Non innamoratevi mai di un musicista

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Dopo aver salito la scala i ragazzi si trovarono di fronte ad una porta di legno d'acero. Sul muro c'era un
campanello con scritto "Francis Doom".
-Cosa dobbiamo fare? Suoniamo?- chiese Alex.
-Direi di sì- rispose Hannah, in realtà poco sicura. Si avvicinò e picchiettò tre volte sul legno.
-Arrivo!- urlò una voce maschile dall'interno della stanza.
Si sentì una chiave roteare nella serratura, dopodiché la porta si aprì.
Il gruppo si trovò di fronte ad un uomo alto, abbronzato e senza maglietta, con degli addominali scolpiti. La poca barba che aveva gli faceva risaltare la bellissima mascella.
Tutti lo fissarono imbambolati, in quanto evidentemente era molto affascinante.
-Scusate, non trovavo la maglietta- disse imbarazzato - Non credevo che avrei avuto visite! Entrate pure.
L'uomo si girò e se ne andò.
-Sicure che potremmo fidarci?- chiese Anthony, sbalordito dalla bellezza di quell'uomo.
-Certamente, non c'è altro che possiamo fare. La botola si è chiusa- rispose Hannah un po' intontita - E poi guarda quanto è bello... Non può essere cattivo.

Oh cara Hannah, se solo il mondo fosse così semplice. Sapessi quanti fighi ma infami ho incontrato.
Entrarono in casa, intontiti.
La stanza in cui si trovarono quando entrarono era un grande soggiorno arredato con un divano rosso e una televisione. Davanti al telefono si aveva un tavolino di legno, e alla sinistra una bellissima libreria di mogano. Su una parete, appesi a dei ganci, si avevano flauti, trombe, violini, viole...
Un grande pianoforte fungeva da tavolo.
-SEI UN MUSICISTA?- chiese Hannah eccitata.
-Si, passo intere giornate a suonare- rispose lui -Non mi dire che lo sei anche tu!
-SI- urlò lei.
-QUESTO E' FANTASTICO, TRA POCO MI FAI SENTIRE DI COSA SEI CAPACE- rispose lui, facendo poi altre urla isteriche.
Alex lo fissò perplesso. -Ehm... Wow, sei proprio talentuoso se sai suonare tutti questi strumenti.
-Tutti quanti, dal primo all'ultimo, tranne il triangolo- Fissò il vuoto amareggiato. -Odio il triangolo.
Fu scosso dai brividi, come se stesse per crollare a piangere.
-In ogni caso mi chiamo Francis, lieto di ospitarvi. Volete qualcosa da bere?
Non lasciò il tempo di rispondere.
-Bene, vi preparo del tè!
Francis andò verso un'apertura nel muro.

-Aspettatemi qui, torno subito.
Sparì.
Alex si guardò intorno. - Questo posto mi trasmette strane vibrazioni... E' meglio andare.
-Non dire sciocchezze- disse Hannah.
-Esatto- continuò Matilde -Francis è così simpatico... e talentuoso... e bello.
-Perfino più di un fenicottero- constatò Noemi sognante. -Io concordo, così bello.- aggiunse Anthony, che fissava l'uomo intontito.
-è vero, è bellissimo- confermò Alex, che però si svegliò - Ma ricordatevi la nostra missione, dobbiamo uscire da qui...
Alex fu interrotto da Francis.
-ECCOMI TORNATO CON IL TE'.
Entrò nella stanza con delle tazze fumanti sopra un carrellino di legno.
-Sediamoci sul divano a berlo, poi potremmo suonare. Va bene Hannah?- Propose lui.
Lei annuì sognante.
Dopo essersi tutti seduti Francis ricominciò a parlare. - Allora, cosa ci fate nei paraggi?
-Cerchiamo del cardamomo- disse Matilde.
-Non mangio spezie. Se lo avessi ve lo darei, mi spiace. -Matilde- continuò -Anche tu suoni?
-No, però ho un quaderno dove riporto sempre i fatti più interessanti.
-NON CI CREDO! ANCHE IO LO FACCIO.

"E' l'uomo perfetto" pensò lei sbavando.
-Tu invece Noemi?-
-Mi piacciono molto gli animali, soprattutto i fenicotteri, anche se non ne sono così ossessionata come pensano tutti!
-Anche io amo gli animali, i fenicotteri in particolare. "Sempre più perfetto" pensò Noemi.
-Bene, possiamo andare a suonare.- disse l'uomo.
Francis si incamminò verso il piano.
Le ragazze lo seguirono.
-Le ha ipnotizzate! dobbiamo uscire da qui- urlò allarmato Alex.
-Ma Alex non è vero- disse Anthony -Come può un uomo così affascinante fare una cosa simile.
Anthony le seguì.
Francis cominciò a suonare il piano.
In quell'istante anche Alex fu ammaliato. Non pensava che avrebbe mai potuto vedere una creatura così meravigliosa.
-Prima è il vostro turno.- disse minaccioso rivolto ad Alex e Anthony, che furono avvolti in una morsa dalle corde degli strumenti.
Cominciarono a stringere ma nessuna delle ragazze se ne accorse.
Alex si sentiva soffocare, gli mancava il respiro, ma il ragazzo era troppo impegnato a guardare Francis per accorgersene.

-è bravissimo- disse Noemi, che lo vedeva ancora come un uomo.
-Meraviglioso- esclamò Hannah.
-Superlativo- lo lodò Matilde.
La musica avanzava e le corde stringevano sempre di più. Alex non poteva fare niente. Era troppo bello per reagire. Non si rendeva conto di quello che stava succedendo. Con la coda dell'occhio vide le sue amiche, imbambolate. Per un solo secondo gli sembrò di rinsavire. Vide Hannah. Cosa stava succedendo? Perché non stava reagendo?
Vide l'uomo e ricordò cosa stava succedendo.
"Reagisci", riuscì a dire, prima di cadere in trance. No, non poteva permetterselo. Nessuno di loro doveva morire. Aveva paura, come sempre, ma accinse a tutta la forza di volontà che aveva.
"NO, NON LO PUOI PERMETTERE:"
Alex riuscire ad urlare.
- Ragazze!
Nessuna di loro si girò. Entro poco tempo sarebbero morti soffocati.
Stava per ricadere nell'ipnosi, quando riuscì a muovere gli occhi e a guardare Hannah.
-Hannah! Il cardamomo!-
Lei non si accorse di nulla.
"REAGISCI ALEX:"
Stava cedendo.
"NO, NON PUOI!"

-Hannah! Non posso morire! Non possiamo farlo!- Sembrò destarsi dal sonno per poco, ma ancora non accade nulla.
Era in utile.
Si stava per arrendere, quando si ricordò di una cosa. La libertà.
Urlò con le ultime forze che gli erano rimaste. -HANNAH! RICORDATI QUELLO CHE TI HO PROMESSO!
Lei si girò, ancora in trans.
-LA SALA DELLA MUSICA. LA LIBERTÀ CHE C'E' FUORI DALL'ALBERGO!
La ragazza riuscì a guardalo.
"La libertà... Alex..."
Si svegliò dall'ipnosi, e notò quello che stava accadendo. -RAGAZZE SVEGLIATEVI!- si lanciò contro le amiche, che però non la guardarono. Continuavano a osservare Francis.
Hannah si lanciò verso di lui, che si rese conto di ciò che era accaduto e si alzò dal piano.
-COME HAI FATTO A LIBERARTI- urlò furioso.
-STO CERCANDO UNA COSA.- rispose lei piena di collera.
-COSA?
-LA LIBERTÀ!
-Potrai cercare quanto vuoi, ma la libertà non esiste.
Lui le si lanciò contro, pronta per ipnotizzarla con la sua bellezza.
-NO.
La ragazza, credendo che fosse l'unica via d'uscita, fece qualcosa che non credeva avrebbe mai fatto. Usò il suo potere e creò un coltello un momento prima che l'uomo la raggiungesse.
Mentre lei si stava fiondando su Francis ripenso a ciò che stava per avvenire. Era davvero giusto? Non lo sapeva, ma non c'era il tempo per pensare. Il coltello lo colpì. Francis cadde a terra, pugnalato.
Le corde dei ragazzi si slegarono. Tutti uscirono dallo stato di ipnosi.
Hannah lasciò cadere il coltello, turbata da ciò che aveva fatto. Guardò i suoi amici. Anthony e Alex stanno bene. Si erano liberati in tempo.
Il corpo di Francis si dissolse nel nulla.

Il Pianeta Perduto: l'ombra del direttoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora