"Dimmi che mi hai amato."

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n.b/ La storia non è mia, io la sto solo riportando su wattpad. L'autrice originale è haaveillax.

Questa storia la dedico a tutte voi, perché adesso siete qua e state leggendo, non c'è nulla che potrebbe rendermi più felice. 

Buona lettura, girls!

Il respiro pesante di chi ha urlato troppo, le guance rosse di rabbia, il cuore che batte frenetico e gli occhi a guardarsi inferociti; se chiudo e calmo il battito incessante del mio cuore posso sentire ancora le nostre urla rimbombare.

Mi reggo al lavabo, stringendolo con tale forza da far sbiancare le nocche, come per paura di crollare da un momento all'altro a terra. 

Ti rivolgo la schiena, consapevole che tu sei lì con la tua solita espressione di indifferenza sul viso che mi guardi e forse aspetti una mia crisi nervosa. 

Cerco di stabilizzare il respiro, alzo lo sguardo allo specchio ed incontro il tuo che mi scruta e mi spoglia di ogni indumento, rendendomi nudo ai tuoi occhi; se sposto lo sguardo posso ancora vedere la fede che ho gettato ai tuoi piedi poco fa. 

Fa male. 

Tutto questo fa male eppure, non posso fare a meno di chiedermi come ci siamo ridotti così, Louis. 

Ma forse, facendo un passo nel passato, posso rendermi conto che tutto ciò c'è sempre stato ma che io, troppo accecato d'amore, non me ne sono mai reso conto oppure che non ho mai voluto realmente farlo.

«Tu non mi ami» affermo in un sussurro tremante.

Dimmi che sto sbagliando.

Per favore.

Lui si limita a guardarmi con quei suoi occhi grandi e azzurri che non lasciano trasparire alcuna emozione; non parli ma, nonostante ciò, io ho capito.

Nessuna domanda, nessun dubbio ed è come se dopo tanto tempo, passato rinchiuso in una bolla di castelli di carta fatti in aria, ora fosse tutto crollato senza lasciare nemmeno resti. 

«Tu non mi hai mai... — amato, avrei voluto dire ma le parole mi muoiono in gola e prendo a tremare come una foglia — Il tuo è sempre stato affetto. Niente di più».

 È in un attimo, un piccolo lasso di tempo: Louis si irrigidisce sul posto ed abbandona la sua espressione da menefreghista, abbassando lo sguardo sulla fede gettata a terra come se in quel momento fosse diventata l'attrazione più bella di questo mondo. 

«Guardami, Louis. Guardami negli occhi e dimmelo. Dimmi che non è vero, che mi sto sbagliando, che mi ami e che fra poco tutto ritornerà normale, mi bacerai e questa situazione finirà. — lo supplico, osservando dallo specchio come lui non si smuove di un centimetro. 

Come se non mi avesse nemmeno sentito, e allora rinuncio a mantenere la calma, andando su tutte le furie — Dannazione, ti ho detto di guardarmi! 

Sono andato contro i miei genitori, i miei amici, contro tutti per te. 

Tu non hai mai fatto un cazzo per me! Louis ti prego, per una fottuta volta dimmi la verità» gli urlo contro girandomi di scatto e guardandolo direttamente questa volta. 

Stremato, stanco sono gli unici aggettivi per descrivermi in questo momento.

Passano un paio di minuti in cui Louis riporta lo sguardo su di me. 

Ed i suoi occhi, che fino ad allora non hanno lasciato trasparire nessuna emozione, si lasciano sfuggire un guizzo traditore. 

Torno a respirare, rendendomi conto solo in quel momento di aver trattenuto il respiro.

Ho capito la situazione ma, non riesco, non voglio crederci. 

Vorrei che ora Louis scoppiasse a ridere ed iniziasse ad urlare che è tutto uno scherzo o che almeno smentisca tutto ciò, che dica che mi ama ma, sembra essersi chiuso in uno strano e frustante mutismo tanto che mi viene voglia di afferrarlo per le spalle e scuoterlo, supplicandogli di parlare perché sto seriamente per impazzire.

«Mi dispiace Harry, mi dispiace davvero. Io- io non volevo farti soffrire lasciandoti e mi sono convinto che forse un giorno io sarei riuscito ad amarti...» esclami con voce roca Louis, recuperando l'indifferenza abbandonata.

«Tu... Cosa?» chiedo in un sussurro, incredulo come mai lo ero stato.

«Non ti ho mai amato... In quel modo, mi dispiace. Non ti amo nemmeno ora».

E allora crollo definitivamente, cadendo miseramente a terra e guardandolo dal basso con bocca leggermente spalancata come se non credessi che la persona che ho sposato sia quella che ora mi è davanti e che sta dicendo che non mi ama.

«Tu non mi hai mai amato. — inizio a ripetere come un mantra; come per certificarmi che quelle parole fossero realmente vere. — Io ti ho dato ogni singola fibra di me Louis, non ho lasciato nulla per me. Mi sono donato a te pensando che tu mi amassi, ti ho conoscere un me che nemmeno io credevo potesse esistere e... Davvero mi hai fatto questo? Mi hai umiliato davvero in questo modo?» 

dico con voce flebile trattenendo le le lacrime, mentre pronuncio quelle parole dolorose ma così dannatamente vere da spezzarti in due.

«Mi dispiace» sussurri ed incapace di continuare a sostenere quel peso fuggi via, da me e dal mio amore.

Mi lasci così: nel bagno di quella che era casa nostra, con i cocci di un cuore distrutto da raccogliere. Inizio a sentirmi così maledettamente stupido e realizzo che dopo tutti questi anni non io non sono mai stato abbastanza per te. 

Mai stato abbastanza per renderti felice, per poter ricevere un tuo vero sorriso, mai stato abbastanza per farmi amare.

Ti prego Louis ho bisogno di te, di abbracciarti, fare l'amore e baciarti finché non ci manca il fiato.

Dove sei Louis?


No, I Just Wanna Hold You × Larry.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora