X - Non ho fame

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Se ti do la mia vita
in mano
giura che poi tu me la tratti bene.




Il mese di ottobre, in particolar modo le ultime due settimane, erano molto impegnative dal punto di vista scolastico

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Il mese di ottobre, in particolar modo le ultime due settimane, erano molto impegnative dal punto di vista scolastico. In vista delle prime verifiche del semestre Beth e Veronica avevano deciso di passare tutto il pomeriggio insieme a studiare. Appena uscite da scuola, infatti, avevano salutato Kyle - impegnato con gli allenamenti della squadra di basket - e senza perdere altro tempo si erano dirette al Rumours.

Albert le aveva salutate con il suo miglior sorriso mentre si accomodavano al piano superiore, preferendo la zona bar moderno con grandi vetrate che affacciavano su New York, alla luce fioca del pub al piano terra.

Beth fu la prima ad aprire il pesante libro di letteratura inglese che si portava nello zaino da quella mattina. Riprese la pagina che quella mattina il professor Scott aveva spiegato. Veronica si sporse nella sua direzione per adocchiare il numero stampato sul fondo della pagina, e subito dopo sfogliò il suo libro fino ad arrivare al capitolo della letteratura del settecento.

Non le piaceva per niente, le dava la noia e nonostante tutti i tentativi del professore, lei proprio non riusciva a concentrarsi come doveva. Era più portata per le materie scientifiche come la matematica o la biologia. A differenza di Beth che invece alla sola vista di numeri, espressioni algebriche ed equazioni, si sentiva male. Per fortuna c'era Dimitri che l'aiutava sempre in quelle cose. Per lui, invece, era rilassante fare matematica, Beth poteva addirittura ammettere di veder nascere un debole sorriso sulle sue labbra alla vista di tutti quei calcoli ben riusciti.

«Su cosa sarà la verifica quindi?» borbottò Veronica mentre alzava un braccio verso l'alto per attirare l'attenzione di un cameriere che si aggirava lì intorno.

«Te l'ho detto già...» Beth cominciò a sottolineare con l'evidenziatore di un colore pastello le frasi più importanti del primo paragrafo «La letteratura del seicento e del settecento»

«Duecento anni di romanzi depressi e poesie pessimiste»

«Che esagerata»

Veronica fece una smorfia di disgusto al solo leggere la prima riga di quello che avrebbe dovuto studiare per il test.

«Cosa vi porto ragazze?»

«Allora per me due tramezzini con prosciutto e maionese, una porzione di patatine fritte ed anche un paio di biscotti con la crema» disse Veronica tutto d'un fiato, con l'acquolina che aumentava ogni minuto di più.

Beth la guardò con un sopracciglio alzato ed un'espressione divertita stampata in volto, le stava ripetendo da tre quarti d'oro di avere fame, ma non immaginava così tanto.

«Tu che prendi Beth?» il cameriere alzò lo sguardo dal taccuino e si rivolse direttamente alla dolce ragazza dai capelli biondi.

«Solo un caffè, grazie» gli sorrise e gli porse il menù che non aveva neanche sfogliato.

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