Manuel nei giorni successivi alla festa non faceva altro che pensare a che cosa potesse significare quel bacio con il suo migliore amico, se ancora si poteva chiamare così. Dopo tanti ragionamenti arrivò alla conclusione che era meglio evitare il più possibile Simone e che prima o poi quei pensieri su di lui sarebbero spariti da soli perché non erano normali, a lui piacevano le donne Chicca, Alice non gli uomini e così fece.
Il giorno dopo a scuola Simone provò a parlargli diverse volte ma Manuel lo evitava e gli rispondeva in malo modo, ma a un certo punto stanco delle continue domande che gli venivano fatte dall'amico gli disse: Simone basta con queste domande.
-S: eh no Manuel io voglio sapere cosa significa quella notte, perché lo sai io cosa provo per te e sono stanco di essere preso in giro
-M: ma cosa vuoi che ti dica? che mi sono innamorato di te? e invece no io non sono gay a me piacciono le donne, quindi Simò basta con questa storia e per favore non cercarmi più.
-S:VaffanculoManuel si sentiva male al pensiero di Simone in lacrime per colpa sua, e passò la notte con il pensiero di come l'amico potesse stare.
Nei due mesi successivi l'amicizia tra i due ragazzi tornò come prima, perché si sapeva non potevano restare neanche due giorni separati.
Simone aveva capito che non importava in che modo stava vicino a Manuel basta che c'era per lui per evitargli di fare stupidaggini, invece Manuel continuava ad avere pensieri contraddittori sull'amico ma pensava che il con il tempo tutto si sarebbe risolto per il meglio.
Un giorno Manuel venne picchiato per l'ennesima volta da Zucca e la prima persona che chiamò fu Simone che arrivò subito per aiutarlo. A casa del più piccolo Manuel non capiva proprio il perché Simone continuasse a stargli vicino nonostante lui lo avesse ferito molte volte e in quel momento il suo unico pensiero furono le labbra di Simone, seguì l'istinto e lo baciò ma subito dopo se ne pentì e corse via. Manuel aveva troppa paura di ammettere quello che provava. Simone un altra volta rimase deluso. Manuel appena arrivato a casa parlò con la madre di cosa stava succedendo con Simone.
-M: mà, quando sono con Simone mi sento bene però non quel bene che sento quando sto con un semplice amico.
-A: cosa vorresti dire Manu?
-M: ho capito di provare qualcosa per lui come per Chicca ma molto più forte. Però ho paura che sia sbagliato, e non voglio farlo soffrire dandogli false speranze dato che gli voglio molto bene.
-A: Secondo me dovresti seguire cosa ti dice il tuo cuore perché sicuro è la scelta giusta.
-M: grazie ma. La abbracciò e con mille pensieri andò a dormire.
Manuel durante la notte decise che l'indomani avrebbe detto a Simone quello che provava per lui e quella mattina stranamente andò volentieri a scuola.
-M: Simò ti devo parlare
-S: anch'io
-M: inizia te che la mia è più importante.
-S: ok, se lo dici tu, ti ricordi quel ragazzo di cui ti avevo parlato che avevo conosciuto alla festa di compleanno di Matteo?
-M: si, perché?
-S: diciamo che nell'ultimo periodo siamo usciti un paio di volte e ora stiamo insieme.
-M: capito
-S: ora dimmi quello che mi volevi dire te
-M: niente lascia sta.
-S: ok. comunque un giorno te lo voglio presentare.
-M: se ci tieni tanto.
Manuel dopo aver ricevuto la notizia cercava in tutti i modi di evitare Simone, perché vederlo gli faceva ricordare che era fidanzato con qualcuno che non era lui e questo lo faceva stare molto male.
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Ti odio o forse no|| Simuel
Short StoryStoria basata sulla fiction Rai Un Professore, dopo la festa di compleanno di Simone.