una ragazza di nome Ryo ayisci inizia a frequentare la scuola superiore,agli occhi di tutti lei sembra una ragazza gentile e disponibile e anche molto sorridente quando sta con gli altri ma lei non sente nulla non prova nulla ma questo nessuno lo sa...
Sin da quando ero piccola io...vedevo tutti bambini giocare e sorridere e divertirsi io...non lo trovavo divertente e non sorridevo pensavo solo che forse non mi divertiva...ma...per quanto gli altri bambini si sforzassero ha farmi sorridere io non ci riuscivo. non ero triste, non ero felice, non ero divertita, non sentivo neanche lo stupore dentro del perché non riuscissi a sorridere, tutti gli altri bambini normali quanto si facevano male piangevano io se mi facevo male non piangevo... Ma allora cosa si prova?...che cosa devo provare?...chi devo essere?. Con il passare del tempo le persone si accorsero che ero starna, che non ero come tutti gli altri, Così smisi di essere quella che ero veramente e le emozioni arrivarono...ma per finita, sorridevo e facevo vedere che ero felice che piangevo che mi arrabbiavo...ma era tutto falso nel profondo del mio essere ero senza emozioni. ricevetti il conforto di mia madre mi raccontò che anche lei era così fino ad incontrare mio padre. mio padre non sembrava importagliene ma comunque cercava di rendermi felice di farmi piangere, di farmi provare qualcosa.
Chiesi a mia madre perché faceva così e mi disse che anche suo padre...mio nonno cercava in tutti i modi di volere una bambina normale, ci furono vari litigi tra mia madre e mio padre... varie visite da psicologi ,medici, psichiatri specializzati ...ma ero stufa, d'altronde tutti mi dimostravano che non potevo cambiare, non c'è cura, così un giorno andai da mio padre con il sorriso più grande del mondo e li feci credere che la sua bambina era normale, ma infondo credo che mio padre sapeva che non ero così e con il tempo se ne rese conto
Mia madre cercava in tutti i modi di sostenermi e di rassicurarmi mi disse che anche lei finse con suo padre per farlo felice, mio nonno si ubriacava spesso perché mia madre non riusciva a provare sentimenti e si comportava con atteggiamenti suicidi , litigava con mia nonna per questo, fino a che la sua famiglia iniziò a dividersi, mia nonna sosteneva a pieno mia madre perché lei era come sua figlia...mio nonno non accettava che la sua bambina non potesse essere felice...la portarono da diversi medici e psicologi, come me,ma senza risultato e così anche lei finse di essere normale e la sua famiglia iniziò a riunirsi e ad essere felice, anche se mio nonno sapeva che infondo fingeva anche lei, mi chiedo perché mia madre iniziò a fingere penso che lei provasse compassione per quel povero uomo. Anche se le mie emozioni false compensavano quello che ero mi sentivo incompleta Mi sente come se mi mancasse qualcosa. Quando ho compiuto undici anni mia madre mi rassicurò dicendomi che avrei anche io incontrato un ragazzo che mi renderà completa e mi farà provare le emozioni più belle del mondo, proprio com'è successo a lei con mio padre
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