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Decisi di non dire a Logan della mia paura.
Non volevo che mi prendesse per una sciocca ragazza che si lasciava spaventare da una semplice moto.

Nel corso della mia vita mi sono sempre ripetuta che dell'opinione altrui non m'importava, ma in questi casi capisco realmente quanto sia il contrario.

Lo so, non è un bene aggrapparsi al giudizio altrui, ma ogni volta che ricevevo un commento positivo la felicità si impossessava di me, non potevo farne a meno. Era come se avessi bisogno di qualcuno per sentirmi bella.

-Raccontami un po' di te.- disse Logan.

-Di me?- chiesi smettendo di mangiare.

Mi trovavo sempre in difficoltà nel rispondere a questa domanda.

Lui alzò lo sguardo ed annuì, così decisi di dire quello che pensavo di me tutto d'un fiato.

-Ti stupirai di quanti difetti ho. Sono testarda, logorroica, mi lamento spesso, sono precisina ed amo le attenzioni, tante attenzioni. Sono dolce, estroversa ma allo stesso tempo timida. Amo il silenzio, ma anche un po' di caos non mi dispiace, e sono leggermente strana. Per non parlare del mio difetto più grande, una volta che ho preso confidenza con qualcuno divento estremamente egocentrica ed affettuosa, davvero tanto, entrambi in modo involontario.- dissi.

Alzò i suoi occhi su di me ed io abbassai i miei. Questa è l'esatta prova di come si mostri la mia timidezza subito dopo il mio essere stata particolarmente estroversa.
Non ero solita parlare di me, ma avevo questi momenti in cui mostravo i miei punti debole a persone a caso.

-Ed ecco qui che la silenziosa coinquilina svelò al fantastico coinquilino i suoi punti deboli.- disse Logan accennando un sorriso.

Ecco, come non detto! Anche lui pensa le mie stesse cose. Quanto sono stata sciocca.

Non so bene il perché, ma risi, forse nervosamente.

-Quali sarebbero i difetti?- chiese lui serio.

-Non hai sentito quello che ho detto?- domandai a mia volta alzando lo sguardo.

-Testarda? Credo che tu sia solo sicura, vuoi ottenere ciò che vuoi e credi in ciò che fai. Logorroica? Amo le persone che parlano tanto con me, vuol dire che hanno piacere della mia compagnia. Sul fatto che ti lamenti e sull'essere egocentrica possiamo lavorarci su.- rispose ridendo.

-Sei un idiota.- dissi per poi ridere anch'io.

Presi il telefono dalla tasca per vedere l'orario.
12:09 Oh cazzo! Era tardissimo.
Mi alzai di fretta e furia iniziando a sparecchiare tutte le cose della colazione.

-Madison, che hai?- mi domandò Logan trovandosi in leggera confusione.

-È mezzogiorno!- esclamai, non mi ero accorta di averci messo così tanto tempo. Odiavo essere in ritardo.

-E con questo?- chiese ancora lui.

-Dobbiamo pranzare.- risposi.

-Non dobbiamo per forza pranzare presto.- disse il ragazzo dai capelli castani afferrandomi il braccio.

Mi fermai ed in quel preciso momento i miei occhi incrociarono i suoi e, per la prima volta, riuscii a notare il colore delle sue iridi. Era l'incastro perfetto tra il color nocciola ed il verde.

D'istinto sorrisi. Avevo un debole per gli occhi, li avevo sempre reputati veri, come se fossero l'unica parte del corpo che lasciavano trapelare sempre la verità.

Passò qualche secondo e, appena mi resi conto della situazione poco conveniente, mi staccai dalla sua presa. La situazione era già strana così, non era il caso di fare qualcosa per peggiorarla ulteriormente.

Amami in tutti i modi che conosci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora