L'ambiente quotidiano della vita di tutti, non ché un girone d'inverno in cui ci si autodistrugge cercando di dare il meglio di sé. Ambiente comunemente chiamato "scuola" che non fa altro che angustiarmi tutti i giorni.
Giro per i corridoi di quel maledetto istituto con uno macigno appeso solo ad una spalla, perché mantenerlo con entrambe non avrebbe fatto stile, posizione scorretta perché mantenere una buona alle 6 del mattino non è plausibile, e certo uno stile trasandato perché se non c'è l'imposizione di un'uniforme perché avrei dovuto indossare smoking e gilet?!
Non sono uno studente modello, e non è nei miei piani esserlo, tra l'altro, anche se potessi tornare indietro al primo giorno di scuola, quello non sarebbe uno dei miei programmi...
Non mi pento di star vivendo le superiori in questo modo superficiale. Non solo perché mi diverto e perché mi stresso meno di un qualsiasi altro schiavo di questo fottuto edificio, ma anche perché se mi fossi comportato bene non avrei avuto bisogno di un doposcuola...
Ebbene sì, innumerevoli cambi di docenti a domicilio che tentavano di insegnarmi qualcosa, ma per quale assurdo motivo avrei dovuto prestare loro miei soldi per scocciarmi? Perché avrei dovuto pagarli per rubarmi del tempo prezioso?! Nemmeno riuscivano a farmi avere buoni voti... Nessuno attirava la mia attenzione.
Fosse stato per me non avrei frequentato il doposcuola. Dopotutto ascoltare cinquantenni con l'odore di libreria polverosa non è uno dei piaceri della vita ecco.
Devo perché a fine anno dovrò affrontare l'esame per il diploma, altrimenti non avrei sprecato soldi e tempo in quel modo. Infatti negli anni precedenti anche con tante insufficienze, del doposcuola ne facevo a meno.
Dunque stavo dicendo...
Camminare per quei corridoi è a dir poco angosciante. Tutti quelli che adocchio sono in pessime condizioni, con un viso biancastro, vistose occhiaie e capelli spettinati. È difficile trovare qualcuno che a quell'ora sorridesse, o almeno non sembrasse uno zombie.È difficile, ma non impossibile.
Choi Soobin riesce ad essere impeccabile anche a prima mattina: anche se indossa un patetico completino formale, è davvero qualcosa di eccitante alla sola vista. Quel ciuffo di capelli corvino che cade sulla punta dei suoi occhi a mandorla, quel naso perfetto che combacia perfettamente con la delicatezza delle sue labbra a forma di cuoricino, di un rosso acceso quasi irritato.
Da anni fantastico l'idea di volerlo arrossare io in quel modo...
Da anni fantastico una qualsiasi interazione con quel ragazzo, che fosse stata banale o piccante, mi bastava provare quella sensazione.
Ed effettivamente non è che non abbiamo mai avuto un'interazione, anzi.
Ricordo ancora il giorno in cui durante l'ora di educazione fisica lui ebbe una distorsione alla caviglia, io lo alzai da terra, lo presi mettendo una mano dietro alle spalle e l'altra sotto le gambe, e lo sollevai per portarlo in infermeria.
Quel giorno gli feci compagnia in tutto il tempo di guarigione. Tutto quel tempo nel letto dell'infermeria con fuori un'afa insopportabile portò Soobin a sudare parecchio. Tanto che mi chiese di aiutarlo a lavarsi non appena l'avrei riaccompagnato a casa.
Certo, non sapevamo nemmeno l'uno l'età dell'altro, ma eravamo così presi dall'atmosfera che agimmo istintivamente.
Spogliai il ragazzo ed entrai in doccia con lui pur di sorreggere il suo corpo per non accusare dolore alla caviglia. O meglio, questa è la motivazione che lui credeva. A dire il vero, a fare tutti quegli sforzi mi spingeva solo la cotta che avevo e che nutro tutt'ora nei suoi confronti.
Insaponai dunque le sue gambe muscolose, essendo che lui non poteva chinarsi. Ricordo anche che quando ci asciugammo assieme rimanemmo un po' di tempo in accappatoio a complimentarci il fisico a vicenda.
Ero tentato a complimentarmi per la sua vistosa e notevole lunghezza, ma non potevo fargli capire che avevo osservato solamente quello.
Infondo eravamo solamente due compagni di corso che si erano aiutati l'un l'altro.
Un banalissimo gesto di altruismo.
Ovvio no?!Tralasciando ciò: dopo quella doccia insieme non ci siamo più rivolti la parola, esattamente come facevamo prima. Non ci calcoliamo l'un l'altro, rinnego i sentimenti che provo per lui quando incrocio il suo sguardo convincendomi del fatto che siamo due perfetti sconosciuti e tra di noi non potrà mai nascere nulla. E certo so che rassegnarsi non è bello, ma nemmeno illudersi lo è.
Bene, stavo parlando di Soobin in modo per niente sintetico per dire che da oggi sarà lui il mio insegnante di doposcuola.
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Love's Teacher | yeonbin
Fanfiction«io lo amo, lo amo da quando ho incrociato i suoi occhi la prima volta. sono caduto in quel nero profondo e non ne sono uscito più, ci cascherei dentro ancora...» . . . Choi Yeonjun è un giovane liceale, e ben presto dovrà diplomarsi. Purtroppo però...