Oro fuso nella tenebra

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Mi sveglio ogni mattina cercando il tuo corpo caldo dall'altra parte del letto, ma come tutte le mattine il tuo posto è freddo.
Apro un occhio e controllo la sveglia sul comodino, le lancette colorate segnano le 9:40.
Mi giro ancora un po' tra le lenzuola del nostro letto, che odorano di noi e del nostro amore.
Alla fine mi costringo ad alzarmi, rifaccio il letto scomposto dalla passione della notte appena passata e mi dirigo in bagno.
Una volta lavato e vestito, entro nella nostra cucina, e con un sorriso noto che, come fai sempre quando torno da qualche missione speciale, mi hai preparato la colazione; di fatti sul tavolo, coperto con una campana di vetro, vi è un piatto con delle fette di pane tostato con la crema di nocciole e alcune con la marmellata di fragole, la mia preferita.
Il mio sorriso si amplia, penso a te che velocemente fai colazione e prepari quella per me, prima di uscire frettolosamente da casa.
Apro il frigo, per prendere il mio succo d'arancia e mi sorprende vedere sulla brocca un tuo post-it azzurro.
Lo stacco dolcemente poggiando la brocca sul tavolo e leggo le poche righe scritte nella tua calligrafia elegante e raffinata, così diversa dalla mia sempre disordinata e scomposta.

"Ben svegliato! Spero che la colazione sia di tuo gradimento. Ti aspetto in ufficio. Un bacio Roy"

Con un sorriso, ora ebete, mi accingo a consumare la mia colazione.

10:30, questa è l'ora segnata dal mio orologio d'argento, segno del mio essere alchimista di stato, quando entro nel tuo ufficio, mio generale.
“Hey.”mi accogli sorridendo.
Siamo soli, il resto della squadra è impegnata, anche di Hawkeye non c'è traccia.
Vengo da te e salutarti come si deve, senza che nessuno possa  interromperci, stiamo insieme da un anno, da quando sono riuscito a strappare il corpo di Al da quella bastarda della Verità, e finalmente compiuto il mio compito e ripagato il mio errore ho deciso di concedermi la possibilità di essere davvero felice con la persona della quale sono innamorato.
“Ciao.” rispondo di rimando, avvicinandomi ulteriormente a te.
Ti guardo, nel tuo cielo nero.
Occhi negli occhi fino a che non sono a meno di un palmo dal tuo viso.
Il mio oro fuso nella tua tenebra più profonda.
Socchiudi le palpebre, e di riflesso lo faccio anch'io.
Le nostre labbra finalmente si incontrano, ed è come se fossero fatte per questo sin da secoli lontani.
Ci sfioriamo, le tue labbra sottili ed esperte nel viziare le mie, la tua bocca si schiude sulla mia, lambendola sensualmente con la tua lingua, poi giocando con i denti bianchi tiri leggermente il mio labbro inferiore, prendendolo poi tra le labbra e succhiandolo nel tuo antro caldo.
Quando decidi che ormai il mio labbro è abbastanza gonfio e rosso lo liberi, ma solo per permettere alle nostre bramose lingue di incontrarsi, accarezzarsi, coccolarsi, ancora e ancora; lente e sensuali, ogni volta come la prima.
Ormai a corto d'aria, rompiamo il nostro bacio.
Mi stacco da te, ma solo di qualche centimetro, apro i miei occhi oro e li specchio nei tuoi petrolio.
Sono liquidi di desiderio, e le pupille quasi non si vedono in quel mare nero, ma so che sono leggermente dilatate per via di questo nostro contatto.
“Dormito bene?” domandi soffiandomi sulle labbra umide.
Non mi dai tempo di rispondere, che sì quelle poche ore di sonno che ho fatto sono state tranquille perché sapevo che tu eri accanto a me, ma mi ribaci, sta volta però è solo un leggero contatto, labbra su labbra.
Mi sposto da te, siamo negli uffici e non possiamo permetterci che ci scoprano, c'è ancora troppo in ballo, anche se il nuovo comandante dell’esercito, Gruman, ti adora e sicuramente ti nominerà come suo successore non è il caso di creare scandali.
Mi siedo di fronte a te, dall'altro lato della scrivania, e ti guardo mentre tu riprendi a leggere i documenti.
Mi chiedo perché hai sempre fogli da leggere e firmare, e mi incanto a guardare le tue mani.
Amo le tue mani! Precise nel sistemare quei fogli, micidiali sul campo di battaglia, capaci di scatenare ardenti fuochi in tutti i sensi possibili, e con me gentili e maliziose, amorevoli e sensuali, sempre.
Passiamo le ore in silenzio mentre tu lavori e io ti guardo elencando nella mia mente tutto ciò che ho scoperto e imparato ad amare di te, ma è un elenco troppo lungo, non ci basterebbe una vita per elencare ogni piccolo particolare che adoro di te, e dire che amo tutto di te, che amo te mi sembra sempre troppo poco.
Tu, di tanto in tanto alzi quegli occhi magnetici su di me e sorridi appena.

“Ti amo.” mi sfugge dalle labbra, leggero, morbido, naturale come l'alchimia, basilare come respirare.
Vero, puro e limpido come il sentimento che voglio condividere.
Scoppio in una risata allegra e cristallina.
“Ti amo.” ripeto, il tono più alto, fermo, consapevole.
I tuoi occhi neri ancora fissi su di me, adesso caldi e profondi come l'inferno.
Sorridi aperto e pieno d'amore.
“Ti amo.” mi rispondi, quando il mio riso si affievolisce, lo dici con un tono dolce e familiare,  come se fossi abituato a dirlo, come se non avessi fatto altro per tutta la vita.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 19, 2021 ⏰

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