"Nel cuore del mio cuore"
Qualcuno mi tolse la benda dagli occhi e per qualche frazione di secondo vidi tutto bianco, poi mi abituai alla luce circostante e riuscii a vedere cosa avevo intorno. Ero seduta su una sedia abbastanza scomoda, con le mani e i piedi legati, mi sentii come una fuorilegge. Davanti a me un tavolo di acciaio, e mi ritrovai accanto il grande omone vestito di nero. Era immobile, fissava il vuoto ed era molto inquietante, sembrava un robot controllato a distanza. Capii poco dopo che stavamo aspettando qualcuno, e sicuramente qualcuno di non molto gradevole. Le corde erano legate molto strette, mi facevano male i polsi e le caviglie.
"Senti, ragazzone, potresti allentare leggermente le corde con cui mi hai legato?" chiesi sapendo di non avere nessuna speranza, ma come dice mia madre, tentar non nuoce. L'uomo si voltò verso di me e con uno sguardo gelido si avvicinò.
"Ti legherò più stretta piuttosto." Affermò freddo."Ma queste persone hanno dei sentimenti?" pensai... ma che ne potevo sapere, magari erano davvero pilotati da qualcun altro contro la loro volontà. Per un secondo mi fece tenerezza quell'ammasso di muscoli, ma per un secondo soltanto, perché poi cominciò a stringere le funi per davvero.
Passò ancora qualche minuto di silenzio, prima che qualcuno aprisse la porta di fronte a noi. Entrò una donna ben vestita, elegante ma semplice allo stesso tempo, accompagnata da una specie di assistente che teneva dei fogli tra le braccia in modo disordinato.
"Signora Mason." Dissi con un tono della voce fin troppo stupido, dato che dovevo aspettarmelo. Era la madre di Sofia.
"Megan, cara..." si avvicinò e si sedette sulla sedia posta nel punto opposto alla mia, al di là del tavolo."Mi dispiace aver fatto tutta quella scena quando sei venuta a casa nostra, ma sai, è lavoro." Disse con tono divertito.
"Non è obbligata a farlo." ringhiai guardandola negli occhi.
"Tu dici?" fece una pausa.
"Sta rovinando la vita di centinaia di famiglie, e sta aiutando dei delinquenti a raggiungere i loro obiettivi." affermai.
"Senti ragazzina, il mondo degli adulti è molto più complicato di ciò che pensi. Bisogna cercare di sopravvivere, qualsiasi cosa comporti." Rispose scocciata.
"Non faccia questo grande errore, è ancora in tempo per andare alla polizia." Dissi speranzosa.
"No, tempo non ce n'è più per nessuno." Affermò alzandosi e sbattendo il dito sul tavolo sporgendosi verso di me.
"Datele il gas." Concluse, sistemandosi la giacca.
L'uomo accanto a me si spostò dietro la sedia e mi tenne immobile mentre l'assistente si avvicinava.
"Cara Megan, tu adesso mi farai diventare ricca." Mi rivolse un ultimo sguardo e poi scomparì dietro la porta d'entrata bianca panna.
L'assistente mi appoggiò un aggeggio al naso e alla bocca da cui fuoriusciva un gas celeste. Tempo qualche secondo, e la ragazza davanti a me diventò sfocata ai miei occhi e poi come al solito il buio."Ed eccoci qui." Affermò James. Tutto intorno c'era campagna, il tunnel di fronte a loro era solo un piccolo buco nero nel bel mezzo di un verde acceso. I ragazzi erano un po' tentennanti al pensiero di entrarci, ma al momento avevano problemi ben più grossi di un tunnel sotterraneo, perciò si fecero coraggio ed entrarono nell'ignoto universo delle fogne.
Mentre il puntino bianco dell'entrata si faceva sempre più piccolo e lontano alle loro spalle, i tre giovani iniziarono ad abituarsi alla poca luce a cui erano esposti.
"E più o meno quanto dobbiamo camminare per arrivare nel paese dove si trova la casa?" chiese Clare probabilmente già stufa di camminare con l'acqua, sempre che lo fosse, fino alle caviglie."Ancora per un paio di chilometri circa..." affermò James rispondendo. Nessuno aggiunse altro, continuarono solo la loro marcia sotterranea in silenzio.
"Posso chiedervi una cosa?" domandò Clare seria dopo qualche minuto.
"Sì, certo." Disse James guardando Charlie per avere anche la sua approvazione, che poi ricevette.
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Rose Rosse
AdventureMegan, una ragazza sensibile amante della musica e della lettura, adora perdersi nei racconti più avvincenti e immedesimarsi nei personaggi principali; stavolta però, sarà proprio lei la protagonista della storia. L'avventura inizia quando sia lei c...