19.~Sensazioni~

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"Non sono quello che credi... Stammi lontano se tieni a te stessa" commentò abbassando la voce e addolcendo il contatto.

YU RHEA

"Io non ti conosco... Ma so che non sei una cattiva persona Namjoon" marcò il tono sul suo nome.

Sapeva che averle confessato il nome era un passo avanti, sapeva che averle rivelato la sua identità era uno spiraglio per il suo cuore. Rhea sapeva, percepiva quanto tutto questo fosse frustrante per lui. Probabilmente le sensazioni non era nuove sole per lei, anche lui era estraneo a quelle emozioni potenti e spaventose allo stesso tempo. Le mani forti di lui lasciarono i suoi polsi, sentì l'ammorbidirsi dell'aria circostante. Istintivamente alzò le mani avvicinandosi al suo viso. Il contatto con le guance di Rm creò un piccolo brivido che percorse il corpo di lei scaricandosi poi su di lui, sentì i lineamenti rilassarsi e un piccolo movimento da parte della sua testa, si accoccolò fra le sue mani.

"Io.." cominciò a sussurrare il ragazzo.

"Va tutto bene..." interruppe lei "Non voglio sapere" continuò sfiorando delicatamente i lineamenti di lui "Tutto al suo tempo" sorrise inebriando i suoi sensi di quel miele paradisiaco.

"Odio il mio nome" esordì lui dopo qualche minuto da qui tocchi leggeri.

Avvertì un calore persuadere la vita e una leggera pressione che l'invitò ad incamminarsi verso il divano. Le braccia muscolose di quel ragazzo stavano incollate al corpo di lei, fino al momento in cui si accomodarono, lui incrociò le gambe e portò il corpo completamente rivolto verso di lei. Lo sbuffo che arrivò nel viso di lei le fece capire che anche lei sarebbe dovuta sedersi così. Portò le esili gambe sopra il morbido cuscino, voltandosi verso il centro e percependo la figura di Namjoon davanti a lei. Alzò il viso nella sua direzione lasciando spazio al suo viso, facendosi osservare e studiare dagli occhi di lui. Poi un sospiro.

"Amavo i colori, i libri, il sole, l'estate e tutto ciò che poteva rendere il mondo completamente bello" annunciò lui "Avevo sedici anni quando tutto cambiò".

Rhea stava attenta e ascoltava alla perfezione ogni inclinatura e sensazione che la voce di Namjoon esprimesse. Voleva sapere, era curiosa e conoscere lui era il suo desiderio. Voleva sapere tutto di lui, dal colore preferito al suo scheletro nell'armadio e lei avrebbe fatto lo stesso. Non doveva essere un obbligo, un dovere ma solo una cosa naturale, voleva che lui si fidasse che si aprisse e che raccontasse ogni sua sensazione. 

"Non voglio che tu lo faccia sentendoti obbligato o in dovere" precisò dando vita ai suoi pensieri, la ragazza.

"Nessun obbligo" rispose fermamente lui "Era una giornata come le altre, io e mamma eravamo in cucina e papà era appena rientrato da lavoro... Lui voleva a tutti i costi obbligarmi a seguire i suoi passi, prendere ed ereditare la sua impresa ma..." sospirò, e un leggero sfregarsi fu percettibile alle orecchie di Rhea, segno che il nervosismo avesse preso il sopravvento "Quella sera fu più aggressivo, più insistente e crudele... Mi diede del fallito, del peso morto di una persona che non avrebbe avuto nulla nella vita se non avesse seguito le orme del grande Kim" la voce si indurì, cominciò ad essere scura e quasi spaventosa "Ero esaurito... Lo affrontai sfidandolo e cercando la vera e propria rissa ma" si spezzò quel suono incrinato, ammazzando il cuore di lei.

Si sporse verso la figura del ragazzo, posando a tentoni le mani fredde sui polpacci di lui, strinse la presa sapendo che lui avrebbe capito. Ormai sapeva ed intuiva le sue reazioni, i suoi gesti, lui la conosceva più di quanto lei conoscesse se stessa. Sentì il calore delle mani di lui circondarla e portandosi le mani sul viso, Rm baciò il dorso per poi cominciare a disegnare cerchi invisibili. Quel contatto, quel gesto inaspettato e dolce le fece abbassare il viso, ormai, rosso dall'imbarazzo. Lui sorrise e la invitò ad alzare la testa per riuscire a guardarla.

Teach Me ~ K.NamjoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora