Essenziale

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"Però con te è diverso. Dai hai capito, no?"

Quella frase continua a ronzare nella testa di Simone da quando Manuel l'ha pronunciata.

E no, non ha capito cosa significhi che con lui è diverso.

Ha anche provato a chiederglielo, ma quella sera Manuel non sembrava voler affrontare l'argomento. Poi la scoperta di un gemello che non ricordava di avere ha assorbito tutte le sue energie per giorni, e Simone non ha avuto proprio il tempo di riprendere il discorso.

Ma ora che è passato qualche giorno, ora che la storia di suo fratello è stata chiarita, le parole di Manuel hanno ripreso a bombardargli il cervello.

Con te è diverso.

Ma cosa è diverso? Simone non riesce a spiegarselo.

In parte capisce Manuel, sa che non è così facile ammettere di provare attrazione per qualcosa - qualcuno - quando vivi in un Paese che sembra considerare qualsiasi orientamento sessuale diverso dall'etero sbagliato. Ha attraversato quel processo prima di lui.

Ma sembra proprio che Manuel non lo voglia ammettere, che sia fermamente convinto di essere eterosessuale e che Simone sia solo una sorta di eccezione che conferma la regola.

E a Simone, per quanto costi ammetterlo, non importerebbe nemmeno di essere l'eccezione che conferma la regola. In fondo, a lui non interessa se Manuel sia bisessuale, gay o qualsiasi altro orientamento.

Vuole solo capire cosa sta accadendo tra loro.

Vuole solo capire in che modo le cose tra loro sono diverse e per quale motivo un ragazzo, che ha sempre dichiarato di essere l'eterosessualità fatta a persona, sia finito a pomiciare e a fare qualche frettoloso preliminare con lui.

Se Simone ripensa a quella sera, deve ammettere che tutto si sarebbe aspettato tranne di finire con la schiena appoggiata a un muro mentre Manuel infilava le mani nelle sue mutande. E ancora meno si aspettava che Manuel gli permettesse di ricambiare il favore.

Ma invece è proprio quello che è successo.

Non è stato niente di romantico. Anzi, a pensarci bene è stato veloce e incasinato, quasi squallido considerato il posto in cui è successo.

Eppure, ogni volta che Simone ci pensa sente lo stomaco fare una capriola esattamente come è successo quando Manuel l'ha baciato.

È chiaro che non può continuare così. Deve sapere cosa pensa Manuel di quella situazione, anche se lui non vuole parlare.

Gli ha lasciato tempo per riflettere su ciò che è successo tra loro, per scendere a patti con le conseguenze. Ma ora ha bisogno di sapere in che direzione stanno andando.

Quando arriva al garage di Manuel, Simone parcheggia la vespa e prende un respiro profondo.

Non gli interessa come andrà quella conversazione, ma non andrà via da quel garage senza delle risposte. Belle o brutte che siano.

Entra senza bussare, come se fosse casa sua - e in effetti un po' lo è - e cerca Manuel con lo sguardo.

Lo trova in fondo al garage, con uno straccio tra le mani mentre cerca di togliersi il grasso della moto dalle dita.

"Ehi" dice Simone.

"Ciao, Simò" dice Manuel. Poi si fa pensieroso e aggiunge: "Mi sono scordato che dovevamo vederci?"

Simone sorride e scuote la testa. "No, ero nei paraggi e sono passato."

Manuel lo fissa qualche secondo. Sa benissimo che Simone non è semplicemente capitato da quelle parti, ma non glielo fa notare.

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