Una settimana dopo:
Manuel era appena uscito da un incontro con Sbarra quando vide Simone in compagnia di un ragazzo alto e biondo, sicuro più bello di lui. Provò a restare calmo ma vedere il suo "amico" in compagnia di un altro gli faceva perdere la testa e infatti subito scese dalla moto e andò dai due.
Manuel appena fu vicino vide che i due si stavano spingendo e ridendo, non capì più nulla, tirò un pugno e appese al muro il biondo. Simone tirò via subito Manuel,
-S: Manuel ma che cazzo fai?
-M: proteggo quel che è mio.
-S: ma cosa dici?
-M: quindi è questo coglione il famoso fidanzato?
-S: no, lui è Luca un mio compagno di squadra.
-S: scusa Luca, per il mio amico, vai pure all'allenamento e avverti il coach che oggi non sarò presente.
-L: ok io vado, ma stai attento che questo mi sembra mezzo pazzo.
Manuel provò a tiragli un pugno ma l'altro scappò via.
-M: quindi non è lui il tuo ragazzo?
-S: no, ma anche se lo fosse a te che importa?
-M: mi importa perché lui non va bene per te
-S: e te che ne sai chi va bene per me?
-M: ma non l'hai ancora capito? Sono io quello giusto per te.
-S: sei arrivato troppo tardi, ti ricordo che io sono fidanzato e questo non cambierà solo perché lo vuoi tu.
-M: Simò senti non me ne frega un cazzo di quel coglione con cui sei fidanzato a me piaci tanto e pensò che io ti piaccia molto di più di quanto ti possa piacere lui.
-M: comunque il giorno in cui mi hai detto di esserti fidanzato ero venuto a dirti che mi piacevi e che volevo stare con te.
Simone rimase stupito da quelle parole e dopo un momento di shock prese tra le sue mani le guance di Manuel e posò le sue labbra su quelle del più grande, inizialmente fu un bacio timido ma che ben presto si trasformò in qualcosa di più passionale. Finiti gli innumerevoli baci Simone disse: non esiste nessun fidanzato me lo sono inventato per vedere se eri geloso, e evidentemente era proprio così.
-M: ma sei serio? Io sono stato male per niente
-S: onestamente penso che te lo meriti, per tutte lo volte che mi hai fatto soffrire inutilmente.
-M: ti odio
-S: non è vero
-M: hai ragione, infatti ti amo
-S: anch'io ti amo
E ripresero a baciarsi con il mondo che pian piano scompariva perché c'erano solo loro, in quel momento Manuel capì cosa voleva dire la parola perfezione.Nota autrice:
Eii sono nuova, questa è la mia prima storia spero che vi possa piacere. Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti, i consigli su come migliorare la storia sono ben accetti.
Ciao Aurora
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Ti odio o forse no|| Simuel
Short StoryStoria basata sulla fiction Rai Un Professore, dopo la festa di compleanno di Simone.