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"We are the waiting unknown

This dirty town was burning down in my dreams

Lost and found city bound in my dreams"

-Green Day, "We Are The Waiting/St. Jimmy"

-Ashton

Erano le sei a mezza di Lunedì sera, e Ashton aspettava con impazienza che fossero le sette, quando Luke sarebbe passato a prenderlo per la cena. Era pronto--lo era già da un'ora--ma continuava a sistemarsi i capelli e la maglia. Non capiva perché fosse improvvisamente così nervoso all'idea di vedere Luke. Non erano nemmeno passate ventiquattro ore da quando si erano salutati. Eppure, si guardò un'ultra volta allo specchio.

Luke aveva detto di vestirsi casual, quindi Ashton aveva messo su la sua vecchia t-shirt dei Ramones sotto ad un cappotto nero, e gli skinny jeans bucati sulle ginocchia, perché non voleva dare l'impressione di essersi impegnato troppo a scegliere. Sfortunatamente, però, la primavera aveva invaso Londra negli ultimi giorni e le allergie di Ashton gli avevano reso impossibile mettersi le lenti a contatto. Quindi fu costretto ad indossare quegli stupidi occhiali che continuavano a scivolargli sul naso. Ma decise di non pensarci troppo, visto che aveva solamente altre due alternative: a)sembrare strafatto per tutta la sera, b) essere praticamente cieco.

"--along with the people inside. What a--,"

"Ciao?" rispose subito Ashton, credendo sentendo temendo che Luke lo stesse chiamando per annullare tutto quanto.

"Ehi, Ashton." disse una voce familiare dall'altra parte della linea, il filtro Valencia di Instagram fatto voce.

Zayn.

"Wow. Zayn. Io--ciao."

"L'hai già detto, Ashton." disse Zayn, con un tono rilassato mentre il corpo di Ashton fu attraversato da 17 diversi tipi di scosse elettriche.

"Come--uhm, come stai?" chiese Ashton esitante, insicuro su ciò che avrebbe dovuto fare o dire. L'ultima volta che aveva parlato con Zayn era stato quando gli aveva inviato un messaggio per informarlo che si sarebbe trasferito a New York e per chiedergli di venire a prendere delle cose che aveva lasciato nel suo appartamento. Alla fine, fu Michael a riportargliele il giorno dopo.

"Bene. Tu? Come state tu e Luke?" chiese Zayn, calmo come un battito.

"Bene? Siamo..uh..."

"Puoi dirmelo, Ash. Non sono così fragile." disse Zayn, senza un briciolo di ironia.

"Stiamo benissimo." ammise Ashton dopo un secondo. "Sto benissimo. Lui è fantastico. Stiamo...bene insieme."

"Bene. Sono felice per voi. Io..." la sua voce cambiò appena, e Ashton seppe che aveva lasciato cadere la sua maschera; questo era il vero Zayn, che era molto meglio della sua versione costruita. "Voglio solo che tu sia felice, capito? Se lui ti rende felice allora...beh, ecco. Lui ti rende felice. E mi piace davvero tanto come persona. Quindi sono felice per te."

"Grazie." disse Ashton.

"Louis mi ha aiutato molto." disse improvvisamente Zayn. "E non me ne vado più a New York."

"Cosa? Perché?"

Ashton poteva giurare di averlo sentito scrollare le spalle. "Non...è il momento giusto. Dovevo solo ricordarmi delle cose belle di Londra e del perché io avessi deciso di vivere qui. E mi ha chiamato mia sorella."

Ashton deglutì. "Oh, Dio. E?"

"Ritornerà. Lei...andremo a vivere insieme." disse Zayn, fallendo miseramente nel tentativo di nascondere il suo entusiasmo. "Sono troppo felice, Ash. Non la vedo da--oh, Dio...tre anni?"

Traduzione; Coming Up For Air // l.h. + a.i. || {Lashton} || (love in london)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora