1. Una giornata diversa

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- Uffa non ce la faccio più a studiare...

- Sono qui dalle 15.30 per fare questa pagina. Non riesco a concentrarmi.

-E se mandassi un messaggio ai
ragazzi? Cosa staranno facendo?

Così decido di inviare un "HEYY GUYSS che fate?" sul gruppo di whatsapp che abbiamo ormai dal 2015.

-Wee.
Mi risponde subito Thomas, e già mi rallegro.

-Stiamo tutti insieme, mi risponde Vic.

Io: - Come state raga?

Vic: - Tutto bene tra. Piuttosto tu, che fai?

Io: -Nulla, sto studiando, o almeno ci sto provando... Tra poco stacco perché mi sta scoppiando la testa.

Ethan: - Perchè non vieni qui con noi e ti riposi, magari suoniamo un po' insieme?

Vic: - Si dai vienii!

Thomas. - Dai soree!

Io: - Ok ok va bene.

Io: - Ma dam non c'è? Perché non risponde?

Ethan: - Sta dormendo

Vic: - Oggi non si sentiva molto bene

Io: - In che senso? Cos'ha?

Thomas: - Nulla tranquilla solo un po' di febbre, niente di grave...

Io: - Povero. Va bene, 10 minuti e arrivo, così vedo come sta... Prima però devo passare da un posto. A dopo.

Ethan: - A dopo

...per strada...

Cosa potrei portare ai ragazzi? IDEAA!
Potrei passare dal bar e comprare 4 cornetti. Ho deciso.

- Quattro cornetti per favore, grazie mille.

...5 minuti dopo...
*din don* suono il campanello. Ad aprirmi è Ethan. Con i suoi lunghi capelli scuri e i suoi occhi sorridenti.

-Heyy ciaoo.

- Ciao Ethan! Come stai?

-Bene bene grazie, e tu? Dai entra!

- Si va avanti hahaha. Vincenzo, Fettuccina e Dam?

- Sono in sala prove. Vieni.

Camminiamo lungo il corridoio insieme. Dopo un attimo arriviamo. Già in lontananza sentivo degli schiamazzi e delle urla. Sapevo subito di chi erano... Sicuramente Vic e Thomas, al solito giocheranno a rincorrersi. Poi come fare a non riconoscere la risata di Vic?

Vic: - Heyy, guarda chi c'è.

Con la busta dei cornetti caldi e ancora fumanti corro ad abbracciare Vic.

- E a me ? Niente abbracci? dice Thomas.

- Vieni qui stupido, anche tu Ethan!

E ci abbracciamo, ridendo tutti. Poi mi ricordo: Ahh a proposito, vi ho portato qualcosa.

Thomas: - Cosaaa?

- Cornetti caldiiii!

-BUONII!! rispondono tutti, nemmeno se si fossero messi d'accordo.

Nel frattempo che loro mangiano chiedo di Damiano.
- Raga ma Dam? Dove sta?

Ethan: - È a letto, la febbre gli è salita purtroppo...

In quel momento mi si spezza il cuore. Povero Dam, si sentirà malissimo.

- Posso andare a vedere come sta?

Vic: - Vai, però fai piano perché credo che stia dormendo.

- Tranquilla, farò pianissimo.

Mi incammino per il corridoio e apro la seconda porta alla mia sinistra. Cerco di non fare rumuore aprendo la porta con la maniglia.

Vedo Dam. Ha gli occhi chiusi, sta dormendo. Si vede che sta male, cucciolo. Decido di entrare.

A piccoli passi, cerco di non fare rumuori e mi avvicino. Noto che ha la coperta rimboccata male, quindi gliela sistemo bene. C'è silenzio.

Si sente solo il ticchettio dell'orologio che segna solo le 16.15.

Non so perché ma decido di mettergli la mano in fronte. Forse perché volevo controllare se avesse ancora la febbre alta...

Lui si sveglia e apre gli occhi, poi vedendomi li richiude quasi immediatamente. Ma vedo che sulle sue labbra si stampa un lieve sorriso.

Io non volevo svegliarlo, quindi gli do una carezza sulla guancia. Prima di andarmene però gli scrivo un bigliettino: Riprenditi presto mi raccomando! Un bacio, ti voglio bene. In fondo al bigliettino disegno un cuoricino e scrivo il mio nome.

Poso il bigliettino sul comodino, accanto al suo cellulare e me ne vado, chiudendo la porta delicatamente e stando attenta a non inciampare con le scarpe di Dam, che ha lasciato a terra al solito...

Uscendo ritorno in sala prove. Entrando vedo i ragazzi a lavoro. Certo che sono fenomenali!

Ethan alla batteria è un mago, non lo ferma nessuno.

Thomas sa suonare quella chitarra perfettamente pure ad occhi chiusi.

Vic fa muovere tutti con il suo basso, sfido chiunque a non ballare.

Io che ci faccio qui, che so suonare a malapena la chitarra e qualcosina di canto... Me lo chiedo sempre.

Li ascolto per circa 1 ora e mezza.

- Heyy tu, ci sei? Mi chiede Ethan, con il suo sorriso stupendo.

- Adesso si, prima ero sulla Luna. Siete grandi!

Vic ride e ringrazia.

Thomas: - Dai scegli una canzone che la suoniamo!

- Davvero?! Rispondo io emozionatissima. Potete fare la mia preferita? Torna a casa.

- Certoo!

Vic: -Vieni tu a cantarla però, così ci fai sentire la tua voce.

- Non prendetemi in giro però.

Prendo il microfono, faccio un respiro e chiudo gli occhi. Inizia Thommy a suonare. Io super aggitata, la voce all' inizio mi tremava, ma inizio e canto:

- Cammino per la mia città e il vento soffia forte, mi son lasciata tutto indietro e il sole all'orizzonte.

- Vedo le case da lontano han chiuso le porte, ma per fortuna ho le sue mani e le sue guance rosse.

La mia voce usciva da sola dalla gola... Non sapevo se stessi cantando bene, anzi non sapevo se stessi cantando. Sentivo solo la musica. Mille parole mi ruotavano in testa e io le chiamavo.

- Quindi Marlena torna a casa, che il freddo qua si fa sentire.

Intorno a me tutti scioccati, ma continuavano a suonare lo stesso. Ma ad un certo punto mi interrompo. Apro gli occhi. C'è Damiano che sta cantando:

- Quindi Marlena torna a casa che non voglio più aspettare.

Mentre lui continua a cantare mi guarda intensamente negli occhi. Per un attimo non mi esce più la voce, ma continuo a guardarlo, fino a quando non abbasso bruscamente lo sguardo.

Non so perché ma nei suoi occhi, quando canta, vedo una luce speciale. Non so francamente se ero più stupita o imbarazzata, ma mi prendo di coraggio, richiudo gli occhi e ricomincio a cantare insieme a lui.

- Quindi Marlena torna a casa, che il freddo qua si fa sentire. Riapro gli occhi

Torna a casa || Damiano David Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora