Nella stanza era calato il silenzio.
Alex cadde a terra con respiro affannoso, gli occhi gli si riempirono di lacrime.
-Scusate- esclamò. Strinse i pugni. -Mi alzo subito. Mi stava facendo male.
-Alex, Anthony- esclamò Hannah, piangendo anch'essa- è colpa nostra, non ci siamo accorte di nulla. State bene?
-Non è vero! Anche noi eravamo ipnotizzati. Siete state voi a salvarci.- disse Anthony.
-Stiamo bene...
Anthony si avvicinò ad Alex. -Riesci ad alzarti?
-Si, si andiamo.
-Andiamo avanti- disse Noemi.
Anthony si alzò.
I nostri ragazzi si abbracciarono, tra le lacrime.
Dopo qualche minuto decisero di salire la scala che,
alla morte di Francis, era calata dal soffitto.
Uno ad uno si lasciaronp alle spalle quella stanza.
Si ritrovarono in un immenso bosco. Le gigantesche
sequoie si alzavano alte verso il soffitto della stanza in cui si trovavano (non era una vera foresta, era comunque una sala illuminata da luce artificiale) e coprivano la luce.Una brezza leggera agitava i rami mentre gli uccelli cinguettavano.
-Questo posto mi trasmette strane vibrazioni- esclamò Hannah, che si sentiva osservata
-Anche a me, è come se qualcuno ci stesse guardando- confermò Matilde.
Ed era effettivamente così. Un fruscio scosse un cespuglio alle loro spalle, tutti si girarono, e dalle frasche emerse un uomo.
-Buongiorno- disse.
La misteriosa figura si sedette sul ceppo di una sequoia che era stata tagliata. Hannah si mise in guardia con il coltello.
-Mettetevi dietro di me.
-Tranquilla! Non siate spaventati- esclamò l'uomo. -Lei chi è?- chiese Alex, sprezzante, mettendosi in
guardia.
-Mi chiamo Etlaife. È strano vedere delle persone in
questa foresta.
-E perché mai? Cosa c'è di strano?- chiese Hannah, in
guardia.
-Di solito vengono uccisi- rispose lui, con un sorriso
maligno -Vi consiglio di trovare un riparo per la notte, per evitare di essere catturati da loro.
-Loro chi?
-Non li ho mai visti, non so chi siano, ma trovo sempre le carcasse dei morti. Seguitemi, se volete vivere.
-Come possiamo essere sicuri di poterci fidare di te?-Non potete, ma non mi sembra che abbiate altre possibilità. Preferite la morte?
Alex pensò a ciò che gli aveva detto Grey. Era stufo di non sapere di chi potesse fidarsi, soprattutto dopo ciò che era successo, ma erano costretti a seguire quell'uomo. Non avevano altre alternative.
Si ritirarono in disparte.
-Cosa dobbiamo fare?- chiese Anthony.
-Non mi sembra ci siano tante scelte.- puntualizzò
Hannah.
-Se fosse solo una scusa per ucciderci?- fece notare
Noemi.
-Ricordate che l'ultima persona che abbiamo seguito ci
ha quasi uccisi vero?- disse Anthony.
-Io- concluse Alex- Credo dovremmo seguirlo.
Tutti lo fissarono incredulo.
-Non abbiamo alternative, ha ragione. Se sarà
necessario combatteremo contro di lui.
Tutti annuirono e lo seguirono. Non erano molto
convinti di quella scelta, in realtà.
-Eccoci arrivati!- disse Etlaife dopo mezz'ora di
cammino. Li aveva portati su una sporgenza rocciosa molto grande, dotata di tende, bagni e ogni tipo di comodità.
La sporgenza era a picco sulla foresta
-Potete soggiornare in queste tende. Io abito qui. -Grazie mille per l'ospitalità- disse Alex, colmo di
gratitudine, anche se continuava a non fidarsi molto.-Non è un luogo nascosto. Come fanno, Loro, a non trovarti?- puntualizzò Anthony.
-Non è mai accaduto- rispose l'uomo, liquidando in fretta la questione -Io vado a cercare del cibo. A procacciare, come direbbe mio padre. E' morto cadendo da quel precipizio- lo indicò -Perciò voi state attenti alla sporgenza e non allontanatevi, se non volete essere catturati e uccisi brutalmente.
Etlaife corse verso un piccolo sentiero e sparì.
Sulla parete della montagna c'era un cartello. "Orempilit", recitava.
-Secondo voi- chiese Hannah titubante -Stiamo davvero facendo bene a fidarci di lui? L'ultima volta che ci siamo fidati non è andata bene.
-Ripeto quello che ha detto Grey. Fidarci è l'unica cosa che possiamo fare per sopravvivere- la bloccò Alex.
-Direi di sistemarsi nelle tende e riposare un po' mentre aspettiamo che torni Etlaife- propose Matilde.
I ragazzi, stanchi sia emotivamente che fisicamente da quella giornata, si rannicchiarono nella stessa tenda per parlare un poco prima di riposare.
-Dobbiamo trovare un modo per passare al livello successivo- ricordò Anthony.
-Hai ragione- rispose Alex -Eppure non sembra ci sia nulla da fare qui...
-Ragazzi- disse Hannah -propongo di dormire a turno, così potremmo essere riposati e qualcuno farà la guardia. Alex si offrì per primo, mentre i suoi amici russavano.
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Il Pianeta Perduto: l'ombra del direttore
FantasyChe cosa succede realmente all'interno dell'albergo Alex non lo sa. L'unica cosa che conosce è di essere stato trasportato lì senza ricordi, con la sola consapevolezza di avere dei poteri speciali che gli serviranno una volta liberato, dopo cinque a...