«Draco sono stanca.» sbottò Hermione riposato la bacchetta sulla scrivania della stanza delle necessità. Da quando Draco era stato avvisato di tutti i piani e di quanto imminente fosse la guerra non lasciava trascorrere un solo giorno senza addestrare Hermione, rivelandole tutti i minimi dettagli e debolezze di ognuno dei mangiamorte che aveva conosciuto in quei mesi, e la interrogava per ore per essere sicuro che ricordasse tutto. Hermione aveva notato che Draco iniziava a soffrire d'ansia ogni volta che sbagliava anche un minimo particolare, così aveva sempre cercato di accontentarlo e di fare come lui diceva dato che sapeva anche lei che tutto quello era per il suo bene, ma quel mercoledì sera non riusciva più nemmeno a stare in piedi. Mentre i ragazzi vivevano l'oppressione di dover dormire sempre con un occhio aperto per controllare che nessuno li uccidesse mentre dormivano, i professori avevano adottato una tattica molto particolare per cercare di farli distrarre, stavano provando a riempirli di compiti per deviare ogni loro conversazione. Dal mondo magico non arrivavano notizie confortanti e per un breve periodo si vociferava che c'era la volontà di chiudere completamente le comunicazioni dei ragazzi con l'esterno, ma era impossibile. Sarebbe diventata una prigione.
«Siamo indietro con la scaletta, non puoi arrenderti adesso.» commentò lui. Anche dalla voce si poteva capire che era stanco, oltretutto Draco ogni mattina si incontrava con il professor Piton, per le loro lezioni. I suoi occhi si tenevano aperti a malapena e quando si sedette sul divano accanto ad Hermione tirò un profondo respiro di sollievo. Hermione prontamente gli si avvicinò e posò il capo sulla sua spalla approfittando anche di quel semplice momento di pausa per stargli vicino. Aveva imparato bene a memoria ogni minimo dettaglio del suo viso e del suo corpo, consapevole che prima o poi non lo avrebbe visto per molto tempo. Nemmeno un oblivion le avrebbe fatto scordare di lui, era qualcosa di così profondo tra i due che la terrorizzava, perché sapeva di non riuscire a stare senza di lui.
Draco spesso pensava a come sarebbe stata la sua vita senza di lei, a come sarebbe riuscito ad affrontare tutto quello che gli veniva posto davanti senza la consapevolezza che qualcuno – oltre lui – capiva che tutto ciò che stava facendo era per un bene superiore. Piton e Silente erano bravi nelle parole, erano riuscito a convincerlo ma sapeva che se non avesse avuto anche Hermione al suo fianco probabilmente non lo avrebbe fatto. Spesso si domandava anche se, nel caso in cui si fosse trovato completamente solo, avrebbe avuto il coraggio di superare la balaustra della torre d'astronomia come spesso aveva pensato in passato. «Di solito sono io quella che dice che dobbiamo studiare, o sbaglio?» chiese Hermione risvegliandolo dai suoi pensieri. Le posò una mano tra i capelli e le accarezzò quei ricci ribelli, spostandole il fermaglio con cui cercava di domarli.
«Nell'ultimo periodo sono io a dirlo più spesso.» rispose lui, ed era vero. Una parte di Hermione era stanca di stare lì su quei libri, a scrivere ricerche che li portavano a niente o poco. In quel momento per lei era tutta una farsa, perché sapeva bene a cosa dovessero andare incontro. C'era la guerra lì fuori da quelle mura e nessuno li stava preparando per combattere. E mentre Hermione pensava a quello che c'era al di fuori del castello, Draco guardava la mano sinistra della sua ragazza priva di qualsiasi anello. Nei mesi precedenti quando era stato costretto a stare al Manor aveva scavato nella sua camera ed aveva ritrovato l'anello di famiglia, quello che avrebbe dovuto mettere alla mano della sua donna. In un primo momento aveva subito pensato di darlo d Hermione, infatti lo aveva infilato nella valigia, ma da qualche giorno ormai pensava a cosa ne sarebbe poi stato di loro. Draco non era sicuro di sopravvivere alla guerra, quello che doveva fare e voleva fare era pericoloso. Prendere in giro il Signore Oscuro, giocare al suo lato mentre informava gli altri per porre fine a quella guerra era qualcosa che non aveva mai sentito fare prima. Stava mettendo a rischio la sua vita per salvare tutti gli altri e non sapeva né se ne valesse la pena né se qualcuno poi avrebbe apprezzato. Draco almeno sperava di salvare Hermione da tutto.
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Venere e Marte; Dramione.
FanfictionIl quinto anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts comincia come di consueto il 1° settembre. Mentre nel mondo magico nasce la paura per l'imminente guerra tra Voldemort ed Harry Potter, un altro incontro oscuro nasce tra i corridoi nasco...