Julia urlava disperata sul corpo della defunta moglie, quando alzò gli occhi e vide gli ospiti.
Si alzò, cercando di trattenere le lacrime e di mostrarsi forte, e si avvicinò ad Alex, Roberta, Matilde, Cassandra e Jackson.
Cercò di avere un tono risoluto e iniziò a parlare. - Conoscevo questa donna da tutta la vita. Era la mia migliore amica, mia moglie, e ora è morta. La colpa è di uno di voi. Non c'è niente nel giro di chilometri. È chiaro quindi che qui dentro qualcuno l'ha polverizzata.
Julie si mise una mano sulla bocca e si girò per trattenere un singhiozzo, poi si voltò nuovamente verso gli indagati. - Perché,- chiese -Perché avete fatto questo. Perché lei...
A quel punto non ce la fece più e si accasciò a terra, singhiozzando ansiosamente.
Alex non resse di fronte a questo spettacolo straziante, soprattutto considerando che Elise li aveva salvati e che lo aveva consolato la sera precedente. Iniziò a piangere. Notò che anche gli altri avevano ceduto.
Dopo qualche minuto Julia si alzò. - Io vado a... a portare Elise in camera. Voi restate qui. Non azzardatevi a cercare di uscire da questo albergo, lo renderò impossibile.
Le uscite furono bloccate da delle lastre di metallo.-Entro stasera voglio sapere chi è stato.
La donna se ne andò con il corpo della moglie, o con ciò che ne restava, in braccio.
Quando lei fu uscita Cassandra parlò, riferendosi ad Alex e agli altri.
- Perché l'avete uccisa?
-Scusami?- chiese Roberta accigliata.
-E' palese che siete stati voi. Vi sembra un caso che sia
morta proprio dopo il vostro arrivo?
-E' per questo che non siamo stati noi! Che motivo
avremmo avuto!- si infuriò Matilde.
-Manteniamo la calma- disse Jackson.
-Calma? La tua amica mi ha accusato di essere una
spietata assassina e io dovrei mantenere la calma?- ribatté Matilde.
Alex li bloccò. - Ragazzi.
-Un attimo Alex, sto cercando di scagionarci da un'accusa assurda!
-No Matilde- continuò lui -ascoltami.
Lei notò che stava fissando il muro di legno dietro la statua del drago.
-Vedo una scritta- annunciò lui.
-Cosa dice?- chiese Roberta.
Alex lesse ad alta voce:- "Il potere antico, ai morti
vicini, chi legge ruba. Dietro al muro di legno si ha la verità."
-Sembra una sorta di...- iniziò Matilde.-Profezia- concluse Roberta, che ebbe un'intuizione e capì- "il potere antico, ai morti vicini, chi legge ruba". Alex parla sicuramente di te, sei tu l'unico che riesce a leggere.
-E cosa intende?
Matilde lesse meglio la scritta, e cercò di interpretarla. -Se volesse dire che rubi il potere dei morti?
-Questo è impossibile- rispose Alex -Io non ho questo potere.
-Forse tu non credi di averlo-
-Ma di che diamine state parlando- chiese Jackson. -Stai zitto tu- rispose Roberta che poi si rivolse di
nuovo ad Alex -La risposta è dietro al muro di legno. Prova a romperlo con il potere di Elise...
Alex si avvicinò al muro e alzò il braccio. Si concentrò. Dopo qualche secondo si sentì un rumore sordo e quando riaprì gli occhi il muro si era crepato. Alex ci riprovò e il legno si ruppe rivelando una porta.
Era allibito -Io posso rubare il potere ai morti?
-A quanto pare. E riesci persino ad usare il loro potere senza pratica, all'istante!- affermò Matilde -è grandioso! Si rivelerà di sicuro utile. Ora non perdiamo tempo.
I tre si avvicinarono e Roberta girò la maniglia, ma la porta non si mosse.
-E' chiusa- annunciò.
-Cosa?!- chiese Matilde sempre più scoraggiata. -Chiusa-Alex provò a romperla con il potere appena acquisito, ma era come indistruttibile.
Roberta però ripensò a come lei ed Elise avevano collaborato per distruggere il mostro e a come lui, dopo che lei aveva cambiato il suo materiale, era rimasto ancora vivo.
-Ho un piano- esclamò -Ora ci trasformerò in acqua. Il mostro del lago è sopravvissuto, quindi lo faremo anche noi. Possiamo attraversare la porta passando sotto la fessura.
Prima che qualcuno potesse ribattere Roberta attuò il suo piano e Alex si sentì debole, poi perse la forma corporea e si sciolse.
Capivo benissimo come si sentivano, dato che per un breve periodo di tempo fui trasformato in un barattolo di budino, ma questa è una storia che non amo raccontare.
Alex si abituò subito. Non era poi diverso dall'essere fatto di carne. Riusciva a controllarsi. Strisciò sotto la porta e quando Roberta li fece tornare umani il nostro trio si ritrovò in una piccola stanza dalle pareti intonacate di bianco.
Alex osservò il muro.
-Qui c'è il resto della profezia.
-Cosa dice?- chiese ansiosa Matilde.
