capitolo 27

97 8 0
                                    

Torniamo dagli altri, mio padre mi abbraccia fortissimo facendomi male alla pancia.
"Caro non la stringere così forte, le fai male" dice riprendendolo.
"Non la sto abbracciando così forte cara e poi non la vedo da tanto forse troppo tempo" dice indignato.
"Non ci vediamo da 2 ore papà" dico sospirando, mi arrampico sulla sua schiena, fino a sedermi sulle sue grosse spalle, mette le mani sulle mie gambe per tenermi stretta.
Passiamo tutta la giornata fino al tramonto divertendoci dopo stamattina non mi sono più sentita male.
"Senti papà..." dico appoggiando la testa sulla sua spalla, mia madre parla divertendosi con Max.
"Dimmi tesoro" dice sorridendo, guardiamo insieme il tramonto, il padre di Max è seduto vicino a noi sulla riva con i piedi che toccano l'acqua.
Mi porto le ginocchia al petto.
"Com'è essere genitori?" Chiedo toccandomi la pancia.
"Cosa intendi?" Dice guardandomi confuso.
"È bello?" Lo guardo negl'occhi.
"È meraviglioso, certo non è facile ma allo stesso tempo ti riempie di gioia" dice sorridendo.
"E ti senti fiero di loro quando crescono belli e forti come voi" dice Tomas divertito, un vento caldo mi accarezza il viso dolcemente, il profumo salmastro del mare mi riempie i polmoni, tocco la pancia accarezzandola lentamente circondo le gambe con un braccio e appoggio il mento alle ginoccia.
"Gwenny..." dice Tomas dolcemente, li guardo.
"Si?" Dico alzando il viso.
"Perché queste domande?" Dice mio padre, scambiandosi uno sguardo significativo con Tomas.
"Così....per sapere..." mento restando vaga.
"Sei incinta" dice mio padre, sussulto.
"No, papà non sono incinta" la voce mi muore in gola, mentre pronuncio quella parola, la nausea ricomincia, mi alzo e scusandomi mi allontano, vado verso mia mamma.
"Madre..." dico con le lacrime agli occhi, mi fa un cenno con la testa e corro verso il bar, mia madre mi segue, di nuovo vomito fino ad arrivare all'anima, mia madre mi accarezza la schiena dolcemente e mi tiene indietro i capelli, mi da di nuovo il colluttorio e mi sciacquo la bocca fino a sentire il sapore di menta.
Scoppio in lacrime e lei mi abbraccia forte "shhh, tranquilla tesoro, succede quando si è incinte" dice dolcemente, scuoto la testa.
"Non sono incinta, non posso essere incinta" dico singhiozzando.
"Ma lo sei tesoro" dice convinta.
"Come fai a saperlo, i piccoli nascono dalla perla vero?" Dico asciugandomi le lacrime. Usciamo fuori dal bagno e ci sediamo al bar, preparo un cocktail di vodka e champagne.
"Si, la nascita è un processo molto complesso tesoro, ci sono delle regole" dice prendendomi di mano il bicchiere.
"Ehy!" Dico guardandola male.
"La prima regola è non bere alcolici tesoro" dice divertita.
"Allora voglio abortire" dico scherzando.
"GWENNY!!" dice mia madre arrabbiatissima.
"Scherzavo, ma ti rendi conto che sarà molto difficile vero?" Dico alzando le mani in segno di resa, sospira in modo teatrale.
"Andiamo mamma, non sappiamo se sono davvero incinta" dico ridacchiando.
"Incinta!?" Dice Max alle mie spalle.
"Mamma..." dico spaventata, mi guarda dolcemente e chiude un occhio stringendo i denti.
Mi giro lentamente e lo guardo tirando un sorriso.
"Incinta? No ma cosa dici ho detto incerta" dico preoccupata.
"No cara hai detto incinta" dice mia madre ridacchiando.
"Mamma!" Dico guardandola male, mi prendo la testa tra le mani e sospiro.
"Insomma cara, doveva scoprirlo prima o poi" dice toccandomi una spalla.
"Mamma, eravamo d'accordo di non dirlo a nessuno, almeno finche non ne fossimo state certe" dico innervosita.
"Gwenny, lo sai che puoi dirmi tutto" dice Max dolcemente.
"Lo so ma...Max è complicato c'è una possibilità su un milione che io sia rimasta incinta l'abbiamo fatto solo due volte" dico gesticolando.
"Due volte possono bastare" dice Tomas comparendo all'improvviso insieme a mio padre.
"Oh andiamo ragazzi! È scientificamente impossibile" dico gesticolando.
"il mondo non segue una logica e tantomeno una scienza" dice mia madre seria.
"D'accordo facciamo così, dovremo stare una settimana sulla terra senza entrare in mare, andrò da un dottore e lui mi dirà se sono incinta d'accordo? Poi vi mando Blob con il risultato" dico sospirando.
"D'accordo" dice mia madre sorridendo.
"Max per te va bene?" Dico guardandolo dolcemente, mi viene vicino e i miei occhi si appannano di lacrime, mi abbraccia e io appoggio la fronte sulla sua spalla.
"Va bene" dice baciandomi la testa.
Dei passi mettono in allerta tutti i miei sensi, alzo la testa di scatto e punto una mano sul tavolo.
"Sirenti" dico sottovoce corrugando la fronte.
"Gwenny cos'hai?" Dice Max mettendomi una mano sulla spalla, alzo la bariera e scavalco il bancone con un salto, mi avvicino alla piccola foresta, l'odore di Sirente si fa più forte, cosa ci fanno qui?
Mi nascondo dietro una palma e guardo dei sirenti trasformati in umani che si guardano attorno osservando circospetti, corrugo la fronte e li seguo in silenzio, la voce di Max mi fa sussultare.
"GWENNY!" Urla venendomi vicino, i sirenti si girano vedendomi.
Corro nella foresta e finisco contro Max, lo prendo per mano e corro verso il chiosco dove i nostri ci guardano preoccupati, mi giro e schivo un pugnale che mi sfiora un braccio.
Poggio un ginocchio a terra e appoggio la mano destra, alzo un bariera attorno agli altri.
"Ecco la piccola principessina delle sirene che cerca di fare la coraggiosa" dice uno di loro guardandomi con un sorriso beffardo.
"Per te sono la regina, cosa ci fate qui?" Dico innervosita.
"Il nostro re la invita a palazzo regina" dice uno di loro inchinandosi educatamente, mi sorride dolcemente scusandosi con lo sguardo.
"Cosa vuole lui da me?"
"Non lo sappiamo ci ha solo-" dice il ragazzo educato, l'altro gli da una gomitata.
Mi avvicino innervosita e gli do un pugno facendolo cadere a terra, gli metto un piede sul petto.
"Continua pure" gli dico sorridendo, mi siedo sulla pancia di quello antipatico, che mi guarda male.
"Togliti donna!" Dice innervosito.
"Taci vecchio" faccio apparire una mela e gliela ficco in bocca zittendolo, guardo il ragazzo educato e con un cenno della testa lo invito continuare. Lui guarda il sirente sotto di me preoccupato.
"Sta bene tranquillo, dopo lo lascio andare, mi tirerebbe un'altro pugnale e non ti lascerebbe parlare, quindi ti prego continua" gli dico sorridendo, annuisce.
"Non ci ha detto il perché ma il nostro re la vorrebbe vedere, lui ci ha solo ordinato di portarla da lui ma...ehm...non credo che questo sia il modo giusto Vins" finisce guardando l'amico.
"Ti chiami Vins?" Dico guardando il tipo sotto di me. Spalanco gli occhi "Ma tu sei quello dell'altro giorno!" Dico sorpresa, gli tolgo la mela dalla bocca.
"Esatto" dice innervosito, mi passa un dito sulla spina dorsale facendomi rabbrividire.
"Sei irritante signor. Vins" dico corrugando la fronte.
"Lei non è da meno ragazzina" dice tirando a se la mano mentre lo colpisco, un cocco gli colpisce la mano, seguiamo entrambi la traiettoria e vedo Max con un'altro cocco pronto al lancio fuori dalla bariera, fa saltare il cocco nella mano destra, alza un sopracciglio.
"Penso sia un avvertimento, toccami di nuovo e il prossimo ti arriva in faccia" dico divertita.
"Ho capito, con calma amico" dice alzando le braccia, mi alzo lentamente e mi avvicino al sirente educato, mi inchino accorgendomi che prima non l'ho fatto.
"Ti ringrazio, io sono Ondina la regina delle sirene, mi dispiace ma sarò costretta a declinare-" mi blocco e mi abbasso, faccio girare una gamba e faccio cadere di nuovo Vins che è dietro di me.
"VINS!" la voce familiare di Livius mi fa innervosire ancora di più.
"Sta buono li per un momento" dico arrabbiata, torno a guardare il ragazzo "mi dispiace ma sarò costretta a declinare l'invito, ho una settimana fitta di impegni e ti prego digli di non insistere" dico educatamente.
"È stato un onore incontrarla" dice inchinandosi un'ultima volta, si gira e alza i tacchi, guardo Vins e alzo un sopracciglio, mi osserva attentamente dall'alto al basso e viceversa, qualcuno esce dalla foresta ma non è il ragazzo educato....è Livius.
Lo guardo "signore lo porta via perfavore?" Dico seria.
Livius lo guarda divertito "l'hai fatta arrabbiare di nuovo?" Dice ridacchiando.
"Non ho fatto niente" risponde alzando le mani.
Gli pesto un piede "alzati e andatevene" dico innervosita.
"Peperina la regina" dice Vins.
"Disse il signor. Insopportabile-che-si-eccita-facilmente" dico alzando un sopracciglio.
"Non rimango insensibile alle belle donne" dice divertito.
"Me ne sono accorta" dico guardandolo negl'occhi, è in piedi di fronte a me.
"Andiamo Vins" dice Livi guardandolo divertito, Vins mi fa la linguaccia e io faccio scoccare la lingua.
Lui si avvia nella foresta e Livius si inchina davanti a me "mi dispiace che abbia declinato il mio invito, ci saranno altre occasioni" dice scusandosi con lo sguardo.
"Livius, se non te ne vai, ti uccido" dico minacciosa.
"Okay,okay me ne vado" dice alzando le braccia in segno di resa, lo guardo allontanarsi e raccolgo il cocco che prima ha colpito Vins, sempre più innervosita mi avvicino al bancone, prendo una cannuccia e ne bevo il succo senza dire una parola, il mare comincia ad essere movimentato, a largo onde alte si infrangono contro gli scogli.
"Gwenny, calmati" dice mia madre guardando il mare preoccupata.
"Come faccio a calmarmi" mi sporgo verso di lei e metto una mano chiusa a pugno davanti a me, gesticolo parlando "ogni santo giorno, ogni sacro santissimo giorno mediamente due sirenti vengono da me, che sia Livi o che non sia lui" dico guardando il mare, respiro profondamente calmandomi e il mare torna piatto.
"Tesoro essere così nervosa non fa bene al bambino" dice mia madre toccandomi la schiena, appoggio la fronte sul pugno chiuso.
"Mamma..." dico guardandola.
"Lo so, non sappiamo ancora se sei inchinta ma ascoltami se lo sei non ti innervosire troppo" dice premurosamente.
"D'accordo, la luna sta per sorgere" dico guardando il cielo.
"Che meraviglia!" Dice sorridendo, tutti guardiamo l'ultimo spicchio di sole scomparire.
"Ti ricordi quando eri piccola?" Dice mia madre sorridendo.
"Si, cantavamo alla luna il giorno del mio compleanno" dico sorridendo.
"È tra nove giorni vero?" Dice Max sorridendo, annuisco.
"Ti va di cantare?" Dice lei guardandomi dilcemente.
"Si" dico sorridendo.
Una voce però ci arriva dolce.
"Luna che splendi,
Chiara lassù" è la dea sorridiamo e chiudendo gli occhi ci uniamo a lei.
"Adornata di stelle attorno a te,
La tua bellezza è abbagliante
La tua luce mi guida nel cammino della notte,
Il tuo profumo mi accompagna,
Con il sapore salmastro di questo,
Dolce mare azzurro intenso,
Proteggi oh luna,
Il mio cuore in questa notte,
Che non va più via" finiamo di cantare sorridendo i ragazzi sono esasiati dalle nostre voci.
"Proteggi oggi coloro che,
Il mio cuore per sempre avran,
Spiega le ali,
Dolce luce che,
Illumini la via,
Aiuta l'amore a sbocciare,
Ora che,
I nostri cuori uniti son" continuo a cantare, Max si avvicina sorridendo e intreccia le sue dita con le mie, sorrido.
"Un sorriso lucente,
Sul mio viso verrà,
Mentre i miei occhi,
Ti guarderan,
Mio dolce amore,
Che sogni fai,
Possa il mare,
Abbracciarti tra le onde blu,
E non lasciarti mai più" canto dolcemente, mi da un bacio.
"Sei meravigliosa" dice appoggiando la fronte alla mia.
"Ti amo" gli do un bacio e sorrido.
"Ragazzi è ora di andare" dice al dea scusandosi con lo sguardo.
Annuisco e abbraccio mia madre "ti manderò Blob, ti prego abbi cura di te" dico dandole un bacio, poi passo a mio padre.
"Un re non piange mai ricordatelo" dico sorridendo, gli asciugo una lacrima e mi fermo davanti al padre di Max, gli sorrido imbarazzata e gli porgo una mano.
"Mi scuso per il mio comportamento di prima, ma i sirenti sono nostri nemici da molto tempo e mi hanno ferito in maniere che lei neanche osa immaginare" dico abbassando lo sguardo, afferra la mia mano e mi tira a se abbracciandomi.
"Lei signorina è una ragazza meravigliosa, stia attenta okay? E la prego si prenda cura di mio figlio" dice sorridendo.
"Ne sarò onorata signore" dico sorridendo anch'io, mi da un bacio sulla fronte e noi ci avviciniamo alla dea.
"Ragazzi, aspetteremo vostre notizie, comunque ora vi faro apparire nella baia da dove siete partiti" dice dolcemente.
"Grazie dea, è stato un regalo meraviglioso" dico sorridendo, Max alla mia destra e scompare e così anch'io, saluto i miei e Tomas e mi ritrovo immediatamente nella baia con Max al mio fianco.
Mi sorride e mi prende la mano "pronta?" Dice dolcemente, annuisco.
"Andiamo" dico sospirando, passeggiamo fino a casa, mano nella mano, le luci in casa sono accese, busso e la zia apre la porta, vedendoci il suo volto si illumina.
"Sandra! Sandra abbiamo visite!" Dice mia zia sorridendo, la madre di Max esce dalla cucina e quasi le viene un colpo.
"Oh cielo ragazzi! Mi ero spaventata il mare ha iniziato ad agitarsi e..." dice baciandoci le guance.
"Colpa mia" dico ridacchiando.
"Entrate forza" dice mia zia, sorridendo, entriamo in casa.
"Zia devo parlarti" dico imbarazzata.
Ci sediamo tutti in cucina, io mi siedo di fronte a Max, incrociamo le dita sotto il tavolo intagliato in legno, come quando abbiamo detto a sua madre la verità prende un mio piede tra i suoi sotto il tavolo.
"Cosa succede tesoro?" Dice mia zia.
"Ehm...il matrimonio è stato ieri, ieri sera abbiamo incontrato la dea" dico esitante.
"Ho capito, la prova dei sovrani, dovrete stare una settimana sulla terra, non potrete tornare o toccare il mare per nessuna ragione al mondo" dice mia zia sorridendo, annuisco.
"Possiamo rimanere?" Dico sorridendo.
"Ovvio" dice divertita.
Guardo Max che sorride, stacchiamo le mani sotto il tavolo, mi alzo lentamente e abbraccio mia zia, prendo un bicchiere di succo di frutta dal frigo e lo offro anche agli altri.
"Allora, forza ragazzi raccontateci cosa avete fatto oggi" dice mia zia.
"Oh zia, ho incontrato mamma e papà" dico sorridendo.
"La dea..." dice sorpresa.
"Si ci ha permesso di vedere i miei e il padre di Max" dico sorridendo, guardo Sandra e le prendo una mano, i suoi occhi diventano lucidi.
"Ha sposato un uomo squisito Sandra, davvero è anche molto attraente devo dire, sono sicura che lo rivedrà" le dico asciugando una lacrima sfuggitale dagli occhi marroni.
"Lo so" dice sorridendo.
"Anche tua sorella è meravigliosa Mary" dice Max a mia zia.
"Hai incontrato mia sorella?" Dice sorpresa.
"Zia te l'ho appena detto abbiamo passato tutto il giorno con loro" dico ridacchiando.
La sera trascorre divinamente fino alle 23.45, Sandra va a casa seguita da Max, mi faccio una doccia do un bacio a mia zia e mi infilo sotto le coperte, prendo il cellulare e digito il numero di Leslie per mandarle un SMS:
Les sono in città ti va di andare a prendere un caffè?
Metto il cellulare sul comodino ma la sua risposta è immediata.
Assolutamente si! Oh amica mia non immagini cosa mi è successo. Ti passo a prendere domattina.
Perfetto mi racconterai tutto domani, bye bye.
Sorrido al cellulare, mi risponde dandomi la buonanotte.
L'icona di whatsapp appare sullo schermo insieme al numero di Max.
Non riesci a dormire?
Sorrido e scrivo velocemente.
Vorresti venire qui con me?
Apri la finestra, amore mio
Guardo la finestra e scoppio a ridere, sposto velocemente le coperte e scendo dal letto a gattoni, apro la finestra e Max entra rabbrividendo, mi da un bacio.
"Cosa ci fai qui?" Dico sottovoce, chiudo la finestra senza far rumore.
"Mi hai invitato tu" dice divertito.
"Stavo scherzando scemo!" Dico ridendo, mi avvicino a lui mettendogli le braccia attorno al collo e gli do un bacio "ma visto che sei qui non ci si può far niente, dovrai restare" faccio scorrere una mano sul suo corpo e i suoi occhi lampeggiano di desiderio, desidera me e io voglio lui, va tutto bene no?
"Gwenny, se mi provochi così potrei non riuscire a resistere" dice staccandosi appena, con una mano mi accarezza il braccio, la osservo sorridendo.
"Non farlo" dico seria "non resistere"
"Vuoi davvero che..." dice lasciando la frase in sospeso, annuisco.
"fallo con me"
Mi da un bacio e io gli metto di nuovo le braccia al collo, mi prende per i fianchi sollevandomi, mi allaccio a lui con le gambe, continua a baciarmi fino a che non mi stende delicatamente sul letto, come se fossi di porcellana.
Facciamo l'amore per qualche ora fino a sdraiarci sotto le coperte sfiniti.
"Max le protezioni" dico mentre ci mettiamo sotto le coperte esausti, mi stringe al suo petto.
"Cosa?" Dice dandomi un bacio sulla spalla.
"Le protezioni Max, non abbiamo usato niente" dico preoccupata.
"Oh merda, è vero!....sei incinta no?" Dice divertito.
"Non ne sono sicura Max" dico irritata.
"Ci sono una probabilità su 10 che resti incinta, stai tranquilla" dice dolcemente. Stiamo in silenzio per un po.
"Max...." dico sottovoce.
"Sapevo che mi avresti chiamato, dimmi" dice sorridendo.
"Tu...vuoi il bambino?" Dico esitante.
"Certo, è un bambino nato dalla persona che amo, ovvio che lo voglio" dice serio, mi giro verso di lui e lo guardo negl'occhi, non c'è traccia di esitazione.
"Se lo vuoi tu allora lo voglio anch'io" dico sorridendo, mi stringe a se.
"Ti amo Gwenny" dice sorridendo.
"Anch'io Max" dico dandogli un bacio sul petto.
Ci addormentiamo abbracciati, sorridendo, beandoci del calore l'uno dell'altra.
.......................
È mattina, qualcuno suona al citofono.
la voce di mia zia mi sveglia dal piano di sotto "GWENNY È ARRIVATA LES, MAX TORNA A CASA GIOVANOTTO!" Mi metto seduta e sveglio Max.
"Max, svegliati è mattina e mia zia sa che sei qui" dico agitata.
"Mhhh Gwenny, altri cinque minuti ti prego" dice lamentandosi.
"Il tempo che mi faccio una doccia e mi vesto poi dovrai alzarti" dico severa, annuisce e io sospiro, gli do un bacio.
Vado in bagno e mi faccio una doccia veloce esco e mi vesto, Max è ancora a letto.
"Oh, Max ora devi proprio alzarti lo sai?" Dico dolcemente, gli do un'altro bacio "se ti alzi ti offro una pizza stasera" sorride divertito.
"Oh, ma io non voglio la pizza" dice portandomi sotto di lui.
"Mi sono appena cambiata Max" dico ridendo "devo uscire con Les che mi aspetta di sotto, mia zia sa che sei qui, dici che abbiamo fatto rumore ieri sera?"
"Nah, abbiamo solo urlato i nostri nomi a squarcia gola in casa tua" dice alzandosi.
Entra in bagno "mi faccio una doccia" dice entrando nella doccia.
Prendo la spazzola e mi pettino i capelli, felpa larga, vans, jeans stretti, in qualche minuto esce dal bagno con solo l'asciugamano in vita.
"Hai il cambio?" Dico sorridendo, mentre prende una busta fuori dalla finestra, annuisce e si veste velocemente, jeans strappati, t-shirt attillata e le sue solite vans blu scuro, mi guarda mentre si allaccia la cintura, mi mordo il labbro inferiore e lui sorride, viene verso di me.
"Vuole farlo lei mia regina o vuole togliera insieme al resto?" Dice in tono sexy, lo guardo con sguardo malizioso, prendo la cintura tra le mani e la stringo.
"Lo tenga nei pantaloni signore" vado verso la porta e la apro scendendo.
"Ma mia signora lei mi stuzzica e mi lascia a bocca asciutta" dice mentre entriamo in cucina prendo un biscotto sul tavolo e glielo metto in bocca.
"Ecco così non starà a bocca asciutta" dico ridacchiando, lui mi guarda divertito, allunga le mani verso di me e io corro verso il salotto nel quale probabilmente ci sono mia zia e Les, arrivati sulla porta Max mi blocca prendendomi per i fianchi e io scoppio a ridere, mi lascia una scia umida di baci sul collo, torno seria appena vedo un uomo alto girarsi verso di noi insieme alle altre.
"Max, Max c'è il ministro della difesa interna sul divano" dico toccandogli la testa, alza lo sguardo e sorride, stacca le labbra da me.
"Xell, è bello rivederla" dice divertito.
Lui si alza e si inchina "miei signori è un onore vedere che vi state divertendo" dice accennando un sorriso, arrossisco e guardo l'orologio.
"Santo crostaceo, Xell sono le 9 del mattino hai viaggiato di notte" dico preoccupata "stai bene?"
"Si sto bene, ho dovuto combattere con due polipi ma poi è andato tutto bene" dice dolcemente.
"Cosa ci fa qui?" Dice Max sorridendo.
"Ho bisogno di parlarle mia regina" dice Xell indicando il divano.
Ci sediamo "continui pure" dico seria.
Les appoggia il mento sulla mia spalla le accarezzo la guancia sorridendo.
"Stiamo tenendo d'occhio il covo dei sirenti come ci avete chiesto" metto una mano sulla fronte e la passo tra i capelli "ci sono stati dei movimenti strani, sembra si stiano avvicinando al regno delle mante" alzo la testa di scatto.
"Le mante..." oh cielo "arrivo subito" corro di sopra e mi precipito nello studio e prendo dei fogli e una mappa, scedo di corsa.
"Xell, la prego venga qui" dico agitata, lui scatta in piedi e viene da me correndo e lo stesso Max.
Gli porgo un foglio "tracciami il loro tragitto, nel tornare a palazzo io e Max daremo un'occhiata d'accordo?" Dico guardando Max che annuisce.
Guardo Les che sembra scioccata dalla bellezza di Xell.
Le vado vicino e la abbraccio "lui è off-limits tesoro mio, è single ma...ha 130 anni" dico ridendo. Ci stacchiamo e le prendo le mani.
"E tu...quanti ne hai?" Dice sorpresa.
"Oh, io ne ho veramente 17"
"Sono confusa" dice battendo forte le palpebre.
"Dopo ti spiegherò tutto, resta con noi anche stanotte ti prego" dico sorridendo. Guardo mia zia per averne conferma e lei alza le mani.
"Se per tuo marito va bene, Les è sempre la benvenuta" dice alzando gli occhi dal libro che sta leggendo.
"Oh mio dio! Sei sposata?" Dice Les saltellando.
"Si mi sono sposata l'altro ieri" dico sorridendo, guardo i due ragazzi di là, che ci guardano divertiti, Max trattiene una risata e incontrando il mio sguardo alza un sopracciglio.
"Les tu sei brava con le strategie vero?" Dico tornando a guardarla.
"Nei videogames si...perché?" dice confusa.
"Vieni qui" dico portandola al tavolo.
"Wow, qui è guerra di prima classe" dice fischiando.
Segue con un dito il percorso dei sirenti.
"posso chiedere una cosa?" Dice rivolta a Xell che la guarda incuriosito e annuisce "in quanto tempo si sono spostati e quanta strada hanno fatto?"
"Una settimana, 700km" dice lui stupito dalla calma della mia amica.
"100km al giorno, si spostano lentamente ma con efficacia, probabilmente sanno che li state seguendo" conclude continuando a guardare la cartina, corruga la fronte "perché ci sono delle x?" Dice guardando Xell.
"Sono colonie" tiro Max verso di me dandogli un bacio, mentre Xell le spiega che le x verdi sono le colonie dei sirenti con massimo 15 abitanti, quelle blu con massimo 25 e quelle rosse potrebbero essere un pericolo sono di massimo 35 abitanti.
Guardo la cartina "circondati" diciamo io e Les contemporaneamente.
"Signore le mante sono un diversivo, vi conviene ritirare coloro che li seguono e incentrate la protezione qui" dice indicando il regno.
"Il regno" dico in un sussurro.
"Livius cos'avrà intenzione di fare?" Dice Max traducendo il mio pensiero, si irrigidisce e un bagliore gli illumina gli occhi.
"In meno di una settimana sarete circondati e presto attaccheranno, tuttavia per respingerli un modo ci sarebbe" dice Les osservando seria la cartina.
"Max ora guarda" gli dico sottovoce, Les prende un foglio e comincia a scarabocchiare qualcosa e a fare calcoli "lo fa sempre, è la campionessa mondiale di videogames di guerra, le sue strategie non falliscono mai, la sua concentrazione è tale che in questo momento neanche una bomba la distoglierebbe dal suo lavoro"
Max appoggia il mento sulla mia testa.
"È un po inquinante" dice abbracciandomi da dietro.
"Lo so ma è tremendamente utile e interessante" dico sorridendo, mette una mano delicatamente sulla mia pancia poggio la mia sulla sua e sorrido.
Les alza la testa, prendo un bicchiere d'acqua e glielo porgo, mi ringrazia con un cenno e ricomincia a scrivere.
"Finito" dice osservando il suo lavoro.
Uno schema di guerra pressoché perfetto, ci illustra il piano.
"Dovrete attaccare le colonie con meno persone, non ne fate scappare nemmeno uno, se uno di loro raggiungerà l'accampamento vicino sarete spacciati..." ci spiega il piano nei minimi dettagli, con una precisione professionale.
"È un piano perfetto" dice Xell ammirato.
"Abbiamo lo stratega" mi dice Max nell'orecchio sottovoce.
"Concordo" dico annuendo, guardiamo Les che ci osserva stupita.
"Leslie vorrei farti una proposta" dice Max.
"Spara bad-boy" dice lei diffidente, incrocia le braccia al petto.
"Signorina porti rispetto" dice Xell
"E perché mai, lui è il vecchio Max di sempre" dice lei seria, scoppio a ridere, piegandomi in due.
"Cara trattieniti" dice mia zia comparendo nella stanza.
"Oh, si scusa" dico rimettendomi dritta "forza bad-boy chiediglielo" dico asciugandomi le lacrime e dandogli una pacca giocosa sul petto, vado verso la cucina e mi siedo sul ripiano.
Sospira "Leslie...ehm..."
"Entro domani Max" dice lei innervosita.
"Meglio se faccio io" dico avvicinandomi a Les.
"Ottima idea" dice lui facendomi passare.
"Les, ti va di venire a prendere un gelato con noi?" Dico divertita.
"Gwenny fai la seria, perfavore" dice Max divertito.
"D'accordo" le prendo le mani e le alzo mettendole tra di noi "vuoi venire a palazzo con me e mio marito?" Dico sorridendo.
"Dici...nel mare?" Dice lei esitando.
annuisco "vorrei che tu fossi la nostra stratega"
"Ma...regina!" Dice Xell.
"Xell se lei accetta, come spero che sia, lavorerete insieme" dico assumendo un tono regale.
"Cosa dovrei fare?" Dice Les.
"Escogiterai piani come hai fatto oggi, starai con noi a palazzo, uccideremo Max e...Xell io non so esattamente cosa fate, puoi illuminarci per favore, senza spaventarla" dico guardandolo.
"È semplice, avrai uno studio tutto tuo, dove preparerai strategie a richiesta dei reali, all'occorrenza dovrai proteggere il popolo e promettere fedeltà assoluta ai regnanti, in questo caso Ondina e Max, avrai molto tempo libero in quanto la pace è l'obbiettivo principale del regno, ecco tutto, com'era?" Dice guardandomi.
"Perfetto" dico sorridendo "però ehm, la parte di me e Max deve averla scossa"
Mi guarda scioccata "no, okay aspetta, ti sei sposata, con il nemico!" dice indicandolo con il pollice.
"Già..." dico trattenendo una risata.
"Cosa le hai fatto? È impazzita, era la più ferma delle due a non venire a letto con te e ti ha sposato, devi averle fatto qualche incantesimo" dice guardando Max.
"Non ho fatto niente" dice alzando le mani.
"Tranne formare il contratto" dico divertita.
"Non dicevi che era stato un incidente?" Dice sorridendo.
"Mi hai baciata tu, non io" dico ridendo.
"Se vuoi ripetiamo la scena del bacio" dice avvicinandosi.
"Non ti avvicinare" dico indietreggiando divertita.
Continua ad avvicinarsi "Derek so che sei li, vieni fuori" entra nella stanza e si posiziona tra noi due, Yuna lo segue ridendo.
"Der amico come va?" Dice Max sorridendo. Si stringono la mano e fanno scontrare la spalla.
"Les? Accetti?" Dico guardandola.
"Sarà come nei videogames??" Dice sorridendo, ci penso e annuisco "d'accordo ci sto"
saltello felicissima e la abbraccio.
"Grazie mille" dico stritolandola.
"Xell, attua il piano di Les" dico guardandolo.
Stringe la mano di Les "benvenuta a bordo signorina" dice con un sorriso.
"La ringrazio" dice mentre lui prende le carte.
"Buona permanenza, ci vediamo tra una settimana" si inchina ed esce di corsa.
Chiudo la porta alle sue spalle e rientro in cucina, apro il frigo sotto lo sguardo attento di tutti, prendo uno yogurt, mi giro e mi blocco.
"Ora che ci penso, cosa ci fate voi due qui? A proposito volete uno yogurt?" Dico prendendo un cucchiaino.
"Dopo questo shock prendo i biscotti" dice Leslie aprendo il mobiletto, prende le gocciole, mia zia si affaccia mettendosi la giacca.
"Tesoro devo correre a lavoro, ci vediamo stasera ciao ragazzi" dice prendendo le chiavi.
La salutiamo e guardo lo yogurt, ne manca metà.
"Max!" Dico mentre mette in bocca un'altro cucchiaino.
"Cosa? L'hai offerto tu" dice alzando le mani.
"Si ma non il mio!" Dico innervosita.
"Troppe emozioni fanno male al bambino ricordi? Lo stesso troppi zuccheri" dice divertito, lo guardo male.
"Forse era meglio se non lo dicevi" dico sedendomi sul mobile della cucina. Le ragazze ci guardano a bocca aperta, mentre Derek fa aria a Yuna che sembra impietrita.
Il silenzio cala nella stanza "3...2..1..." dico sottovoce.
"Un mini Max!" Urla Les scioccata e contemporaneamente Yuna saltella emozionata urlando.
"Der, Der è incinta oh mio dio!" Derek si avvicina a Max.
"Congratulazioni amico" dice stringendogli la mano, Leslie sembra sul punto di svenire.
"Oh mio dio Les!" Dico andando da lei.
"FERMI TUTTI!" Urlo sovrastando il baccano, salgo in piedi sul tavolo "non è sicuro, ieri sono stata male ma non abbiamo fatto una visita, non è detto che ci sia un bambino e se c'è non sappiamo se nascerà dalla perla o se sarà umano" dico con calma.
"Dalla perla?" Dice Les ancora più sconvolta.
Max mi prende per i fianchi aiutandomi a scendere "le sirene come sai hanno la coda i bambini certo stanno nel grembo materno, ma solo per due mesi dopodiché per 24h la madre viene racchiusa in una perla nella quale il suo corpo si divide da quello del bambino, al termine la madre può uscire e vivere normalmente ma deve stare attenta nonostante non siano nello stesso corpo sono uniti, se la madre sta male o muore così sarà anche il bambino, stando nella perla il bambino crescerà per quattro mesi, al termine dei sei mesi totali il piccolo sarà pronto per vivere, tuttavia non è come i bambini umani, il bambino sa già parlare e ovviamente nuotare" dico sorridendo.
"Gwenny...come fai a sapere queste cose?" Dice Yuna sorpresa.
"Ho un insegnante anche per questo, hai presente quando dicono...'auguri e figli maschi' o... 'speriamo di avere molti eredi?' Bene questo è quello che mi hanno detto così hanno assunto un insegnante che mi istruisse" dico seria. Guardo Max e trattengo una risata "non mi ha insegnato a scopare, so che te lo stai chiedendo"
Alza un sopracciglio "sai leggere nel pensiero donna?" Dice divertito.
"No ma avrei paura a leggere il tuo" dico sedendomi.

il mare che mi culla dolcemente [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora