Capitolo 31

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Sono tornata a casa da una buona mezz'ora. Di Zaccaria nessuna traccia, ma spero sia con Mohamed.

Sami non era in casa, ma era andato a cena con la sua ex ragazza. Ha deciso di riprovarci e sono felicissima per lui. Merita di essere felice quel ragazzo.

Il suono del mio cellulare attirò la mia attenzione, vedendo fosse un messaggio da parte di Anas.

messaggio da Anas:
ho visto che sei da sola, successo qualcosa?

messaggio a Anas:
nulla che non si possa risolvere, tranquillo. Ti va di parlare un po'?.

messaggio da Anas:
vai in balcone.

Feci esattamente come mi disse, per poi vedere il mio amico. Eravamo ad esattamente un balcone di distanza, quindi potevamo parlare liberamente.

"Ci siamo fatte belle stasera eh?." mi chiese, ridendo, contagiando anche me. "Andiamo dimmi, che è successo."

Presi una sedia e mi sedetti, prendendo una sigaretta dal mio pacchetto.

"Zaccaria mi ha chiesto di sposarlo." dissi, accendendomi la sigaretta.

Non riuscii a decifrare l'espressione di Anas.

"Eh beh? Non sei felice?." mi chiese.

"Ovvio, ma non mi ha dato il tempo di rispondergli che ha frainteso tutto." dissi, facendo aderire la mia schiena allo schienale della sedia.

"Lo sai che non è colpa tua vero?." mi chiese. "Non è colpa tua se ha frainteso, avrebbe potuto ascoltarti."

"Si ma sembrava che gli stessi per dire di no! Anch'io avrei preso e me ne sarei andata." dissi al mio amico, il quale scosse la testa.

"Ti stai prendendo colpe che non sono tue Marika." disse. "Non è colpa tua se lui ora è chissà dove, semplicemente perché non ha voluto ascoltarti."

Lo fissai solamente, non capendo a pieno che cosa volesse dirmi.

"Nel senso." disse, cercando di spiegarmi il suo ragionamento. "Perché ti devi addossare la colpa che lui è scappato da te? Poteva restare lì ad ascoltarti e a quest'ora sareste probabilmente già a procreare." disse, facendomi ridere leggermente per l'ultima parte.

"Zaccaria è una persona impulsiva e non sempre è un pregio, sopratutto in una relazione." concluse, portandosi le braccia al petto.

Rimasi ferma, ad osservare il mio amico. Un pizzico di verità c'erano nelle sue parole, ma Zaccaria non era più in sé.

La paura di un mio rifiuto si era impossessata di lui, come se lo inghiottisse.

"Io vado a dormire." disse, aprendo la finestra di camera sua. "Non aspettarlo sveglia, andrà da Simba probabilmente, sai com'è fatto."

Annuii, mandandogli un bacio volante, per poi tornare dentro.

Mi struccai e misi il pigiama, per poi addormentarmi.

Ma non era lo stesso, senza lui al mio fianco.

𝗣𝗲𝗿 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora