Inaspettatamente, quando stavamo per sederci sul prato, sentimmo discutere qualcuno.
Io ed Eren ci guardammo negli occhi senza dire nulla e, subito dopo, entrammo di nuovo detro casa di Pinku.
Levi: "Cosa sta succedendo?"
Nessuno rispose.
Guardandomi intorno, notai che Hanji ed Erwin mancavano.
Levi: "Ditemi dove sono"
Pinku: "Non lo sappiamo"
Levi: "Come fate a non saperlo?"
Hisui: "Sono usciti"
Eren: "Forse..."
Eren: "Levi, vieni con me"
Eren mi prese per il polso, iniziando a correre.
Levi: "Dove stiamo andando?"
Eren: "Credo di aver capito cosa sta succedendo"
Levi: "Eren, io non-"
Eren: "Capirai presto"
Ad un tratto, Eren si fermò.
Levi: "Dove siamo?"
Eren: "Alla stazione"
Entrambi avevamo il fiatone, quindi ci sedemmo mentre aspettavamo che l'autobus arrivasse.
Entrammo dentro. Non c'era nessuno.
L'autista aspettò per qualche secondo e poi partì.
Levi: "Non dirmi che..."
Eren: "Si"
Stavamo andando a casa mia e avevo un brutto presentimento.
Io ed Eren, subito dopo essere scesi dell'autobus, salimmo le scale del palazzo.
La porta del mio appartamento era distrutta.
C'era un'ascia per terra.Levi: "Eren..."
Eren: "Credo che non accadrà nulla di buono. Quindi preparati al peggio, Levi.
Sappi che io sarò sempre dalla tua parte"Avevo paura. Paura di ciò che stava per succedere, paura dei miei pensieri e di quello che avevo intenzione di fare.
Levi: "Anche se uccidessi... Hanj?"
Eren: "Se ho detto sempre, è sempre"
Lo abbracciai, cercando di trattenere le lacrime.
Mi abbassai, entrando nel mio appartamento dal buco della porta.
Di certo non era per niente piccolo, quindi fu facile.Eren fece lo stesso e, subito dopo, ci guardammo come eravamo soliti fare.
Facemmo un passo, poi due, tre...
Ci stavamo avvicinando sempre di più alla stanza da dove provenivano le urla: la cucina.Hanji: "PREFERISCI DAVVERO LUI A ME?"
Erwin: "Hanji, devi calmarti"
Hanji: "CALMARMI? E COME FACCIO A CALMARMI?"
Erwin: "..."
Hanji: "NEMMENO UNA PAROLA ESCE DALLA TUA STUPIDA BOCCA? PROPRIO NULLA? NON ERI TU QUELLO CHE DICEVA DI AMARMI?"
Erwin continuò a rimanere in silenzio, invece quello che rispose ad Hanji fui io.
Levi: "Potresti spiegarmi cosa c'è che non va in te, Hanji?"
Hanji: "CHE CAZZO CI FAI TU QUA?"
Levi: "Beh, se non lo avessi ancora notato, questa è casa mia"
Hanji: "TI HO CERCATO DAPPERTUTTO, MA A QUANTO PARE SEI STATO TU A VENIRE DA ME"
Levi: "È stato Eren a pensare che tu ed Erwin foste qui. Per fortuna aveva ragione"
Hanji: "PER FORTUNA?"
Levi: "Adesso finalmente posso farlo. Dopo averci pensato così a lungo, dopo tanta sofferenza, gelosia e altre mille cose... ora sei qui davanti a me. Nessuno potrà fermarmi"
Hanji: "DI CHE PARLI? SPIEGAMI, AVANTI"
Levi: "Non serve, perché lo scoprirai molto presto"
Levi: "Eren, è il momento"
Avevo spiegato ad Eren ciò che avrebbe dovuto fare poco prima e nessuno ci aveva sentiti.
Si sarebbe dovuto avvicinare al cassetto contenente i coltelli e poi fare ciò che gli avrei detto successivamente.Lui era d'accordo, era un complice.
Non volevo coinvolgerlo, ma da solo non sarei mai riuscito a fare ogni cosa che avevo programmato.Eren mi lanciò il coltello ed io lo presi al volo.
Levi: "Adesso iniziamo a giocare sul serio. E sapete a cosa? Al gioco che si chiama vita"
Feci una risata sadica, poi spensi le luci.
Ci spostammo nella stanza dove era iniziato tutto: il salone.
Eren tappò la bocca ad Hanji con una benda, per impedirle di urlare.
Io legai Erwin con una corda e lo feci sedere per terra non molto distante da noi, in modo che potesse assistere a ciò che stava per accadere.Era tutto così folle ma, alla fine, lo stavo facendo per davvero.
I CRICETI SONO BUONI
L'immagine come al solito non c'entra nulla, ma...
si.
questo capitolo forse è il più lungo di tutti lol
probabilmente ne scriverò un altro stasera :)
non l'ho continuato perché appunto poi diventa troppo lungo :/
dettagli
i criceti sono buoni.
addio
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| Dove tutto ebbe inizio | Ereri - Eruri |
Fiksi PenggemarErwin × Levi Eren × Levi Dove tutto ebbe inizio. É proprio qui che Erwin e Levi si incontreranno di nuovo, dopo molti anni. E sarà proprio in quel momento che Levi dovrà fare una scelta, che probabilmente cambierà la sua vita per sempre.