La spezia (non la città)

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Sulle pareti normalmente non appaiono misteriose scritte in grado di condurti alla verità su come salvare un pianeta (teoricamente tre pianeti), ma il Muro delle Emozioni era di certo particolare.
Alex sentì una sensazione di profondo appagamento interiore quando osservò quella scritta, un'emozione così grande che quasi scoppiò in lacrime.
Fissò il muro, pronto a leggere le parole che finalmente era riuscito a vedere.
Dire che rimase spiazzato è riduttivo. La frase apparsa era enigmatica e incomprensibile, senza un'apparente logica.
"Il cardamomo è essenziale, se la vittoria trovare vuoi lo devi portare qui appena puoi."
Alex pensò che potesse essere tutta una farsa ma poi si ricordò che la donna aveva detto di prendere sul serio anche la cosa più assurda. Non aveva parlato di una "foglia di cardamomo"?
Cercò anche di comprendere la misteriosa identità della donna, ma non aveva ipotesi.
Era venuto lì per parlare con Grey, e quale cosa migliore poteva fare se non andare da lui?
Si diresse verso il suo ufficio, dunque una volta arrivato alla porta allungò la mano e bussò.

La porta si aprì e quando il ragazzo entrò si trovò davanti il Signor Grey. -ALEX! BUONASERA, COSA CI FAI QUI?
-Dovevo parlarle della relazione che avevamo da fare- mentì, inventandosi una scusa, avendo capito le intenzioni di Grey di non destare sospetti.
-ENTRA PURE- Alex entrò e Grey chiuse la porta a chiave -Ciao, scusa il disordine: come mai sei qui? Hai scoperto qualcosa?
-Molte cose interessanti, posso raccontargliele con calma?
-Certamente, andiamo a sederci!
Entrati nell'ufficio di Grey i due si sedettero e Alex raccontò all'insegnante dell'incontro avuto con la misteriosa donna in biblioteca e della scritta riguardante il cardamomo.
-Quello che credo- terminò Alex- E' che per capire cosa mi voglia dire il muro devo cercare del cardamomo. Ma non so dove poterlo trovare.
-Lo so io- disse Grey amareggiato, quasi consapevole del rischio che avrebbero corso. -Dobbiamo formulare un piano che sia efficiente.
Grey si fermò ad osservare il soffitto, sembrava preoccupato.
-Non sarà facile- continuò- le spezie sono tenute dalla signora Mirror nella sua casa sull'albero.
-Ma questa cosa non ha alcun senso. Perché non tenerle in cucina?-

-Domanda interessante- rispose Grey- Probabilmente il direttore sapeva che le spezie sono in qualche modo importanti e quindi li ha messi nel luogo che considerava più adatto.
In ogni caso, aggiungo io, non sempre serve cercare di dare senso alle cose. La vita stessa è piena di insensatezze e cose che non si possono controllare.
-Per riuscire nell'impresa- spiegò il professore con pacatezza- tu e i tuoi amici, mentre io distrarrò la Mirror, vi dirigerete a prendere la pianta, che poi useremo. Attueremo questo piano domani pomeriggio, nelle ore di svago.
-Secondo lei dovremmo venire tutti?- chiese Alex
-Si, potrebbe essere utile la presenza di ognuno di voi. Va a comunicar loro che domani sarà un giorno importante, sarà il primo passo verso la salvezza dell'umanità.
Mentre usciva dall'ufficio di Grey, Alex si sentì scombussolato. Avrebbero dovuto compiere una missione importante. Sarebbe dovuto essere forte per i suoi amici, per rendere il mondo migliore e anche se questo non diminuì l'ansia riuscì a non pensare a questo fardello perché l'amore è la forza più grande che esista e, in un modo o nell'altro, può vincere contro ogni male. L'amore è più forte di tutto e finché esiste vivere, anche nelle più brutte situazioni, ha senso. Nonostante Alex non conoscesse bene i suoi amici sentiva un amore sconfinato per loro, forse perché era infinitamente buono o forse ciò

era dovuto a tutto il tempo che aveva passato con quelli che conosceva già prima che gli fossero cancellati i ricordi. Se infatti la memoria è conservata nella mente, l'amore è conservato nel cuore, e questo non può essere intaccato. Tutto può essere cancellato dalla mente ma mai dal cuore.
Alex riunì i suoi amici e gli spiegò tutto. Una volta finito avevano gli occhi sbarrati.
-Domani dobbiamo andare in una missione potenzialmente pericolosa con lo scopo di cercare del cardamomo per noi e per Grey?- chiese Noemi.
-Si- affermò Alex.
-EPICO.
-No Noe, non è epico- esclamò Hannah stupefatta e
stranita, appena tornata dall'infermeria -MA dobbiamo farlo perché è ovvio che qui c'è qualcosa di ben più grande di noi che sta accadendo.
-Forse sarebbe meglio andare a dormire, per prepararci alla missione- concluse Matilde.
Lei, Hannah, e Noemi salutarono e si allontanarono nell'oscurità.
Alex e Anthony si avviarono in silenzio verso la loro camera credendosi pronti per ciò che sarebbe accaduto.

Il Pianeta Perduto: l'ombra del direttoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora