Capitolo 4

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Cazzo!!! E adesso che gli rispondo??

Mentre penso a cosa dire, Lorenzo vede una cosa che non avrebbe dovuto vedere: il sangue sulla sua felpa, che esce dal taglio fatto prima.

-Cos'è quello?-

-Quello cosa?- fingo io, ma lui non ci casca.

-Federica, non sono scemo, dimmi cos'è quello-

-È...un taglio-

-Come c'è finito qui, questo taglio?- sembra preoccupato, LA PRIMA VOLTA che lo vedo preoccupato.

-Me lo ha fatto quell'uomo che...- sussurro

-Cazzo!- esclama-Ti fa male?-

-No...- mento. Mi brucia tantissimo.

-Cazzo, potevi dirmelo prima, andiamo a casa mia-

-Casa tua? Scherzi, è troppo lontana.

In questo momento vedo mia madre andare in clinica in macchina, così realizzo che a casa non ci deve essere nessuno, così gli dico, se mai, di andare da me.

Il taglio mi fa sempre più male e perdo sempre più sangue, così faccio aprire la porta a Lorenzo.

-Oddio...- dico piano. Sto perdendo, pian piano, le forze e cado a terra.

-Fede, tranquilla- dice sollevandomi da terra e portandomi in braccio.

Sembra ancora strano che uno scemo come lui sia capace di preoccuparsi così tanto per una persona.

Dopo avermi presa in braccio mi porta sul mio letto, di sopra, intuendo quale possa essere camera mia.

Subito prende garza, dischetti di ovatta ed acqua ossigenata e medica la mia ferita.

Siede, poi, sul letto accanto a me.

-Và meglio?- mi chiede dolcemente.

Lo guardo. Solo ora mi accorgo di quanto sia fottutamente carino: capelli castani pieni di riccioli qua e la, occhi dello stesso colore e un viso bello, simpatico, tranquillizzante.

-Sì, credo...- dico sottovoce.

Poi mi accorgo che, ancora una volta, sono in reggiseno davanti a lui.

Ed  ecco che, finalmente, mi mostra uno dei suoi fantastici sorrisi. Ma non quelli che fa sempre dopo avermi fatto uno dei suoi soliti scherzi, no, un sorriso davvero felice.

A mia volta, anch'io sorrido.

Rimaniamo incantati per un po' , ognuno negli occhi dell'altro. Gli occhi possono dire più delle parole.

-Che c'è?- gli domando.

Lui sussurra:

-Se continui a stare con solo il reggiseno addosso non sarà difficile...-

Non continua la frase, ma io conosco il pezzo mancante.

Così distolgo subito lo sguardo da lui nella stanze, e mi alzo in piedi.

Apro l'armadio e prendo una maglietta a caso, che poi indosso.

-Scusa per averti sporcato la felpa...- sono mortificata.

-Scherzi?? Non è colpa tua!-

-E come mai sei così gentile, oggi?-

-Beh...non ti sei ancora vendicata...- sorride.

-Quando la finiremo do farci tutti questi scherzi?-

-Beh...se vuoi che la smetta...- e fa un altro sorrisetto malizioso. L'ennesimo.

-Voglio che tu sappia che non potrai mai sfiorarmi neanche con un dito!-

Detto questo, lui mi tocca un braccio, e io gli dò uno schiaffetto sulla mano dicendo:-Non si fa!-

Ricambia discorso.

-Senti...riguardo a prima...rispondi alla mia domanda: sei vergine?

Mi guarda con gli occhi imploranti, ma non so cosa violw che gli dica. Infondo, dovrò pure dargli una risposta, così mi decido e rispondo con la verità:

-Sì-

♥Believe to impossible♥[Favij/Lorenzo Ostuni]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora