Chifuyu's pov
Ho sempre odiato la gerarchia tra chi è più grande e più piccolo: solo perché una persona è nata prima di me, non significa che sia necessariamente più intelligente o maturo.
Nella maggior parte delle volte non è mai stato così. Per esperienza, solo Baji-san me ne ha dato più o meno la prova contraria e più che rispettarlo perché è più grande di me, in realtà, lo stimo per quello che fa per le persone a lui care.
Non è necessariamente un ruolo di chi sta in basso o in alto, ma è un tipo di rispetto che deriva dalle proprie azioni. Baji-san è per la maggior parte sempre equo ed è per questo che lo stimo.
Non mi tratta per il numero di anni che ho, ma per come sono ed è così che dovrebbe essere.
"Matsuno-kun?" mi risveglia dai miei pensieri una ragazza con la divisa della mia scuola.
La scannerizzo dall'alto al basso, controllandole il colore delle scarpe scolastiche: è una mia senpai.
Inspiro alzandomi con poca voglia dal mio posto e mi metto di fronte a lei, cercando di intimorirla con la mia altezza, ma caso vuole che la scena sia piuttosto comica.
La ragazza non solo è di livello più grande di me, ma lo è anche di statura.
"Oh, ma sei adorab—"
Le tappo immediatamente la bocca con due mani e la fulmino con gli occhi "Non azzardarti a continuare quella frase."
La ragazza deglutisce e annuisce in segno di risposta.
Libero la sua bocca, lamentandomi con poche parole "Tsk..."
La ragazza espira quasi sollevata, coprendosi imbarazzata le guance "Oh... Mi dispiace."
Ignoro le sue scuse e la guardo negli occhi.
"Cosa vuoi?" sputo acido e infastidito.
La ragazza scuote la testa come per concentrarsi e ritrovare il filo che aveva perso fino a qualche minuto fa e mi guarda negli occhi "Matsuno-kun... Tu... Tu..."
La senpai non fa in tempo a finire la frase, che la campanella suona e segna la fine della ricreazione.
Sghignazzo "Non ci credo. Che peccato, non puoi dirmi quello che devi, addio!"
La spingo leggermente per una spalla, allontanandola da me.
"Stammi alla larga" minaccio, sedendomi poi al mio posto.
L'espressione terrorizzata e mortificata della ragazza mi si stampa nella mente e rimanere concentrato durante la lezione mi risulta piuttosto difficile.
Le ultime ore sembrano passare molto lentamente e per la prima volta vengo assalito dai sensi di colpa.
La giornata scolastica raggiunge il suo termine: saluto i miei amici e mi dirigo con calma a casa.
Mi aspettavo non so per quale motivo di vedere la senpai di prima aspettarmi agli armadietti, ma grazie al cielo non è stato così e la mia giornata può proseguire in tranquillità senza intoppi.
"Hey hey hey, ma guarda chi c'è, tutto solo, il piccolo Chifuyu~"
Solo una persona mi chiama così e non è nemmeno qualcuno che mi piace.
Mi giro verso la direzione della voce, trovandomi non di meno quell'idiota di Hanma.
"Non sono in vena di fare a botte Hanma, lasciami in pace" gli dico senza giri di parole, ignorandolo e continuando il tragitto verso casa.
"Sai, volevo solo avvisarti che hai una bellissima stalker" sghignazza lui.
Mi fermo "Una stalker?"
"Sì, piccolo Chifuyu" risponde lui, continuando con quella sua insopportabile risata.
"Siccome pensavo ti stesse importunando, guarda guarda, te l'ho legata come un bel salamino."
Mi giro di scatto, trovandomi l'ultima persona che volevo in quel momento vedere.
È la senpai di prima legata effettivamente come un salamino e una benda in bocca.
Mi scappa una risatina, che poi blocco subito per tornare serio.
"Non la conosco" rispondo sincero, notando gli occhi della senpai diventare lucidi.
"Di solito mi bevo questa frase cliché, ma lei conosce te" ammicca Hanma, avvicinando il corpo della senpai al suo.
Il corpo della ragazza inizia a tremare e il viso di Hanma si fa vicino al suo collo.
Disgustato, mi avvicino senza nemmeno rendermi conto ai due e allontano la faccia di Hanma a lei con un pugno abbastanza forte.
Quest'ultimo si sposta solo di poco e la ragazza tenta la fuga, ma con scarsi risultati.
"Tu non vai da nessuna parte, tesoruccio" la stritola a sé Hanma, facendola gemere dal dolore.
Inspiro profondamente, andando al punto "Che cosa vuoi, Hanma?"
"Io? Niente, mi stavo solo annoiando" confessa sincero, sghignazzando.
"Lasciala andare e facciamo a botte un altro giorno" propongo, sospirando esausto.
La ragazza nel sentire quella frase, si gira verso Hanma e annuisce, convincendolo probabilmente del fatto che lasciarla andare sarebbe stata la scelta migliore.
"Ma così non c'è divertimento" risponde deluso lui.
Quel giorno la mia pazienza si stava esaurendo piuttosto in fretta e per velocizzare il tutto, colpisco Hanma una seconda volta, però con più forza, e tiro la ragazza a me.
"Lasciala stare, lei è la mia senpai" mento, cercando di essere il più credibile possibile.
Ho sbagliato le carte da mostrare e piuttosto che essere quel poco spaventato, Hanma sembra essere compiaciuto della mia affermazione e non solo lui.
La senpai in questione ha adesso le lacrime negli occhi e un'espressione di gratitudine, nonostante siamo ancora in una situazione poco pacifica, in mezzo alla strada e sul procinto di fare a botte per la noia di Hanma.
"Awww e va bene, solo per oggi ti lascio con la tua senpai."
FINE-
Spazio autrice:
Eccola! Breve e intensa oserei dire 🙈 Ditemi cosa ne pensate e non dimenticatevi di passare nel profilo di MaggzClowie19 per leggere la sua OS! Buona lettura e vi auguro una buona giornata/serata!
~Rae
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|| La mia senpai (OS ) || Chifuyu x Reader
FanfictionChifuyu Matsuno è uno dei miei personaggi preferiti di Tokyo Revengers. Ho scritto questa OS, perché ne avevo bisogno e anche perché sono costretta (da @MaggzClowie19) lol Però nessun rimpianto e viva Chifuyu lol Buona lettura!