Sunoo
"Ragazzi?" mi giro di scatto a sentire il rumore della porta della camera di Riki che si apre e quello che deve essere suo padre spuntare, subito mi alzo dal letto e mi inchino non volendo fare una brutta impressione, ma il sorriso che mi rivolge l'uomo è molto caldo e mi fa sentire subito a mio agio
"No, non ti preoccupare, Sunoo vero? Non vorrei sbagliare"
"Sì signore, Kim Sunoo piacere di conoscerla" gli rispondo io
"Il piacere è tutto mio, sono così contento di vedere Riki socializzare"
"Papà non ti ci mettere anche tu per favore, mamma mi ha già messo in imbarazzo abbastanza" si lamenta la mia cotta
"Dai Riki, ti vuole solo tanto bene e te ne voglio anche io, quindi prenditi queste parole coccolose" dico sorridendo trovando la scena molto tenera, adoro il rapporto che ha Riki con i suoi genitori, è così puro.
"Vedi figlio mio, questo ragazzo già mi piace, non fare lo scorbutico e trattalo bene"
"Okay basta, via" dice lui spingendo via suo padre facendomi così scoppiare a ridere e poi dopo mi accorgo che fortunatamente lui non ha paura di toccare tutti e che i suoi genitori sono esclusi dalla cosa.
Spero davvero di riuscire a ottenere la sua fiducia e potergli dare un super abbraccio e magari, lo spero, un bacio. Ne sono enormemente tentato e sogno spesso che arrivi questo momento.
"A che pensi Sun?" mi domanda bloccando il flusso dei miei pensieri, non so che fare, non voglio mentirgli
"Uhm.. non so se dovrei dirlo.." dico a bassa voce
"Qualunque cosa sia non ti giudico, puoi dirmi tutto"
"Ho notato che riesci a tenere il contatto fisico con i tuoi genitori e non so.. mi sono fatto un film mentale, sono un po' stupido lo so" dico grattandomi la nuca imbarazzato
"Oh.. quello" sussurra e io temo di aver sbagliato a dirgli quello a cui stavo pensando
Riki
Sono pronto a farmi toccare da altre persone?
Mi sento agitato, ma non voglio deludere Sun, quindi forse potrei provarci, mi serve solo un po' di coraggio. Prendo un respiro profondo e cerco di svuotare la mia mente.
"Abbracciami" dico semplicemente
"Cosa?! Riki non devi.. davvero, voglio solo che tu stia bene" mi guarda apprensivo
"Abbracciami" ripeto e lui deglutendo si avvicina a me lentamente
Non mi accorgo di stare tenendo gli occhi chiusi fino a quando non avverto una mano di Sunoo toccarmi la manica della felpa e istintivamente spingo il ragazzo facendolo cadere dal bordo del letto e atterrare a terra. Non mi accorgo nemmeno di avere urlato e i miei genitori si sono precipitati qui in camera.
"Che è successo?! Riki! Riki! Rispondimi" sento mia mamma urlare ma non riesco a rispondere, il ricordo di quelle mani viscide sul mio corpo non riesce ad abbandonarmi
"Sunoo perché stai piangendo e perché sei a terra?"
"Io.. noi.. è tutta colpa mia perdonatemi" dice Sunoo e io so che non è vero, ma non esce una parola dalla mia bocca, mi manca l'aria
Sunoo
Che cosa ho fatto..
"Sunoo! Veloce! Apri la porta del bagno, c'è un flaconcino sul lavandino, portalo qui!" mi alzo di colpo e corro verso il bagno trovando subito quello che mi hanno chiesto e ritorno in camera trovando una scena che mi fa ghiacciare, Riki è completamente bianco in volto e annaspa, come se non respirasse più e i suoi stanno cercando di tranquillizzarlo accarezzandogli la schiena e sussurrandogli cose che io non riesco ad intuire. Mi avvicino alla madre e gli passo quello che ho preso e piango ancora di più quando mi ringrazia.
Ho fatto stare male suo figlio, allora perché mi ringrazia?
Quello che era un flaconcino è in realtà una boccetta, una puntura, si attiva colpendo la gamba. So cos'è a causa di un mio compagno del corso di arte perché soffre di asma e in casi gravi deve ricorrere a questo metodo..
Dovevo pensarci, sono stato così stupido, non me lo perdonerò mai. Avrei dovuto aspettare e io invece ho ceduto alla tentazione. Sono un coglione.
"Sunoo? Sunoo guardami" mi dice suo padre e io alzo lo sguardo di poco "non è colpa tua, ricordatelo, non sapevi che questo sarebbe potuto succedere, non è colpa tua, guarda Riki, ora sta bene, sta respirando normalmente e sono sicuro che non ce l'ha con te, capito?" annuisco impercettibilmente alle sue parole, ma sono troppo spaventato per poter avvicinarmi
"S-sun" mi sento chiamare e la mia testa scatta in alto immediatamente fregandomene delle lacrime che scorrono libere sul mio volto
"Scusa" è quello che dice
"Oddio non ti scusare, sono io quello che deve farlo, sono stato un idiota, dovevo capire che non eri pronto"
"Non fa niente, io non dovevo sottovalutare la cosa e mi dispiace per averti spinto a terra"
"Tesori noi andiamo, ora che le cose sono state chiarite vi lasciamo a risolvere la cosa tra di voi" ci sorride sua mamma uscendo dalla stanza e trascinando suo marito con sé
"Sono un po' stanco ora"
A sentire le sue parole faccio presto a togliere i joystick e i giochi dal letto per fargli spazio per sdraiarsi.
"Mettiti sul letto, devi riposare un pochino, se disturbo vado a casa, cioè non c'è proprio problema, me ne vado così puoi rilass-"
"Sun basta, è tutto a posto e non sono arrabbiato con te, per niente, e no, non voglio dormire, mi sdraio solo cinque minuti, poi se ti va possiamo andare a fare merenda giù o guardare un film"
"O-okay" sussurro io
heyy
oggi capitolino un po' in ritardo
spero vi piaccia
let me know
btw ho letteralmente visto quella sorta di puntura da una mia compagna di classe, mi vengono i brividi solo a pensarci
ily
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can you hold my hand? - sunki
FanfictionÈ la storia di un Sunoo che ha una cotta colossale per il ragazzo più bravo del suo corso di danza a scuola e di un Riki che non sa relazionarsi con le persone, ripudia il contatto fisico e vive unicamente per la sua passione, ovvero ballare.