36. Vacanza tra migliori amici

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Capitolo trentasei

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Capitolo trentasei

L'inizio di agosto ormai era alle porte e luglio era stato un mese a dir poco fantastico. L'estate era indubbiamente la mia stagione preferita, adoravo la pausa estiva e, di conseguenza, anche il mare, e tutto stava andando stranamente per il meglio. Infatti tra me ed Alessandra stava andando tutto a gonfie vele, abitavamo di nuovo insieme, aveva conosciuto i miei genitori e la mia cagnolina Lily era incinta da due settimane.
La mia ragazza era finalmente riuscita a prendere, insieme alla sua migliore amica Chiara, qualche giornata di ferie e così decidemmo di staccare un po' e di fare una piccola vacanza insieme a Nicolò nel bellissimo capoluogo campano: Napoli.
Napoli è sempre stata una delle città più belle del paese italiano, se non di tutto il mondo, e non l'avevo mai visitata a fondo, ci ero stato solamente per partire di calcio.

- Che sudata! - Esordì Nicolò terminando la sua corsa con il fiato pesantissimo. - Che idea del cazzo venire a correre eh! -

- Minchia! - Annuii alle sue parole sedendomi su una panchina più sudato che mai, in effetti andare a correre nel bel mezzo di una caldissima giornata di fine luglio non era il top. - A che ora partiamo? Non ho ancora capito. -

- Tra tre ore, il tempo di pranzare e si va. - Disse. - Dovremmo andare a casa e tu dovresti finire di chiudere la valigia, lo sai vero? -

- Hai ragione. - Affermai mentre mi bagnavo la testa con l'acqua di una bottiglietta di plastica. - Ci staranno aspettando le due donzelle. -

Scoppiò in una risatina e ci avviammo a casa mia e della mia fidanzata.

- Quando hai intenzione di chiederglielo? - Nicolò ruppe il silenzio mentre camminavamo verso la mia abitazione a passo svelto.

Alzai la testa di scatto e capii subito che si stava riferendo alla proposta di matrimonio che volevo farle da qualche settimana. - Non lo so, Nico. Non ho nemmeno l'anello, cazzo. -

- Bhe, quello si compra. Lo sai? - Capitan ovvio.

- Ah ah ah, mister simpatia ti chiamavano. -

- Dai Fede, fai il serio. - Il discorso tornò di nuovo serio e la smettemmo di ghignare come due stupidi. - Vuoi o non vuoi chiederglielo? -

- Ma certo che voglio, coglione! Però voglio che sia speciale, non una proposta qualunque, capisci che intendo? -

- Ti ricordo che stiamo per andare a Napoli, occasione migliore di questa? Ci inventiamo una scusa per allontanarci per un po' e ti aiuto a comprare un nell'anello lì. Poi la sera, al tramonto, in un posto romantico con la brezza marina che vi scompiglia i capelli, ti inginocchi, la guardi negli occhi come se le stessi penetrando l'anim... -

FARESTI CON ME | FEDERICO CHIESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora