Summer chiuse la porta di casa dietro di sè. Gli occhi si soffermarono per pochi secondi sulla sua mano appoggiata alla maniglia,poi si voltò e spostò lo sguardo alla luna e alle stelle. Gli occhi le si illuminarono e sorrise.
I capelli lunghi,biondi e mossi,leggermente bruciati dal sole,le ricadevano sulla schiena e le incorniciavano il viso. Un dreadq faceva capolino dalla chioma e una coroncina di margherite era appoggiata sulla testa.
Indossava un leggero abitino bianco sul quale erano disegnati,quasi invisibili,dei simboli celtici.
A piedi nudi iniziò ad allontanarsi,col passo leggermente saltellante di chi ha costantemente la musica nella testa,sulle spalle lo zainetto dalle fantasie etniche.
E si allontanò nella notte,col suo sorriso come unica fonte di luce oltre la luna e le stelle.Di tanto in tanto dei pipistrelli le volavano dietro,ma lei non se ne accorgeva e proseguiva per la sua strada.
La brezza soffiava leggera e le smuoveva i capelli. Summer socchiudeva gli occhi e ne assaporava piacevolmente il brio.
Arrivò in un bosco. I rami degli alberi,che erano antichi e maestosi,venivano anche loro smossi dal vento,provocando un dolcissimo fruscio; gli uccelli notturni si richiamavano in lontananza,mentre l'acqua del fiume scorreva vicina.
I fiori candidi erano ancora chiusi,ma ugualmente graziosi.
Summer osservava tutto ciò mentre continuava a camminare. L'aria era fresca e impregnata dall'odore degli alberi e della rugiada,la terra sotto i piedi morbida e fredda.
Lei inspirò l'aria,fruendo dell'armonia che legava i quattro elementi.
E proprio quando sembrava che il bosco si stesse infittendo,scorse la limpida acqua del mare.
Iniziò a correre,col vento ora anche nelle orecchie. I piedi quasi non toccavano il suolo,e gli occhi verdi erano sempre piú luminosi.Arrivò in cima a una scogliera ,e stavolta gli occhi si riempirono di lacrime.
Il sole,del quale si scorgeva una sola fetta arancione all'orizzonte,stava sorgendo. Il cielo alle sue spalle era di un colore indescrivibile,tra il rosa,il giallo e l'arancione:un miscuglio di colori caldi,capaci di riempire il cuore.
Il mare era calmo e argentato per via dei riflessi,il suono delle onde che si infrangevano sugli scogli era diventato piú forte.
Dei gabbiani stavano spiccando il volo,dal bagnasciuga verso il cielo,mentre cinguettavano.
Summer sorrise e riprese a correre sulla strada per la libertà...Avevo scritto questo racconto quest'inverno,ascoltndo i Lynyrd Skynyrd e facendo prendere la parola alla hippie che c'è dentro di me,che sta venendo fuori piano piano.
Per ora è concluso,ma se mi verrà in mente una vera e propria storia da scriverci su lo farò :)
Potete interpretarlo come volete,comunque io l'ho scritto pensando non ad una ragazza che sta scappando da ciò che ha paura,anzi,il contrario:vuole affrontare tutte le pericolosità della vita e lo fa con gioia ❤
Sheila