1. thiam

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S:amore svegliati è tardi, dobbiamo andare a scuola.

Sentii la voce di Stiles che interrompeva il mio beato sonno.

T/n:solo cinque minuti.
S:lo hai detto anche dieci minuti fa.
Andiamo alzati.

Sentii sollevarmi dal letto per poi essere poggiata in terra.

Mi misi in piedi e guardai Stiles.
S:buongiorno, cara.
T/n:buongiorno anche a te.

Mi avvicinai a lui per dargli un bacio sulla guancia.

Mi prese il viso con le mani e capii che voleva più di un bacio sulla guancia.

Lo fermai e scesi in cucina.

Rimase fermo per qualche secondo poi mi seguì.

S:perché lo hai fatto?
T/n:perché mi hai svegliato.
S:andiamo t/n...

Mi preparai come ogni giorno poi andammo a scuola con la favolosa jepp blu di stiles.

Mi chiedo cosa aspettasse a cambiare macchina.

Seguimmo tutte le lezione come da programma, o quasi.

Matematica, era la materia che odiavo più di tutte.

Ci mettevo proprio tutta me stessa per odiarla.

Nell'orecchio mi ronzavano le parole di stiles su quanto fosse importante la matematica.

Lo interruppi per un attimo
T/n:dammi una buona ragione per cui la matematica serve a qualcosa?!
S:bhe, per dare la mancia al ristorante.

Lo guardai attentamente, sembrava fiero di quello che aveva appena detto.

Sentii da dietro la risata di Malia, doveva aver ascoltato la nostra conversazione.

Mi girai per guardarla.

M:siamo sulla stessa barca t/n.

Finalmente qualcuno che odiava la matematica come me.

T/n:ah..

Mi fece uno dei suoi soliti sorrisi a trentadue denti.
Ormai ero abituata alla sua espressione sorridente.

Tutti erano così impegnati ad ascoltare la lezione.

Io invece mi ero persa nei miei pensieri, ovvero:"cosa mangiare stasera per cena? Pizza o McDonald's?
Questi sono i veri problemi della vita, non la matematica.

A pensare a tutto quel cibo mi era venuta una certa fame.

Riuscivo a sentire il mio stomaco che brontolava dalla fame.

Improvvisamente suonò la campanella.

Mi accorsi che tutti stavano correndo fuori dalla classe.

Vidi stiles prendermi la mano per portarmi fuori.

T/n:che succede?
S:è l'allarme antincendio.
T/n:ah..

Perché non riuscivo a capire le cose subito.
Mi ci vuole del tempo per capire cosa succede in quel momento.

Uscimmo dalla classe e andammo in giardino.

Vidi Scott arrivarci in contro.

Sc:Liam ha appiccato un piccolo fuoco, niente di che.
T/b:ah, si cose che succedono tutti i giorni.
Sc:esatto.

Era ovvio che ero sarcastica, ma dal tono di voce di Scott sembrava di no.

A volte mi veniva da tirargli un pugno dritto nel naso.

Entrai dentro e cercai Liam.

Lo trovai nello spogliatoio dei maschi insieme a Theo.

Ovviamente avevano fatto a botte, come sempre.
I soliti due stupidi.

T/n:volete smettere di appiccare incendi?
L,T:scusa.
T/n:sarà meglio, ora uscite.

Li portai fuori dalla scuola e li feci sedere su una panchina.

T/n:adesso mi dite cosa avete fatto, di tanto bello da arrivare ad appiccare un incendio.
Sentiamo.
L:ha iniziato lui.
T:veramente no.
L:invece si.
T:sicuro?

Vidi Theo dare un pugno a Liam.
T/n:basta voi due.
Mi avete stufato.
L,T:scusa..
T/n:ma non vi stancate a vicenda?!
L:in realtà no.

Li fulminai con lo sguardo.
Veramente a volte non li capivo.
Fanno sempre così, sono insopportabili, ma in realtà lo so che si amano.

In realtà lo sanno tutti che sono fatti l'uno per l'altro, ma sono troppo stupidi per ammetterlo.

Tornammo dentro e seguimmo il testo delle lezione, noiose come ogni santo giorno, in questa vecchia e deprimente scuola.

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/One shot|TEEN WOLF/
THIAM

One shot| TEEN WOLFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora