𝐋𝐗𝐈𝐈

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«Appendi più in basso la pallina, fagiolino» mormora Esme dolcemente, accarezzando il capo del figlio e rendendolo partecipe nei preparativi natalizi.
Dicembre è il mese più bello dell'anno e con sé ha portato decorazioni, cioccolata calda e tanti regali.
Finalmente addobbano la casa tutti assieme come una famiglia felice e si sentono davvero spensierati.
Dopo un anno di solitudine e distanza possono fare tutto ciò che fa stare bene e si godono la loro reciproca presenza.
Draco, a dire il vero, è ancora estremamente apprensivo nei confronti della moglie, ma lei cerca di non darci peso e comprende il suo stato d'animo.
Lei adesso sta meglio, riesce a camminare (anche se lentamente) e le mani sono semplicemente fasciate con della garza, dandole modo di poter muovere le dita, afferrare qualche oggetto leggero.
Ultimamente fa anche qualche esercizio di scrittura per poter abituare la mano a dei nuovi movimenti e il compagno è davvero fiero di quei progressi.

«Adesso è l'ora della stella!» esclama Draco, prendendo in braccio Scorpius e alzandolo in alto così da fargli inserire quell'oggetto luminoso proprio in cima «Bravissimo, fagiolino!»
Un grosso bacio viene stampato sulla sua guancia morbida e il bambino sorride a trentadue denti felice.
«Oh, come sei bravo amore di mamma» Esme si china verso il piccolino e gli accarezza i capelli biondi, cosa che lo rende tutto contento e coccolato «Ti va un tè caldo e dei biscottini?»
Chiaramente annuisce, non potendo rifiutare quella bellissima proposta, e segue la mamma in cucina.
«Aspettate, preparo io!»
«Amore mio, non ti preoccupare» si ferma, lo guarda e gli sorride «Possiamo vedercela noi»
«Le mani sono ancora indolenzite, potresti farti male» si avvicina alla moglie e afferra le sue dita, che vengono baciate dolcemente «Voi pensate a sedervi e star bene»
Esme sospira a quelle parole e annuisce arresa dal suo comportamento, e poi non fa nulla di male nei suoi confronti.

E così i due si siedono al tavolo della cucina e osservano Draco mentre prepara loro quella gustosa merenda.
«Dobbiamo ancora mettere le ghirlande vicino le scale» riflette Esme «E poi il vischio sotto la porta principale»
«E non ti dimenticare che dobbiamo sistemare i regali per la famiglia, vanno ancora incartati»
«Non ti sfugge nulla, mio caro» lo prende in giro sghignazzando e lo vede avvicinarsi con un vassoio pieno di biscotti di varie forme e due belle tazze di tè fumante «Grazie, amore mio»
«Di nulla, fatina» le stampa un bacino sulle labbra, ma viene subito interrotto dal figlio che mugola contrariato: «Papà, anch'io ne voglio uno».
«Per te anche due!» ride e prende il suo faccino con una mano per tempestarlo di dolci baci ovunque, cosa che fanno ridere il piccolo.

Esme trova quei due davvero adorabili e Draco si mostra ogni giorno un padre sempre migliore.
Iniziano a gustarsi quella merenda e la giovane adora riempirsi la pancia di dolci buonissimi.
Draco, invece, si occupa di sistemare le stoviglie della cucina in modo tale che il figlio e la moglie non pensino a nulla.
Ma il suono del citofono attira la loro attenzione e le labbra della giovane si stendono in un enorme sorriso sapendo bene chi aspettano quest'oggi.
«Sono arrivati! Draco, Draco, vai ad aprire!» esclama entusiasta, alzandosi dalla propria sedia e andando verso il salotto con il bambino che le tiene stretta la mano.
Il marito accorre ad aprire il cancello e la porta d'ingresso e accoglie così i loro ospiti.

«Fred, George!» esclama Esme andando vicino loro e abbracciando entrambi «Da quanto tempo!»
Si volta e va a stringere immediatamente anche le rispettive mogli: «Oh, mi siete mancati così tanto».
Non vedeva quei quattro ormai da più di un anno e ultimamente, visto che si sente meglio, ha deciso di iniziare a rincontrare i suoi amici.
Sono veramente felicissimi di rivederla e sui loro volti è stampato un sorriso radioso che esprime la loro contentezza di vederla star meglio.
Hanno saputo sia da Draco che da Blaise ed Allyson le sue pessime condizioni quindi vederla più energica fa riscaldare il loro cuore.
«I bambini dove sono?»
«Sono voluti rimanere ai Tiri Vispi con Ron e i suoi figli» le spiega Fred, e poi viene seguito a ruota da Scar: «Purtroppo non possiamo trattenerci molto perché Kate e Nate sono davvero ingestibili dopo qualche ora senza di noi».
Questa frase fa ridacchiare tutti i presenti, ma Esme spera tanto di poter rivedere quei bambini così giocherelloni e allegri.
Le piacerebbe anche farsi fare qualche scherzetto, le manca davvero chiunque.

PUREBLOOD || She deserves betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora