Un piano a prova di direttore?

1 0 0
                                    

Alex, Hannah, Noemi, Matilde e Roberta stavano per iniziare il pranzo. Prima di parlare Alex si assicurò di vedere Anthony parlare con la Mirror e in quel momento sperò che non stesse per sentire ciò che stava per dire. Spiegò tutto a roberta, che era allibita, e poi aggiunse.
- Dopo mangiato ci troviamo in piscina per discutere del piano per stasera.
-Stasera?- chiese Roberta.
-Si, stasera scappiamo e non importa cosa ci farà il direttore. Ora facciamo finta di parlare di altro.
Alex guardò Hannah, che gli sorrise.
Finito il pranzo i ragazzi si recarono come se fosse nulla nelle loro stanze a prendere il costume.
-Non dovresti andare a sentire cosa dicono?- chiese la Mirror ad Anthony mentre li vedeva uscire.
-No, è tutto sotto controllo.- rispose lui, ripensando al discorso con Ellifore. -Il piano deve proseguire.
-Hai ragione, come ho fatto a dimenticarmi.. Non potranno scappare se tutto andrà come previsto.
Anthony non ne era più sicuro.
I ragazzi, dopo aver raggiunto la piscina, si sedettero sulle sdraio.
-Allora, spiegaci- disse Noemi ad Alex.

-Stasera noi fuggiremo. Prima di dirvi come però devo raccontare a tutti cosa ho visto stanotte.- rispose Alex, che iniziò il racconto- Mi sono svegliato e quando ho visto una luce nel corridoio e la porta della camera aperta sono andato a controllare cosa fosse, senza notare la mancanza di Anthony. Seguendo la luce ho scovato una stanza. Al suo interno il direttore aveva collegato il cadavere di Grey e il corpo dormiente di Roberta ad una macchina, non so cosa stesse facendo, ma in quel momento ho capito che il direttore era lui.
Roberta sembrava sconvolta. - Io non mi ricordo nulla e non mi sento diversa. Cosa può avermi fatto...
Lei cedette e cominciò a piangere.
Alex la abbracciò. - Risolveremo tutto vedrai.- le disse con voce amorevole.
Tutti rimasero zitti, nessuno sapeva cosa dire.
-Oggi abbiamo scoperto che avevo ragione- continuò Alex, ignorando il pianto di Roberta -E non volevo più scappare, ma ora ho un piano. Per conoscere il giorno giusto della fuga è necessario che mi venga a fare visita l'uomo di cui parlava Cameron. Quando verrà, se saremo già nei nostri dormitori e non avrò avuto occasione di comunicarvelo prima, verrò a dirlo ad una di voi, che si farà trovare fuori dal dormitorio all'ora prestabilita, le due di notte. Se tardo è perché l'uomo non è ancora arrivato. A quel punto scapperemo e raggiungeremo la colonna trasformandoci in acqua grazie al potere di Roberta, così eviteremo anche le possibili guardie, se ci

saranno. Se l'uomo non arriverà entro le tre non scapperemo e aspetteremo che si presenti. Se accadrà più tardi verrò a chiamarvi.
Alex riuscì a consolare Roberta (ardua impresa, ci vollero circa venti minuti) e il resto del pomeriggio fu occupato da bagni e risate, prima della grande tragedia di quella notte.

Il Pianeta Perduto: l'ombra del direttoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora