Alex e i suoi amici si ritrovarono su una piccola sporgenza. Un ponte lunghissimo sospeso sopra un burrone avrebbe permesso loro di scappare, di trovare la salvezza.
Alex notò che la casa si trovava sopra una gigantesca colonna di pietra, posizionata sopra un buio precipizio. All'interno della colonna sicuramente si trovavano l'albergo, la città e la biblioteca dei ricordi.
-Siamo liberi!- urlò Alex di gioia.
Il sole era completamente oscurato dalle nuvole, pioveva.
I ragazzi corsero sul ponte e vennero investiti dalla pioggia. Non l'avevano mai sentita per davvero. Mentre correvano l'acqua si infilava tra i loro vestiti e veniva a contatto con la pelle. Era fredda, viscida e fastidiosa, ma loro la amarono. Perché quell'acqua, quel singolo fenomeno atmosferico che per noi è cosa naturale, per loro non significava altro che una cosa. Ce l'avevano fatta, erano finalmente liberi.
Essi si guardarono intorno e notarono, aldilà del burrone, un paesaggio montuoso, in cui la natura regnava incontrastata. Dei grandissimi alberi si ergevano maestosi. Chissà quante creature vi vivevano, quanti boschi come quelli c'erano, quante cose da scoprire. Non vedevano l'ora di farlo.Una grande cascata scendeva da una delle montagne, e il suo sciabordio si mischiò al rumore della pioggia.
Mentre correvano Grey, nonostante il tendine tagliato, uscì dalla porta d'ingresso e cominciò, lentamente, a strisciare cercando di alzarsi verso i ragazzi.
-FERMATEVI- urlò -NON ANDATE.
cadde a terra. Nella disperazione prese un telecomando e lo attivò. Una grande esplosione distrusse il ponte.
I ragazzi erano bloccati, non potevano proseguire. Grey riuscì ad alzarsi.
-venite qui!- urlò, prima di ricadere a terra. Cercò di
utilizzare le ombre, ma era affaticato, ferito. Non riuscì. Ci riprovò, ma una pianta crebbe in un istante e gli bloccò le mani e i piedi. Cosa stava succedendo?
Alex si guardò intorno in cerca di una possibile soluzione, cercò di capire quali dei loro poteri avrebbe potuto utilizzare. Prima di risolvere il problema però vide una donna dall'altro lato del precipizio.
Sentì la sua voce nella mente.
"Alex, saltate nel vuoto. Vi salverò io"
Ai piedi della donna crebbe un albero.
Alex riusciva a sentire di potersi fidare di lei. -Saltiamo- disse ai compagni.
-Sei impazzito?- gli urlò Noemi.
-Forse- ribadì lui -Ma fidatevi di me.
I suoi compagni si diedero delle occhiate, poi si
presero per mano.Lui afferrò le mani di Anthony e Noemi, che a sua volta prese quella di Matilde. Saltarono nel vuoto, mentre Grey li fissava, sconfitto e, nel profondo, inorridito da tutto ciò che aveva fatto in questi anni, dal fatto di avere ucciso Hannah, che non avrebbe mai realizzato il suo sogno.
Non sarebbe mai stata libera.
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Il Pianeta Perduto: l'ombra del direttore
FantasyChe cosa succede realmente all'interno dell'albergo Alex non lo sa. L'unica cosa che conosce è di essere stato trasportato lì senza ricordi, con la sola consapevolezza di avere dei poteri speciali che gli serviranno una volta liberato, dopo cinque a...