Una festa. Odiavo le feste.
Musica, alcool.
Uno spazio occupato da persone completamente sudate mentre ondeggiava nella pista o cercavo di divertirsi.
Ubriachi, che bevevano solo per dimenticare e quelli che pensavano che qualche sorso di vari alcolici potesse migliorare il divertimento.Avrei preferito rimanere a casa a guardare, per l'ennesima volta in questi due giorni, film che April aveva scelto accuratamente in una delle biblioteche che avevamo visitato.
Erano passati due giorni, da quando avevo incontrato i cinque ragazzi che avevano reso l'esistenza sulla Terra un po' migliore.Non contando però la figura di merda che avevo fatto grazie ad Harry Styles, il membro più giovane della band chiamata One Direction.
Il comportamento irascibile di quel ragazzo mi aveva fatto andare su tutte le furie, si era preso gioco di me tutto il tempo della colazione aiutato da Nina che stava già sicuramente trovando un modo per conquistarlo.Io invece ora, potevo non sentirmi più in colpa di scrivere Harry nell'ultimo posto, quando sopra pensiero riempivo i libri di scuola con i loro nomi e frasi delle canzoni.
"Forse dovresti preparati" mi informo Stefan sorridendo amichevolmente.
"Non posso presentarmi in tuta?"
Ogni volta che Stefan mi raccontava di come Harry mi aveva descritta: impassibile, odiosa e altezzosa, un senso maligno verso di lui si faceva spazio dentro di me.
Se mi sarebbe solo capitato a tiro mentre ero in una di queste fasi...beh può essere che li sarebbe arrivata una scarpa in faccia."No" rispose secco Stefan mentre metteva le braccia sotto alla testa.
"Perché Harry sapeva il mio nome?"
"Gli ho parlato di te" profondai sul cuscino.
Stefan non riusciva mai a stare zitto.
"Stefan..."
"Dovevi vedere la sua faccia mentre lo avevo informato che alloggiavi" fece una breve risatina "nell'appartamento davanti al suo"La risata del mio migliore amico riempiva la stanza di serenità e conquisto anche me.
Mi girai di un fianco e lui fece lo stesso.
Non avrei mai saputo definitivamente di che colore avesse gli occhi: passavo da un grigio a un verde scuro in un battuto di ciglia.
"Stai scherzando?"
Mi aspettai che partisse all'attacco con il solletico, mentre mi diceva che non poteva uno dei ragazzi più famosi vivere a pochi passi da me.Mi aspettavo tutto questo ma Stefan era incredibilmente serio.
Mi alzai dal letto e corsi verso la porta.
Fermai la mia corsa solo davanti alla porta , color rosso acceso, davanti a me.
Tutto questo doveva essere un enorme scherzo.Bussai. Impaziente.
Molte emozioni diverse attraversavano la mia mente.
Sentii dei passi e poi il rumore della maniglia che girava lentamente.
Era solo uno scherzo.
April sarebbe uscita urlando e ridendo e Stefan ci avrebbe raggiunto dicendomi quanto ingenua ero stata per credere a quello che diceva.
Mi aspettavo tutto questo.La porta si apri, rivelando il corpo slanciato di una ragazza con lunghi capelli color mogano.
Il leggero tessuto della camicia sbottonata lasciava intravedere l'intimo.
Harry Styles con un sorriso stampato sul viso raggiunse la splendida ragazza sulla porta, chiedendo se era il servizio in camera.L'espressione del suo viso cambio quando si accorse di me, che ero rimasta immobilizzata sulla porta.
Mi voltai dirigendomi velocemente alla porta, non lasciando nemmeno il tempo, né a Nina né a Harry, di dare qualche assurda spiegazione su quello che era accaduto.
Richiusi la porta alle mie spalle e incontrai lo sguardo cupo di Stefan.
Lo sapeva, sapeva quello che stava accendendo tra quei due.
"Stefan, mi accompagneresti alla festa?"**
"Ancora non riesco a capire perché tu abbia voluto presentarti qui"
Alzai le spalle.
Io e Stefan, eravamo seduti al bancone del bar, impazienti di ricevere l'acolici che avevamo ordinato.
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Inevitabile
Teen Fiction"Inevitabile" era una delle mie parole preferite, perché niente lo si può fermare, tutto succede per un motivo.