"Scusa Kenma"
Per Kenma quella notte durò un'infinita, riuscì a dormire si o no 3 ore; era troppo agitato per la conversazione che avrebbe avuto poche ore dopo. Provò in tutti i modi ad addormentarsi, ma finiva sempre con il rigirarsi nel letto per dei minuti. Neanche immaginarsi un cielo stellato cambiò la situazione.
Non riusciva a non pensare a cosa dirgli una volta che si sarebbe trovato davanti a lui. Non sapeva come cominciare il discorso, come riferirgli cosa gli aveva detto il dottore...aveva anche timore della sua reazione. Perciò passo la maggior parte del tempo a pensare e ripensare hai mille modi in cui Kuro avrebbe potuto reagire.
Come di consuetudine, Mary, verso le 7, entrò nella stanza di Kenma con la colazione.
"Kenma sveg-"
Si fermò non appena lo vide seduto sulla sedia a rotelle, intento a guardare fuori dalla finestra.
Una domanda che le viene spontanea era: da quanto tempo era sveglio??
Ancora un po' stranita dal trovarlo così assorto nei propri pensieri, poggio il vassoio sopra il comodino e gli si avvicinò. Vedendo che non ebbe nessuna reazione quando lo richiamo, gli tocco più volte la spalla. Al che si risveglio improvvisamente da quel suo stato, si girò verso Mary e quello che la colpi immediatamente è il fatto che il suo volto non trasmetteva l'indifferenza di sempre, anzi si poteva notare tutta la sua preoccupazione e i dubbi che lo affliggevano.
"Ecco...ti ho portato la colazione."
Disse lei per cambiare argomento, anche se voleva sapere cosa lo stava preoccupando.
"Mh, grazie e scusa se non ti ho risposto prima."
"Stai tranquillo, fa nulla."
Prima di cominciare a mangiare Mary aiutò Kenma a spostarsi dalla sedia a rotelle sul letto.
Tutto sembrava normale all'apparenza.
Mary che parlava di qualsiasi cosa le venisse in mente e Kenma che come sempre ascoltava in silenzio, mentre mangiava. Però, Mary era tormentata dal desiderio di sapere cosa preoccupava Kenma così tanto da non farlo dormire, da non ascoltarla come era solito fare; ecco perché lo richiamo più volte per accertarsi che la stava ascoltando.
Dopo poco egli finì di mangiare e Mary, anche se dubbiosa di star facendo una cosa sbagliata, prese coraggio e glielo chiese direttamente.
"Kenma, se vuoi, puoi dirmi cosa ti preoccupa??"
Disse, mentre stava prendendo il vassoio vuoto che Kenma le allungo nella sua direzione.
Esitò per un momento, in cui abbassò per un attimo lo sguardo, per poi rialzarlo quasi subito.
"Scusa, preferisco non dirtelo."
Disse diretto.
"No, no tranquillo. In fondo sono delle tue cose personali non dovevo nemmeno chiederti di dirmelo."
I seguenti minuti erano passati in silenzio. In cui Mary una volta con il vassoio, ormai vuoto, in mano, cerco di sistemare la sedia a rotelle al suo posto ed poi se ne andò, ma prima di aprire la porta fu fermata da Kenma
"...Mary, posso chiederti un favore?"
"Certo"
Rispose lei con un sorriso in volto girandosi in sua direzione.
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La memoria perduta -KuroKen-
RomanceKenma Kozume un ragazzo di 16 anni, timido, calmo che non fa vedere nulla di ciò che prova. Un ragazzo che molti chiamerebbero asociale, per il fatto che sta sempre in compagnia della sua console, ma che in realtà non esprime mai una sua opinione pe...