Veronica
Sono passati 3 giorni dall'ultima volta che ero con Edward. Il resto delle giornate le ho passate tornando a scuola, ho raccontato della mia esperienza lavorativa alle mie due amiche e ho scoperto di essere stata invitata al matrimonio della madre di Jessie che si terrà tra meno di un mese.«Oggi mi accompagnate a scegliere il vestito per mia madre? Vi prego non mandatemi da sola, mia madre ci metterà un eternità per scegliere un vestito!» Ci implora Jessie.
«E va bene, tanto devo iniziare a cercarne uno anch'io» Risponde Maddison.
Rimango in silenzio mentre ci avviamo alle macchinette della scuola.«Tu Vero? Vieni con noi?» Guardo Jessie.
«Oh, verrei volentieri solo che mi sono ricordata che oggi pomeriggio devo andare a casa di Ethan. Deve darmi ripetizioni di matematica» Le ragazze sbuffano allo stesso tempo. «D'accordo tranquilla, ci dirai tu quando puoi cercarne uno e se vorrai ti daremo una mano» Sorride Jessie. Ricambio e torniamo in classe.***
Sono abbastanza agitata. Sarà perché mi sto avviando verso casa Jones, il fatto che Ethan dovrà aiutarmi, passare del tempo insieme.
Ma sopratutto, ho paura di rivedere lui. Il solo sapere che posso trovarlo lì mi terrorizza.«Ehi Veronica! È sempre bello vederti»
Sorride il ragazzo quando apre la porta.
«Perdonami. La casa non è il massimo ma in questi giorni i miei non ci sono stati e gestirla da solo è un po' difficile...»«Oh non preoccuparti. Anzi, in contrario della mia questa è messa benissimo» Bene iniziamo già a dire cose che forse non dovrei dire.
Sento Ethan ridacchiare mentre si reca in cucina. «Vuoi qualcosa da mangiare?»
Faccio un no con la testa e lo ringrazio.
«Neanche un po' di coca cola? non so, birra?»
«Un po d'acqua penso mi possa bastare» Bene, inizierà già a pensare che sono una ragazza noiosa. Il ragazzo come flash mi porta il
bicchiere.Quando ci sediamo sul divano con davanti un cammino che da un'atmosfera bellissima, talmente bella che potrei addormentarmi, passiamo qualche minuti a parlare del più e del meno.
Ethan mi ha raccontato che, proprio come me, ama leggere. In particolare libri Fantasy e Thriller. Per di più ho anche scoperto che le piace molto scrivere e che sta scrivendo un romanzo suo.
«Ma che cazzo Ethan, sono due ore che ti sto chiamando, dove cazzo è lo shampoo?»
Rimango lì. Come una cretina. Imbambolata. Con la bava che mi scende dalla bocca e gli occhi fissi su un punto. Edward si presenta nel bel mezzo del salone con solo un asciugamano legato alla vita. I capelli sono bagnati e ha ancora le gocce di acqua sul petto.«Mi sembra di averlo lasciato lì nella vasca come sempre, o forse era finito e l'ho buttato, sinceramente non ricordo. Prendine un'altro nello sgabuzzino di papà, è pieno»
Risponde Ethan. Sembra un po' scocciato dalla presenza del fratello.«Mh, e lei? che cazzo ci fa qua?» Chiede quando nota la mia presenza. Quando mi guarda rimango pietrificata dai suoi occhi.
Ciao anche a te Edward.«È venuta perché devo aiutarla con matematica. Non penso che per te sia un problema no?» Si capisce. Ethan è irritato.
Ma Edward lo è molto di più.«Ma che, per me lo sai, puoi farle venire tutte, basta che poi cambi le coperte» Risponde Edward nascondendo un sorrisetto soddisfatto.
Per un attimo mi viene da guardare male Ethan. «Mh allora se non ti dispiace»
Edward alza le mani in segno di pace per poi tornarsene al piano di sopra.«Perdonalo, è un cretino» Si rivolge a me Ethan. «Lo so» Dico e il ragazzo ridacchia.
«Beh allora? Vogliamo iniziare a studiare?»
Annuisco posando sul tavolino il bicchiere d'acqua. Seguo Ethan fino camera sua.
«Perdona il disordine» Tra po la sua camera è più ordinata della mia. Se per lui questo è disordine allora la mia come dovrei definirla?
«Tieni tu puoi sederti qui» Non mi ero neanche accorta che mi stava offrendo la sedia della scrivania. «Allora da dove iniziamo?..».....
«Giusto! Dai come prima lezione di matematica non stai andando malissimo eh»
Si prende gioco di me Ethan.
Giocherello con la matita mentre ridacchio.
«Vuoi ripetere altro o...» Il suo tono di voce improvvisamente cambia diventando intenso. Quasi come se stesse provando a filtrare con me.«O?» Chiedo anch'io a bassa voce spostando lo sguardo sui suoi occhi.
«O...» Vedo il suo viso avvicinarsi al mio.
«Cosa stai cercando di dirmi Ethan?» Sussurro. Il ragazzo afferra il mio viso portando le sue labbra sulle mie. Il mio cuore perde alcuni battiti ma subito mi viene una visione.Le sue morbide labbra sulle mie. Le sue mani che mi scaldano le guance arrosate. I suoi occhi verdi intrecciati nei miei. Tutto questo mi fa solo immaginare lui. Quel ragazzo che non riesco più a togliermi dalla testa.
Ed è proprio questo il momento in cui ho capito di provare qualcosa di molto più forte di una cotta verso Edward. Non è una cotta qualunque. Lo sto immaginando mentre bacio un altro. Questo è molto di più di una cotta.«Ehm» Mi schiarisco subito la voce alzandomi dalla sedia. «Posso andare in bagno?»
Chiedo con la voce che trema.
Sto andando nel panico e devo trovare una soluzione al più presto.
«Oh, si, certo. Ma aspetta, va tutto bene?»
Annuisco con un falso sorriso.Corro nel bagno e quando chiudo la porta alle mie spalle rimango pietrificata.
«In casa mia si bussa prima di entrare» Edward è davanti a me mentre si infila dei pantaloni della tuta lasciando intravedere il petto scolpito.«Perdonami! io non pensavo che..»
Inizio a balbettare non sapendo cosa dire.
«Sisi inventatene un'altra. Tanto lo so che non riesci a starmi lontana» Ridacchia. Ma io rimango seria ripensando a quello che è successo poco fa col fratello.«Scusa, hai ragione avrei dovuto bussare»
Mi riprendo. Mi volto per aprire la porta pronta ad uscire quando il ragazzo mi afferra da dietro i fianchi facendomi ruotare verso di lui.«Ti senti bene?» Il suo viso è così vicino al mio che sono talmente concentrata su esso che non ricordo neanche più ciò che mi ha chiesto.
«Ehm, si. Certo, torno da Ethan, si chiederà che fine ho fatto» Apro la porta dietro di noi e in un batter d'occhio scappo via lasciandolo solo in quel bagno, con ancora i vetri appannati dal calore della doccia.«Ah dannazione!» Si tiene le mani nei capelli Ethan mentre io metto via i libri nello zaino.
Sono le 18:00 ma fuori è già buio.
«Mi odio. Sono uno stupido, perdonami»
Inizia a dire facendo su e giù per la stanza.
Decido di guardarlo e fermarmi da quello che stavo facendo.«Abbiamo entrambi sbagliato se è per questo. Ma non devi fartene una colpa. Hai fatto ciò che ti sentivi di fare in quel momento» Lo rassicuro portando le mani sulle sue spalle.
Il ragazzo abbassa lo sguardo. È ancora dispiaciuto, si capisce.«Ethan. Davvero, può capitare. Non tutti riescono a trattenere i propri sentimenti così a lungo. Qualche volta bisogna anche liberarsene. Se è per questo che lo hai fatto» Questa volta decide di guardarmi.
«Forse ho corso un po' troppo e non eri pronta, mi dispiace. Ma mi farò perdonare. Vedrai»
Aspetta, sta per caso dicendo che vuole uscire con me o avere una qualche specie di relazione con me? o comunque provarci?
«D'accordo, hai tutto il tempo»
Veronica ma cosa ti è passato per la testa?!
Le hai appena detto che vuoi frequentarlo.Ma Ethan è così carino. So che è il fratello di Edward, ma non tutti saranno uguali giusto?
Infondo vorrei tanto avere una vera relazione sana con un ragazzo e sento che con Ethan posso avere quella possibilità.
STAI LEGGENDO
Dᴜᴇ ᴘᴇʀғᴇᴛᴛɪ sᴄᴏɴᴏsᴄɪᴜᴛɪ ☾
Teen FictionVeronica è una ragazza che non ha mai avuto una vita semplice. Per via di sua madre e del suo lavoro si è ritrovata a dover cambiare quasi ogni anno il college, arrendendosi ormai nel trovare amicizie e un amore che le potesse stravolgere quella sua...