Cesare's POV
Lo scuoto con veemenza: "Nels, svegliati! Dobbiamo andare!"
Ha le labbra completamente impastate, biascica qualcosa di incomprensibile, poi come se si fosse svegliato di soprassalto: "Veeeez, ma come, DOBBIAMO ANDARE?? Devo montare, ultimare vecchi video...altro che andare, volevo finire tutto oggi per avere la serata libera" Alza il sopracciglio. Brivido lungo la schiena.
"Adesso la dovrò passare così...ma che due palle!" Nels lamentino mode on, si stroppiccia gli occhi con i polpastrelli, poi sbadiglia a bocca spalancata.
"Comprendo Nelson, ma devo accompagnare anche Nicolas e in questo momento, credimi, voglio solo morire nel letto!"
Dopo il pomeriggio d'inferno, che ho passato abbracciato alla tazza, tra vomito e crampi, mi sento un po' meglio, ma non vedo comunque l'ora di buttarmi sotto al piumone.
Lo vedo allungarsi pigramente sul divano, mi ricorda Chewbe quando dopo un pisolino, cerca ogni piano rialzato per stiracchiarsi, per sgranchirsi; per fortuna che Nels è meno peloso. Sorrido."Ti prego Venceslai. ALZA IL CULO!"
Finalmente si alza: "Ce la fai a guidare?" Annuisco, anche se non mi sento tutto 'sto Airton Senna oggi...
Nicolas è già pronto per uscire, i regaz hanno deciso di restare per finire alcune cose e parlottano allegramente tra loro, tranne Dario che aveva impegni con un corso che ha iniziato da poco.
"Bella rega, a domani"
In coro: "Bella vez, riprenditi!" Proietto un esteso dito medio in direzione del biondo. È colpa sua se oggi mi è uscita anche l'anima. Risponde con una risata malefica, come al suo solito.
Salgo in macchina e metto in moto, accendo l'aria calda e in poco il vetro si spanna.
Soffio tra le mani giunte, ma il calore è insufficiente e sento il freddo penetrarmi le ossa.
"Vecchio, ma che freddo. Stasera si gela, più di ieri." Nic si stringe nelle spalle.
Mentre alza la zip, ormai incartapecorita dal freddo, e accende la radio, lasciandola bassa per permetterci di conversare, Nelson aggiunge: "È arrivato il momento della giacca un po' più pesante!"
Nic saccente: "Quella è da settembre, ancora ancora ottobre, ma non da novembre, Nels!" Risponde con una smorfia: "Si dice Leviosa, non Leviosaah"
Rido, Nic non sembra cogliere la citazione, gli tolgo i dubbi: "Harry Potter."
"Non sono mai stato molto amante del genere!" Scuoto il capo, Nelson lo insulta.
Arrivo ad un semaforo e mi fermo, lo stomaco è ancora lievemente sottosopra: "Tonno ci voleva avvelenare oggi!"
Bic ride, lo vedo dallo specchietto: "Più che altro io ho continuato a dirgli di smettere, ma vecchio era invasatissimo, si sentiva un grande chef oggi, lo vedrai nell'around che monterai, Cesi"
"Stasera più che montare, cado a pezzi sul letto, mi sparo un riso in bianco e tanti saluti. Sono ancora nauseato."
Nelson mi sfiora il braccio, sussulto cercando di non darlo a vedere: "Vabbè dai, almeno non hai sboccato!" Mi fermo al semaforo voltandomi verso di lui: "Per tutto il pomeriggio non ho fatto altro, sono stato malissimo.
Sembravo la bambina dell'esorcista. Tu, schifosetto sei una crema invece! Come diavolo è possibile?"
Fa spallucce: "Grazie a Gommo, lui mi protegge. È bastato un pisolino. Ho anche fame adesso. Ci starebbe un bel kebab"
"Ti prego Nels, che sbocco!"
"Oh vecchio, ci fermiamo dal kebabbaro più buono del mondo?" Nic rincara la dose.
I due bastardi ridono di gusto mentre la mia pancia brontola contrariata anche solo all'idea.Spesso come ora, mi ritrovo a sbirciare Nelson con la coda dell'occhio. Colgo i momenti in cui si passa distrattamente la mano tra l'ammasso di ricci, illuminato a metà dalla luce dei lampioni; quando si sistema gli occhiali, oppure ancora quando litiga con la radio, e una volta trovata la canzone giusta, vittorioso inizia a tamburellare con le dita sulle cosce, e da il via al suo concerto personale. È così bello, che per pochi secondi non penso più ai nodi allo stomaco.
"VECCHIO FREENAAA!" Urlano quasi in sincrono.
È un attimo.
Giro la testa verso la strada.
I piedi schiacciano all'unisono frizione e freno. Se avessi avuto il cellulare sarebbe partito uno screenshot. Faccio appena in tempo a inchiodare, che l'auto si arresta a troppi pochi metri perchè mi sia garantita la distanza di sicurezza.
"Regaz tutto bene?" Chiedo, attendendo che il SUV quasi tamponato, riprenda il lento andare nel traffico.
"Si, ma cosa stavi guardando? Ho preso un infarto!" vedo Nic agitarsi dallo specchietto.
"Scusate ero sovrappensiero, non ho visto che stava frenando" Nelson sorride sotto i baffi.
Che abbia capito che lo stavo guardando?
Alza la radio e inizia a cantare. In un modo caldo, profondo, il suo modo.
In poco si crea un'atmosfera rilassata, chill.
Mi concentro sulla guida, lasciandomi trasportare dalla sua voce, le lezioni gli stanno servendo un sacco.
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E io sento te
FanficNelson, un cuore spezzato; un'anima fragile; un continuo buco nell'acqua dopo l'altro; un continuo stato di disagio. Nelson si sente così dopo la brutta fine di una relazione, una storia che lo ha segnato profondamente, perché ci aveva messo tutto s...