Il ponte è lungo e l'oceano è grande.
La frase preferita del mitico Simon, l'unica persona in grado di ospitare in casa sua una sconosciuta che aveva passato chissà quanto tempo a rubargli il cibo, assunse un senso non appena Anthony uscì dal negozio.
Quando il sole lo illuminò si trovò di fronte ad un'enorme distesa blu. L'oceano si estendeva in ogni direzione guardasse e non sembrava esserci terra in vista. Un lungo, lunghissimo, ponte collegava due terre talmente lontane che di esso non si vedeva la fine.
-Oh- disse Anthony un po' scoraggiato -Ecco cosa significa...
Luke osservò il grande mare blu. -Percorriamo la strada insieme, ti va? Ho già un piano per capire dove andare.
Luke si arrampicò sulla balaustra.
-Cosa stai facendo?- chiese Anthony, un po' preoccupato, ragionevolmente direi. D'altronde se qualcuno si arrampica su una balaustra raramente è un buon segno.
-Non ti preoccupare- rispose Luke, che poi si lanciò nell'oceano.Anthony si calmò quando l'acqua avvolse il suo nuovo amico, che rimase sospeso in un tentacolo da cui affiorava solo la testa.
-E ora che succede?- chiese incuriosito Anthony.
Luke non rispose, ma si concentrò per un minuto. Essere un radar umano è difficile e lo è ancora di più se si deve ispezionare tutto il mare, serve tempo. Successivamente si fece posare, ancora miracolosamente asciutto, sul ponte dal tentacolo d'acqua, che poi si ritrasse.
-Ho capito dove si trova la terra più vicina.
Indicò il lato sinistro del ponte, avendo alle spalle il negozio di antiquariato di Simon.
-Però è una distanza troppo grande per essere percorsa a piedi...
Ad Anthony si illuminarono gli occhi. -So io cosa fare, non preoccuparti.
Il ragazzo scomparve all'interno del ponte, di cui aveva preso possesso. Dopodiché le grandi assi di legno bianco che costituivano la struttura si mossero come fossero un nastro trasportatore, o una scala mobile.
Dopo tre minuti Luke, che si muoveva molto velocemente, era sulla riva. Quando Anthony fuoriuscì dal legno si trovarono entrambi ad osservare quella che era un'antica villa sulla spiaggia.
Le colonne ioniche sostenevano il portico e un grande portone nero era spalancato e permetteva di entrare in ungigantesco soggiorno. Sulla soglia una signora con un abito da sposa nero fece segno ai due ragazzi di entrare.
-Siete dell'agenzia investigativa comunale? Vi prego di seguirmi subito.
La donna entrò, aspettandosi i ragazzi al seguito. -Cosa facciamo?- chiese turbato Anthony.
-Credo che dovremmo entrare- rispose Luke,
altrettanto preoccupato.
I due fecero un sospiro e dopo aver salito le scale
attraversarono il portico e si addentrarono nel portone nero.
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Il Pianeta Perduto: l'ombra del direttore
FantasyChe cosa succede realmente all'interno dell'albergo Alex non lo sa. L'unica cosa che conosce è di essere stato trasportato lì senza ricordi, con la sola consapevolezza di avere dei poteri speciali che gli serviranno una volta liberato, dopo cinque a...