Evan Buckley

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Soxxxxxxxx spero ti piaccia nonostante sia corto❤ scusa per l'attesa😁

ATTENZIONE- DEATH ON THE NILE SPOILERS!






San Valentino era arrivato come un uragano alla 118.
Tutti si erano imbardati a festa per la cena e avevano decorato l'intera stazione nascondendo ogni due metri cioccolatini e rose, accompagnate dalle più squallide battutine da rimorchio tipiche dei vigili del fuoco.
T/n non amava quella festa.
La trovava noiosa e inutile ma, nel momento in cui il suo cammino aveva incrociato quello del famoso e scapestrato Evan Buckley, aveva iniziato ad apprezzare le cioccolate calde sul divano o le lunghe passeggiate per una meravigliosa Los Angeles notturna dopo la consueta cena degli innamorati.
Bobby durante quella serata dava sfoggio delle sue doti culinarie mentre Hen, Chim ed Eddie invitavano chiunque incontrassero per strada al banchetto annuale del 14 febbraio; quell'atmosfera era quella che T/N poteva paragonare a quella di casa e forse era l'unica cosa che le piaceva di quella festa.
Poi, come dicevo, era arrivato Buck e tutto era cambiato.
Grazie a lui aveva imparato ad apprezzare quei piccoli complimenti sussurrati, i post-it che le lasciava la mattina attaccati alla divisa e migliaia di altre cose che poi avevano fatto si che il suo cuore di pietra iniziasse a sciogliersi lentamente ad ogni San Valentino.

-Ragazzi! Andate a cambiarvi che gli ospiti arriveranno da un momento all'altro!-

May si sporse dalla balaustra del soppalco fino ad entrare nel campo visivo dei due pompieri che chiaccheravano mano nella mano verso l'uscita della caserma.

-Scusate ma abbiamo preso degli impegni-
Buck si scusò con i suoi colleghi ed uscì verso la jeep, diretto alla sorpresa che aveva organizzato per T/n quell'anno.

Ciò che non tutti sapevano infatti era che fin da piccola amava i romanzi di Agatha Christie e che ne teneva sempre uno nel borsone che teneva in caserma come si potrebbe fare con un santino o un quadrifoglio.
Evan infatti, nel momento in cui aveva chiesto alla ragazza di convivere nel suo loft, aveva dovuto accettare il fatto che ben metà del suo piccolo salotto venne riempito da librerie traboccanti di gialli.
Come fosse una coincidenza pochi giorni prima era uscito nelle sale "Assassinio sul Nilo", il secondo dei film con Kenneth Branagh basato sui suoi libri preferiti e quindi lui aveva deciso di prenotare due posti al fondo della sala per godersi una serata assieme a farla contenta.

Parcheggiarono poco dopo al piccolo cinema nel quartiere adiacente alla stazione ed entrarono.

-Stai facendo quello che sto pensando?-

T/n sorrise e lui quasi si sciolse nel vedere la felicità nei suoi occhi.
Sembrava una bambina in un negozio di giocattoli con lo stesso sorriso di Vanellope in overdose da zuccheri e sapendo che era lui che in quel momento lo aveva suscitato lo faceva sentire davvero bene.
Entrarono in sala, armati di caramelle, pop corn e bibite e presero posto.
La ragazza non riusciva a stare ferma mentre davanti ai suoi occhi scorreva la pubblicità e non vedeva l'ora che il film iniziasse per dar mostra al ragazzo che aveva accanto della sua conoscenza.
Buck dalla sua parte si aspettava una serata romantica, magari passata abbracciati nei due posti centrali dell'ultima fila, con la testa della donna che lo aveva amato più di tutte al di fuori della sua famiglia sul petto, ed invece passò le due ore di film ad ascoltare i lamenti della ragazza riguardanti le inesattezze di "Assassinio sul Nilo".

-No no no no. Buck, non c'è mai stata questa scena così hot nel libro. -

-Ma Salomè Otterbourne era una scrittrice nel libro!-

-Ma chi è sto Book? Mai esistito nel libro!-

-Dove diavolo è finito Tim Allerton?-

-Ma la domestica non stava con Van Schuyler. Capisco che siano adattamenti attuali però...-

-Ma cosa c'entra la pittura, era uno smalto-

Anche se possiamo pensare il contrario quelle due ore furono bellissime per entrambi.
Buck si era fatto tante di quelle risate per le persone che la rimproveravano per il suo continuo lamentarsi, per le imprecazioni autocensurate e per i sorrisi nel vedere prendere vita uno dei suoi libri preferiti.
Lei invece aveva passato una serata bellissima in compagnia di quello che era l'uomo della sua vita, che era riuscito a sopportarla anche nei suoi momenti peggiori come le precedenti due ore.

Alla fine il film non era simile al libro e magari non era stato il miglior adattamento ma quella serata, quei minuti passati insieme valevano più di qualsiasi altra cosa.
Anche più di un bel Simon Doyle come quello del libro.







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