-"Stanotte in guardia ognuno starà. Del crepuscolo la
creatura arriva, nel drago di fuoco si avrà la soluzione se colei che si reputa inutile avrà imparato la lezione". Qui in basso poi c'è un'altra parola. Mezzanotte.-Da questo cosa dovremmo capire?- chiese Matilde.
Alex pensò a quella parola, crepuscolo, e comprese. - Le creature del crepuscolo, quelle della pasticceria! Hanno ucciso Elise e torneranno anche stanotte.
-Creature del crepuscolo? Pasticceria?- chiese Roberta.
-Poi ti spiego- continuò Alex, che non era realmente sicuro di volerlo fare -Ritornando alla profezia, la soluzione si trova nella statua del drago credo, se chi si ritiene inutile agirà, e tutto questo penso che accadrà a mezzanotte. Ma chi è che si ritiene inutile?
-Io- esclamò Matilde -Penso si riferisca a me, che non ho alcun potere. Forse devo imparare la lezione, cioè che non sono inutile.
-Ragazzi- disse Roberta -forse sarebbe meglio andare a prepararsi per questo.
-Hai ragione- concordò Alex, mentre Matilde pensava a quelle parole e si preoccupava del fatto che se non fosse riuscita ad usare il potere sarebbero morti tutti.
Roberta vide che nella toppa della porta c'era la chiave, e così uscirono.
Quando i tre entrarono nel salone videro Cassandra, Jackson e Julie sedute su un divano. Si alzarono.
-Eccovi!- esclamò Jackson.
-Siete lì dentro da ore!- continuò Cassandra.
-Come? Che ore sono?- chiese Alex.
Julie si alzò. - Mancano due minuti a mezzanotte, dove
siete stati?Ad Alex si bloccò il cuore in gola. - Allora devo sbrigarmi a raccontare. Abbiamo scoperto chi è l'assassino.
Alex spiegò tutto e Julie si accasciò sul divano, piangendo. -Come facciamo a sconfiggere queste creature?
-Crediamo di sapere anche questo. Forse però è il caso che voi vi nascondiate per evitare di essere uccisi.- propose Alex, ma prima che loro se ne potessero scappare l'orologio rintoccò.
Era mezzanotte.
Nella sala tutti si guardarono attorno impauriti, cercando di capire da dove sarebbe arrivata la creatura. Non successe niente. Poi ad Alex si annebbiò la vista, e cadde a terra in preda a convulsioni.
Matilde gli si avvicinò allarmata cercando di soccorrerlo. Gli cominciò ad uscire bava dalla bocca. La ragazza ebbe un brutto presentimento e si allontanò. Alex cominciò a vomitare e, subito dopo, esplose. Dal suo corpo si sprigionò un gigantesco fumo nero.
Era lui la creatura del crepuscolo. (non so perché, ma il computer che crea le prove ha deciso che la storia delle due simulazioni fosse questa).
Il fumo si librò in volo nella stanza e cominciò a cercare una preda. Roberta e Matilde si nascosero dietro alla statua e in quel momento la creatura piombò su Jackson, che fu scaraventato in aria e disintegrato all'istante. Cassandra rimase sconvolta e si accasciò alsuolo, stava per essere presa dalla creatura quando Julie la salvò spingendola fuori dalla gittata del mostro. Fu presa al suo posto. Si disintegrò nell'aria.
-Matilde devi fare qualcosa! Lo distraggo prima che mangi anche cassandra.
Come non detto, anche lei fu presa.
Roberta si mise a parlare con il mostro mentre cercava di schivarlo.
- Alex, ricordati chi sei!
Matilde cercò di usare tutta la sua forza, si concentrò verso la statua, eppure non successe nulla.
-Roberta non riesco!
-Ce la puoi fare!- Nel dire queste parole Roberta si distrasse e la creatura la inghiottì. Anche lei fu polverizzata.
Fu in quel momento che tutto cambiò. Una nuova energia avvolse Matilde, arrabbiata per la morte dell'amica. Urlò. Urlò più forte che poté tendendo le mani verso la statua e accadde.
La statua del drago si illuminò. Matilde fu in grado di risvegliare il suo Ariai.
Il drago si accorse subito di cosa stava accadendo e prima che la creatura si lanciasse su Matilde, l'Ariai si gettò su di lei e la aspirò. Tornò a dormire.
Alex cadde a terra e dopo una ventina di secondi si rialzò come se non fosse accaduto nulla. -Che è successo? Matilde spiegò tutto. -Così ho scoperto il mio potere,
posso risvegliare gli Ariai- concluse.-Ma è fantastico- disse, poi ripensò ai caduti -ma tutti questi morti... per colpa mia...
-Non ci pensare, nulla di tutto questo è vero. Ora andiamo.
Appena dette queste parole tutto cominciò a sgretolarsi attorno ai ragazzi, che rimasero imprigionati nel nulla più totale. Svennero.
Il loro esame era terminato.
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Il Pianeta Perduto: l'ombra del direttore
FantasyChe cosa succede realmente all'interno dell'albergo Alex non lo sa. L'unica cosa che conosce è di essere stato trasportato lì senza ricordi, con la sola consapevolezza di avere dei poteri speciali che gli serviranno una volta liberato, dopo cinque a...