri non saremmo andate molto lontano e ci avremmo messo il doppio del tempo. Per quanto mi riguardava, volevo tornare a casa il prima possibile. - Secondo me dovremmo andare - dissi, attirando tutti gli sguardi su di me. - Ragazzi, avete ragione, non sappiamo cosa potrebbe volere ma avremo sempre la possibilità di rifiutare se il prezzo che chiede é troppo alto. 

Fuoki annuì. - Visto? - concordò con me, i capelli infuocati che scoppiettavano. Ci guardiamo entusiaste, come quando da piccole decidevano di combinare qualche guaio.

I ragazzi si scambiarono un'occhiata e alla fine si arresero, anche se era evidente che non erano affatto felici della cosa. Michael mi lanciò un'occhiata preoccupata e poi guardò il suo cibo, mangiato per metà, come se avesse perso l'appetito. 

In effetti, la prospettiva non entusiasmava neanche me, ma pensai che il mio amico avesse paura per me. Questo mi scaldò il cuore. Mi faceva sempre così piacere che cercasse sempre di proteggermi, anche quando lo facevo arrabbiare. Per me era un fratello maggiore, un amico e il mio unico confidente. - Vedrai, andrà tutto bene - gli sussurrai prendendo gli una mano tra le mie. 

Fuoky e Korall: Missione TerraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora