CAPITOLO 1: PRADO

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L'estate si è ormai fatta da parte, permettendo così all'autunno di subentrare e farsi largo tra le vie del borgo.
Le foglie verdi e luminose iniziano ad appassire giorno dopo giorno, spennellando il panorama di sfumature gialle ed arancioni.

Le temperature regrediscono progressivamente, senza sosta, invitandoci ad indossare abiti più pesanti;
Un cappotto lungo, un giubbotto in pelle, o la mia amata giacca di jeans chiaro imbottita con pelo di montone color crema.
Qui a Prado è molto in voga, specie tra noi adolescenti di paese...

A proposito, sono Alice Wilson ed il mese scorso ho compiuto diciassette anni.

Dodici anni fa, la mia famiglia ed io ci siamo trasferiti a Prado: una piccola cittadina medievale costruita alle fondamenta di un imponente castello ormai diroccato.

Nonostante il numero contenuto d'abitanti, e la distanza notevole da altri centri abitati, non mancano pettegolezzi, vita serale e festa.

Due anni fa ho conosciuto Cole: il mio attuale fidanzato.
È un ragazzo speciale, ricco di qualità e talenti, con gran cuore e tanta testa.
Il suo sorriso raggiante ed il suo buon animo altruista mi hanno conquistata sin dal primo istante.
Ogni giorno cresciamo insieme, ci confrontiamo, litighiamo e, in un modo o nell'altro, facciamo pace.

A volte mi domando perché abbia scelto proprio me;
In fondo,i miei capelli dalle tonalità rossicce in contrasto con gli occhi verde petrolio non hanno nulla a che vedere con il fascino dei suoi occhi bruni accostati dai folti capelli corvini.
Sarà forse per il mio carattere, o per le lentiggini chiare e particolari portate in risalto dalle mie guance rosee?

Tra un pensiero e l'altro mi trovo ancora in camera mia, seduta alla scrivania, persa nei miei innumerevoli pensieri mattutini.

Fuori non si può dire che il tempo sia dei migliori.
Anche quest'anno la nebbia non ha tardato ad arrivare e, puntualmente, mi ritrovo con i vetri della finestra appannati giorno e notte creando così un'atmosfera un po' cupa, ma egualmente confortevole.
A migliorare il tutto, però, è il profumino di torta al cioccolato e cannella proveniente dalla cucina della vicina: È da ieri pomeriggio che sforna dolci senza sosta!

Suppongo la domanda sorga spontanea: perché?

Beh, semplice. Tra due giorni verrà allestita in paese, come tutti gli anni, la festa di benvenuto all'autunno.
Zucche, ghirlande, lanterne, bancarelle, banchetti, dolcetti, cioccolata e tanto, tanto arancione!

A dire il vero, non conosco il motivo preciso per cui festeggiamo l'arrivo dell'autunno, ma so per certo che si tratti di un' ottima scusa per trascorrere del tempo libero in compagnia dei miei amici e per "i miei amici" intendo Cole.

Forse potrei risultare giusto un tantino ossessionata da lui, lo devo riconoscere, ma fidatevi che se lo vedeste non potreste che darmi ragione.

Lo schermo luminoso del cellulare mi scosta momentaneamente dai miei pensieri, attirando in parte la mia attenzione
-7.45-
"diamine, è tardi!" Trasecolo, tornano coi piedi per terra. Con uno scatto afferro il telefono, alzandomi per poi correre in cucina tutto d'un fiato ed afferrare il caffè d'asporto che ho acquistato ieri sera.

Giacca, sciarpa, zaino e, senza nemmeno pensarci, mi ritrovo a correre per i vialetti di Prado con il solo obiettivo di non perdere l'autobus.

La foschia mattutina, proveniente dai campi al di fuori delle mura del paese e la pavimentazione umida, offusca la visuale impedendomi d'anche solo intravedere l'insegna luminosa della fermata.

Il caffè bollente arrossa le dita ghiacciate, riscaldandole.

Con lo zaino a penzoloni da un lato, e la sciarpa ancora da sistemare, zompo sull'autobus appena in tempo.

L'INCANTATORE / "I 12 cavalieri di Prado"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora