Capitolo 35

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April 's Pov
Il giorno dopo.

Mi sveglio dopo una lunga notte ad abbracciare il cuscino, allungando il braccio toccando il letto vuoto. E' la prima volta dopo un bel po' di tempo che mi risveglio senza Kendall, mi ero talmente abituata che adesso sento un senso di vuoto. Scendo giù trovando mia zia Laura e mia madre parlare animatamente.

"Non mi è piaciuto per niente il suo comportamento ieri." Sento il tono gelido di mia madre da qui. Entro in cucina e la conversazione muore.

"Buongiorno." Sorrido e ciò che ottengo sono solo due sorrisi fintissimi. "Che succede?" 

"Nulla di importante." Si alza dalla sedia mia zia mentre mia madre non spiccica parola. "Andiamo a fare shopping oggi pomeriggio? Fai venire anche Kendall." Sorride eccitata.

"Giulia dorme?" Chiedo a mia madre, che annuisce solamente.

"Potete dirmi cos'è successo?" Sbuffo.

"Ma niente, su va a prepararti. Devi andare a scuola." Batte le mani mia zia.

"Mamma tutto bene?" Lei mi sorride e annuisce. Le guardo poco convinta e salgo di sopra per prepararmi. Prendo il telefono una volta finito di rifare il letto e trovo un messaggio di Kendall dove mi dice che è pronta.

"Io vado." Urlo uscendo ma mia zia mi blocca. 

"Ti accompagno io, così al ritorno andiamo a mangiare fuori."

"Ma non ho detto nulla a Kendall."

"Non dirà mai di no." Mi fa l'occhiolino e ci avviamo verso l'auto. Mando un messaggio a Kendall, avvisandola che stiamo arrivando.

Da pulcino🐣🤍
Tu e chi?

A pulcino🐣🤍
Io e mia zia.

Mi risponde con uno sticker di Timothée Chalamet che spalanca gli occhi e prima che possa risponderle, siamo davanti casa sua.

"KENDALL CARA, SU SALI." Urla mia zia dal finestrino. Lei sorride timida salendo, appena chiude lo sportello ripartiamo

"Buongiorno." Mi guarda facendomi l'occhiolino. "Dormito bene?" Mi chiede.

"Non tanto." Sbadiglio e dallo specchietto noto lo sguardo preoccupato di lei.

"Io invece ho dormito benissimo. Beh togliendo tuo zio. Quell'uomo è un'aspirapolvere." Commenta mia zia facendoci sorridere. Tra una battuta di zia e un'altra arriviamo a scuola.

"Mi raccomando, oggi si va a fare shopping." E prima che una di noi due possa ribattere, scappa.

"Te l'avrei detto se solo avessi avuto il tempo." Mi aggrappo al suo collo, le sue mani accarezzano i miei fianchi e mi bacia a stampo.

"Buongiorno." Sorride strofinando il suo naso contro il mio. "Vieni con me." Mi prende per mano e mi porta sotto gli spalti del campo di baseball. 

"Dobbiamo entrare." Provo a convincerla ma non ci riesco perchè nemmeno io voglio entrare.

"Perchè non hai dormito bene?" Mi accarezza la guancia.

"Perchè non sono più abituata a dormire senza di te." Le circondo il collo con le braccia.

"Possiamo dormire ancora insieme eh." Scherza.

"Stupida. Mi ero abituata ad averti 24 su 24 tutta per me." Sbuffo baciandola.

"Domani devo ricominciare anche le chemio." Sorride triste appoggiando la sua fronte sulla mia.

"Pomeriggio?" E lei annuisce. La bacio accarezzandole il collo mentre le sue mani sono sulle mie guance. "Stai tremando." Le faccio notare.

L'amore oltre la malattiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora