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In quel momento non mi andava di parlare, ma decisi di ascoltare ciò che Eren aveva da dirmi.

Eren: "Ho bisogno di parlarti"

Levi: "Va bene, anche se non so neanche come hai avuto il mio numero"

Eren: "Me lo hai dato quella sera, alla festa. Non ricordi?"

Levi: "Non molto"

Eren: "Dicevamo..."

Levi: "..."

Eren: "Preferirei ci vedessimo da qualche parte per parlarne"

Levi: "Non saprei"

Levi: "Il fatto è che oggi è una giornata di merda e probabilmente scoppierei a piangere in un momento qualunque della conversazione"

Eren: "Capisco"

Levi: "Però non importa, vediamoci lo stesso"

Eren: "Cambi idea in fretta"

Levi: "No, è che..."

Levi: "Lascia stare. A dopo"

Eren: "Aspetta, dove ci incontriamo?"

Levi: "Alla stazione va bene? Sono nei dintorni, ci metto poco ad arrivare"

Eren: "Va bene, fra due minuti sono lì"

Quando finalmente arrivai dove ci eravamo dati appuntamento, trovai Eren ad aspettarmi.

Levi: "Scusa per il ritardo"

Mi faceva male un fianco dato che avevo corso a lungo, quindi appoggiai le mani sulle ginocchia e mi piegai cercando di riprendere fiato.

Eren: "Ecco..."

Levi: "Si?"

Eren: "Non voglio girarci intorno, quindi te lo dirò in modo diretto e veloce"

Eren: "Tu mi piaci, Levi"

Eren: "Credo di amarti"

Non riuscivo a crederci, quello che avevo detto prima ad Erwin si stava per avverare? Com'era possibile?

Levi: "Stai scherzando o sei serio?"

Eren: "Sono serio"

Levi: "Anche tu mi piaci, Eren"

Questo non era vero, lo sapevo bene.

Se quella specie di "litigata" con Erwin non fosse mai capitata, gli avrei risposto il contrario. Invece era successo, quindi feci l'unica cosa che mi ero sempre imposto di non fare: usare, illudere o far stare male qualcuno.

Eren: "Davvero?"

Levi: "Si, davvero"

No, non per davvero.

Eren: "Sono così felice"

Levi: "Anche io"

No, non lo ero per nulla.

Lui sorrise, io feci un sorriso forzato.

Eren: "Andiamo a casa tua?"

Levi: "Sarebbe bello, però i miei genitori tornano stasera da un lungo viaggio di lavoro"

Eren: "Ah, va bene"

Era una bugia, ma non importava.

Adesso vi starete chiedendo dove siano i miei genitori.

Purtroppo sono morti.

Vivo con mia zia da quando avevo 6 anni, ma dato che lei in casa non c'è mai è come se vivessi da solo.

Eren: "Allora ti va di vederci domani?"

Levi: "Si, certo"

Dopo esserci salutati, ognuno andò a casa propria in attesa di incontrarci il giorno dopo.


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