11. La famiglia Granger-Weasley

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Pov Ron
Luogo: La Tana

"Mione, starà andando tutto bene, Harry riuscirà a gestire anche questa situazione, come ha sempre fatto"

Cerco di calmare mia moglie, che in risposta mi lancia uno di quegli sguardi che se mi avessero lanciato in faccia una Piovra Gigante sarei stato meno preoccupato e confuso. E terrorizzato. Molto terrorizzato.

Diciamo che questa mattina Hermione, la mia AMATISSIMA mogliettina, è letteralmente andata fuori di testa, e il tutto solo perché Harry ,quell'idiota del mio migliore amico, non si è fatto sentire da quelle che ormai sono ore, e questo ha fatto come scattare un allarme rosso nella mente di mia moglie.

Perché Harry sa, o dovrebbe sapere, che se succede una cosa grossa tipo quella che è successa ieri, LUI DEVE AVVERTIRE, ANCHE UN MINIMO.

Harry, dico io, manda anche solo un patronus dove dici "sto morendo" MA ALMENO AVVERTI.

Sennò poi Hermione impanicata me la devo sorbire tutta io.

Comunque, tutto è iniziato stamattina.
La mattina presto, parecchio presto

Hermione si era svegliata all'alba, come era suo solito fare da anni ormai, tanto che Ron, ormai abituato, non se ne accorgeva quasi più. Anzi un po' amava questa abitudine che aveva preso la sua Hermione .

Quella mattina si accorse che qualcosa non andava quando Hermione iniziò a scuoterlo prima tranquillamente, come a volerlo svegliare, poi sempre più forte, sbattendolo tanto da farlo cadere giù dal letto facendo imprecare il marito.

Hermione solo allora sembro rendersi conto di cosa aveva fatto e sobbalzò chiedendo a Ron se stesse bene. Lui, ripresosi dalla botta iniziale, si alzò a fatica, o per meglio dire strisciò, risalendo sul letto.

Si sedette davanti alla moglie guardandola negli occhi, due grandi iridi color cioccolato rigate dalla luce dell'alba lo guardavano preoccupate.

La luce che filtrava dalle finestre la rendeva stupenda, come d'altronde era sempre, le colorava di una sfumatura particolare i capelli ramati, ancora scompigliati dal precedente sonno.

"Che succede?" Le chiese lui, osservando Hermione negli occhi, senza interrompere il contatto visivo.

"Harry non ha dato nessuna notizia durante la notte ed io... ho paura gli sia successo qualcosa" lo disse quasi in un sussurro, ma il marito la sentì benissimo.

Ron la guardò un secondo prima di risponderle con tono rassicurante "Mione, vedrai che non è niente, magari proprio perché non è successo niente Harry non ha dato sue notizie, ora quando si sveglierà sono sicuro che ci manderà almeno un patronus per dirci che è tutto ok"

Lei annui, poco convinta, interrompendo il legame visivo spostando lo sguardo in basso, per poi alzarsi dal letto, sorridere al marito e dire "si, forse hai ragione, mi stavo preoccupando per nulla"

"Certo, stai tranquilla, e ora andiamo a fare colazione che sto mordendo di fame" disse Ron balzando giù dal letto e scendendo in cucina lasciando Hermione in camera guardare suo marito ridacchiando. Non sarebbe mai cambiato, e d'altra parte meglio così. Perché lei amava tutto di lui, pregi e difetti.

Guardò per qualche attimo l'uscio della porta sorridendo, per poi uscire e raggiungere il marito per iniziare quella nuova giornata. Forse davvero si era preoccupata per niente. Harry si sarebbe fatto sentire a breve.

Peccato che così non fu, perché qualche minuto dopo questa conversazione, in un'altra casa nella via nota col nome di Grimmuld Place Ginny Weasley si sentiva male in bagno, e da qui in poi, Harry non avrà il tempo per avvertire nessuno dei suoi due migliori amici.

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