17.~Paradiso~

64 9 2
                                    

YU RHEA

Stava seduta in quel locale, imbarazzata e piena di insicurezze. Quel bacio, quel primo bacio. Gli sarà piaciuto? Sarà andato tutto bene? Avrà sbagliato qualcosa? Mille domande, paranoie avevano preso il posto di sensazioni ed emozioni che avevano accompagnato quel contatto. Il cuore non voleva smettere di battere all'impazzata, avrebbe sicuramente fatto un infarto a breve. Il tocco delle mani di lui, la sua presa ferrea nel suo sedere, le sue labbra carnose che si impossessavano delle sue fini e piccole, i suoi capelli tra le sue mani, il gusto di menta che inebriava ogni senso a lei disponibile. Desiderava con tutta sè stessa di poter vedere quale fosse la sua espressione, come i suoi occhi la fissavano, come la guardò dopo quel tocco. Voleva solo avere la conferma che tutto non fosse stato uno sbaglio, che era un desiderio di entrambi, che non fosse solo nelle sue fantasie, che nulla fosse stato dato dal caso ma desiderato. Una frase le rimase in presso nella testa, prima di baciarla lui disse, così piano che nessuno avrebbe potuto percepire, "Fermami" ma l'udito di una non vedente va oltre, è il senso più sviluppato. Cosa intendeva? Era sbagliato? Non doveva succedere? La testa martellava così tanto che intorno a lei non c'era ormai nulla, le voci delle persone che occupavano quel posto non riusciva nemmeno a percepirle. Solo la mano di Rm la svegliò.

"Ti senti bene ragazzina?" domandò con tono quasi infastidito.

"Si si" rispose lei con la testa china evitando di mostrare il viso ormai rosso al ragazzo.

"Sembra tu debba vomitare" continuò lui prendendole il mento e alzandole il viso.

Quel tocco fu rude, non c'era dolcezza come quando la fece sedere su di lui, non c'era delicatezza come quando la posò a terra dopo essersi alzato dal suo letto. Sembrava completamente tutto disconnesso, come se usciti da quella camera lui non fosse più lui. Arrivarono i piatti che avevano ordinato, in completo silenzio pranzarono, nessuno disse nulla. Rm decise di pagare, senza sentire ragioni sul fare almeno metà. Uscirono da lì, lui teneva lei per il gomito indirizzandola e parlando solo se necessario. Tutto quel clima ansioso e imbarazzante la stava innervosendo e destabilizzando. Era distratta, non riusciva a concentrarsi su dove metteva i piedi e più di qualche volta inciampò.

"Rhea!" sentì una voce chiamarla, era famigliare ma non ricordava a chi apparteneva "Ehy! Che ci fai... Oh Rm?" continuò il ragazzo con il fiatone.

"Kook" rispose il ragazzo al suo fianco.

Jungkook. Il ragazzo con il cane. Quello che le diede buca, quello che aspettò per un pomeriggio intero, lasciandola sola fino a tarda sera. Riconobbe il suo profumo di cannella che colpì il suo naso prepotentemente. Tenne comunque la testa bassa, evitando di far vedere il suo viso. Quei due si conoscevano.

"Rhea... Perdonami" disse lui prendendole le mani e accogliendole tra le sue. Un tocco metallico, segno che portava degli anelli. "Quel pomeriggio io... sono stato preso da degli impegni e non avevo modo di avvisarti..." continuò in preda alla disperazione "Mi sento così in colpa" continuò baciandole il dorso della mano.

Quel contatto la fece sorridere, le labbra del ragazzo erano secche e screpolate da farle il solletico. Sentì uno sbuffo irritato alle sue spalle e una risatina, invece, provenire davanti a lei.

"Tranquillo Jungkook nessun problema lo avevo immaginato" rispose lei alzando il viso, con quel ragazzo non si sentiva in imbarazzo.

"Certo come no" disse una voce roca facendo sussultare la ragazza "Se non fossi venuto io a prenderti saresti ancora lì ad aspettarlo" commentò deridendola "Al freddo e con le lacrime" finì facendo un passo avanti e affiancandola.

Teach Me ~ K.NamjoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora